Voglio soprassedere rispetto a quello che stanno dicendo le due tizie sopra le quali, di certo, farneticano
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Pulp Fiction nello stesso periodo di Natural Born Killers e non so perchè li ho sempre associati nella mia mente. Forse perchè entrambi sono film estremi, diversi, coloroti, sperimentali.. Pulp Fiction possiede quel montaggio non cronologicamente standard; dialoghi serrati, pungenti e divertenti; raccordi perfetti che introducono alcune scene memorabili; una sceneggiatura brillante come nonse ne vedevano da anni, il tutto è a supporto di un ottimo cast di attori, qusi tutti al loro meglio! E' il rilancio di Travolta, di S.Jackson, è la consacrazione a star della fascinosa Uma Thurman. Il genio di Tarantino, neo piccolo Buddha emerge prorompente e tutto il mondo da allora ha iniziato ad amarlo (quantomeno la maggior parte)! Questa pellicola tocca infiniti argomenti (religione, sesso, omosesualità, violenza), ma quello che rimane sempre in primo piano è il colore rosso, quello del sangue, che scorre copiosamente per tutto il film. Ma questo non è un horror il sangue è di colore chiaro, metaforicamente meno denso, del colore di un succo, serve solo a farci entrare piano, delicatamente nel mondo del crimine, per questa che è una sorta di antologia sull'argomento. Tarantino aveva ben in mente e omaggia quel cinema d'exploitation degli anni ''70 che tanto aveva amato in gioventù!!
Le scene che ho preferito sono quella dell'orologio con C.Walken e la parte intitolata " La situazione di Bonnie"..
Oscar meritato alla sceneggiatura per Tarantino e R.Avary (già regista del bel
Killing Zoe) a cui s'aggiunse la Palma d'oro a Cannes nel 1994..
VOTO 7,5