AGORA', Alejandro Amenabar

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tiresia5
view post Posted on 24/5/2010, 19:34




AGORA' (SPA/USA, 2009) di Alejandro Amenabar
Rachel Weisz ... Hypatia
Max Minghella ... Davus
Oscar Isaac ... Orestes
Ashraf Barhom ... Ammonius
Michael Lonsdale ... Theon
Rupert Evans ... Synesius
Richard Durden ... Olympius



Egitto, IV secolo d.C.: ad Alessandria d'Egitto l'astrologa e filosofa Hypatia deve lottare per preservare tutti il sapere del suo antico mondo. Nel frattempo, il suo schiavo Davus è combattuto tra l'amore che ha per lei e la possibilità di guadagnare la libertà convertendosi al Cristianesimo


Dignitoso film con spirito didascalico.
Il film poggia su due punti: il femminile e la libertà. Il tema del femminile è subito esposto dallo sguardo attraverso cui tutto il lungometraggio è proposto ossia quello dello schiavo maschio che guarda/concupisce Ipazia che fin da subito è oggetto, non soggetto; il tema della libertà è invece variamente trattato senza una vera partigianeria, ma anch'esso, sin da subito, è problematizzato dalla disuguaglianza sociale che è il vero snodo di tutta la vicenda.
Non c'è infatti spiegazione ultima alla storia dell'uomo, come a questa piccola storia, se non la disuguaglianza sociale che porta al "successo" del cristianesimo in Alessandria, che porta alla fuga dello schiavo, schiacciato nel suo ruolo di schiavo dalla stessa Ipazia.
Certo le notizie su Ipazia non sono molte, ma qualcosa c'è e lo sceneggiatore lavora e romanza per porre la sua figura come emblema: donna, scienziata che anche nel suo mondo è una eccezione, lei è in cattedra, ma i suoi allievi sono tutti maschi, ma soprattutto cultrice del sapere in senso lato, sembra storicamente senza nessun interesse oltre i suoi studi, non una eroina fuori dalla sua storia, mai, infatti, mette in discussione il sistema di caste in cui vive, si scontra con l'avvento di una nuova religione. In questo il film è onesto, tutte le religioni sono descritte quali illiberali, intolleranti, strumentali al potere, non è il cristianesimo il lupo cattivo, semmai lo è di più il monoteismo, ma comunque anche i pagani non fanno una bella figura. Dall'altra parte c'è il sapere, quindi la scuola, quindi lo studio, quindi la capacità di mettere sempre in discussioni quel che si sa, ciò in cui si crede (fondamentali quelle due frasi dette alla fine del film) e anche qui il film mi pare onesto, anche gli studiosi prendono decisioni non sagge e illiberali, anche gli studenti non imparano quanto dovuto, in fondo l’unico che si pone dei dubbi ( a parte Ipazia e lei solo per alcune cose) è proprio lo schiavo.
Film doveroso, film da far vedere a scuola perché comunque nel rovesciare i ruoli fra buoni e cattivi in effetti non è mai davvero a una sola dimensione.
Il film è girato bene, ma non ha un gran ritmo, è più descrittivo che narrativo, insomma molto Ulisse, molto documentario educativo. La scena della distruzione della biblioteca è comunque forte, rimanda Truffaut in modo evidente.


6

Edited by LordDunsany - 25/5/2010, 00:58
 
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view post Posted on 24/5/2010, 23:51
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Sapiente Malizioso
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Il tuo voto è veramente basso, eppure se dovessi fidarmi del trailer e dell'ambientazione non ho alcun dubbio che dovrebbe essere un film capace di piacermi molto.. :) Rimando il giudizio alla mia futura (molto prossima) visione.. :)

Edited by LordDunsany - 25/5/2010, 14:50
 
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tiresia5
view post Posted on 25/5/2010, 12:10




il film è piacevole, ma fa un po' l'effetto di un puntatone di Alberto Angela, è molto impegnato a dire, esprimere, descrivere quello che è successo, il plot quindi è un po' così. Tutta Alessandria è ricostruita in digitale ed è bella, un po' troppe parruccone, Teone, il padre è al limite dell'innaturale, ottimo invce il trucco della Weiz che è anche bravina. Insomma come puro cinema fa un po' acqua, ma non è male davvero nel suo intento didascalico
 
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Baba1989
view post Posted on 25/5/2010, 19:16




La tua bella recensione, Tiresia, è in linea con quanto ho sentito dire da altre persone riguardo questo film: poco ritmo, molta materia impegnata e impegnativa. Credo tuttavia che una visione da parte mia possa guadagnarla, quantomeno per il fascino del periodo in cui si svolge. :)
 
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sergio937
view post Posted on 11/7/2013, 09:05




Visto ieri sera su Rai4.
Onestamente l'ho trovato un bel film, un po' lento certo, più visivo che cinematografico in senso stretto, però gli darei più di uno striminzito 6, almeno 7, quanto meno per il coraggio di proporre qualcosa di più intenso rispetto ai soliti blockbuster hollywoodiani che spesso sfiorano il ridicolo (vedasi gladiatori & iliadi con attori bellocci...)
 
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Amélie Verne
view post Posted on 11/7/2013, 10:56




L'ho visto parecchio tempo fa e sono d'accordo con Sergio. Un bel 7 se lo merita! :)
E' quanto mai affascinante e senz'altro molto interessante.
 
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view post Posted on 16/8/2014, 14:34
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Violenze, guerre di potere, abusi legittimati in nome della religione…Agorà è tutto questo, uno dei tanti vergognosi episodi in cui la religione e la scienza si fronteggiano con esisti drammatici e sanguinosi.
Un impianto scenografico degno di uno dei più bei kolossal hollywoodiani, ambientati nel IV secolo d.C. nella splendida Alessandria d’Egitto, a quei tempi rinominato fiore all’occhiello della cultura occidentale grazie anche alla presenza dell’imponente biblioteca alessandrina, una cultura percepita come impedimento al diffondersi della religione e per questo da estirparsi tramite fanatismi religiosi.
Aleandro Amenabar dà vita a un film ridondante, sovrabbondante in alcuni punti, prolisso in altri, ma se la cava davvero bene nello spaziare tra il racconto storico e filosofico, coadiuvato dalla presenza di una bravissima Rachel Weisz nel ruolo della geniale astrologa e matematica Ipazia.
Il film non vuole essere denigratorio contro la cultura cristiana come il Vaticano disse ai tempi della sua uscita, ma vuole essere un monito d’accusa contro le estremizzazioni e i fanatismi di tutte le religioni, dalla cristiana all’ebraica, dalla musulmana all’induista.
Ipazia si può considerare la prima femminista della storia, una donna coraggiosa che riesce a imporsi in un mondo prettamente maschile,
anche se questo le costerà il sacrificio della sua stessa vita.

Un film ben fatto, che ci regala immagini di rara bellezza e che fa riflettere sulla follia del fanatismo religioso. Meravigliosa la figura di Ipazia, una donna intelligente, coraggiosa, arguta, ma allo stesso tempo fragile e bisognosa d’amore, interpretata meravigliosamente da Rachel Weisz.
Non è un capolavoro, ma una visione la merita.

Voto : 7
 
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view post Posted on 12/11/2018, 18:36
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Io ho fatto un video su Ipazia se volete vederlo:

 
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