| Bene, sono stata a vederlo ieri sera. Rileggendo la prima recensione di Tiresia posso dire che mi trovo parecchio d'accordo con lei. La tesi, come l'ho percepita io, che sta alla base dal film è proprio quella di dare a Berlusconi attraverso la creazione della tv commerciale, il maluso delle persone della vita. La vita degli italiani è basata in sostanza sull'apparire, apparire in televisione. Con la convinzione che chi appare in televisione ha a che fare con il potere. I fatui fanfaroni di uomini e donne, le veline, le letterine, quelli del grande fratello popolano la vita mondana dei potenti, quindi la televisione è la chiave per elevarsi all'interno della società. L'importante è che tutti ti vedano, fare un sacco di soldi e che ti invidino. Ecco, anche quel ragazzo che passa da un provino all'altro per andare a far televisione e finisce solo per fare il pubblico, perché nessuno di tutti quelli scienziati che fanno i provini gli ha detto, tesoro se tu allenassi un po' i neuroni oltre ad usare il nunchaco, e sviluppassi un po' di senso critico e ti svagliassi fuori magari le cose cambierebbero? Si può ancora permettersi il lusso di attribuire le colpe dei propri fallimenti perché qualcun altro ti ruba le possibilità? Sentirlo dire, nio ragazzi siamo fregati dal fatto che le donne a stare mezze nude fanno più audience in televisione e siccome la danno via hanno più opportunità di fare strada, per me era come sentire per il passato la gente del nord che diceva che non si trovava lavoro perché i "terroni" portavano via a loro i posti di lavoro. E si come tiresia, sembra sempre sia tutta questione di gnocca, se appari, sei famoso, hai soldi e potere trovi donne, altrimenti a dire che fai il tornitore ti schifano. Bene, è alquanto riduttivo. Cioè, ci credo fortemente che una grandissima fetta di italiani ragioni così, sono quelli che in discoteca vanno a farsi le foto con corona o lele mora, quelle che vanno a sculettare malvestite ai provini delle veline, quelli che si piazzano sulle sedie in massa a guardare i suddetti provini. Tristissimo poi il fatto che si chieda ad una ragazza perché vuoi fare la velina: onestamente pensate che una di loro avrebbe mai il coraggio di dire che vuole farsi vedere da tutti mezza nuda per quanto è bella e fare i soldi facili?Che farsi 8 ore in fabbrica o magari i turni ha sicuramente meno fascino di sculettare anche 15 ore al giorno per un quarto d'ora di apparizione televisiva quotidiana? In sostanza è questo, certo io non mi riconosco e non lo dico adesso, non ho mai potuto soffrire corona o lele mora, non sopporto le lobby, non sopporto questo modo tutto italiano di far arrivare la gente del tuo circolo, ho sempre detestato il fatto di vedere culi e pelle a qualsiasi ora del giorno. Ne sono uscita con un magone che non immaginate. Dare a silvio dell'arteficie di tutto questo però mi pare un po' esagerato, cioè sono sicura che lui sia quello che ha innescato la miccia, ma siamo tutti noi che abbiamo fatto si che questa non si spegnesse. Ah altra cosa che mi ha colpito, ad un certo punto hanno mostrato un video promozionale per silvio in cui viene cantato una sorta di inno con le parole in sovrimpressione, pensato per essere mostrato appunto nei grandi raduni e indurre la gente a cantare. Non c'è un uomo a cercarlo con la lente, solo donne, solo donne. Possibile? sono uscita veramente triste e amareggiata dalla sala, possibile che la donna venga ridotta per la grande massa ad un oggetto? un mezzo per vendere? E non pensiamo che sia solo una degenerazione dei giorni nostri. Gli industriali del milanese degli anni 60 era stra incazzati per la storia di quel primo programma alla tv commerciale. In pratica all'interno di un bar questi due conduttori facevano un quiz telefonico e in base alle risposte una donna (col volto coperto) doveva spogliarsi...il programma fu ostacolato appunto dagli imprenditori lombardi che asserivano che gli operai rimanevano alzati fino a tardi per vedere la donna spogliarsi e il giorno dopo non avevano più voglia di lavorare. I romani dicevano pane et circenses...noi che dovremmo dire? pane e figa? e scusate la volgarità, ma gnocca non basta.
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