| Migliori
Film: Thriller italiani anni'70
Non frequento molto i cinema, devo dir la verità. Il fatto è che sono una persona classica anche per quanto riguarda i film e più che dedicarmi alle nuove uscite preferisco ogni anno riscoprire vecchi classici che, per un motivo o per l’altro, hanno segnato la storia del cinema. Quest’anno è stato l’anno del filone horror-thriller degli anni’70…ho cos’ riscoperto capolavori che avevo completamente cancellatoe riscoperto autori che, purtroppo, il nostro paese ha cancellato dalla sua memoria. “L’uccello dalle piume di cristallo”, “Il gatto a nove code”, “Quattro mosche di velluto grigio”, “Suspiria”, “Profondo Rosso”, “Phenomena”, “Tenebre”, “La frusta e il corpo”, “La maschera del demonio”, “Aldilà-e tu vivrai nel terrore”, “Sette note in nero”, “La frusta e il corpo”, “La maschera del demonio”, alcuni titoli che mi hanno permesso di riscoprire un genere per me estremamente affascinante e degli autori che meriterebbero molta più considerazione, soprattutto agli occhi della nuova generazione: Dario Argento, Lucio Fulci e Mario Bava.
Canzone: The Flood-Take That
So che molti storceranno il naso dinanzi a questa scelta, anche perché, detto francamente, la canzone non è poi questo granchè, ma per me riascoltare questo gruppo musicale significa prendere in mano le chiavi della macchina del tempo e ritornare all’unico periodo felice della mia vita.
Libro: Norwegian Wood di Haruk Murakami
L’ho letto mesi fa ma è come se fosse stato ieri, sento ancora dentro di me la sensazione di aver letto un libro unico e raro, di essere stata trasportata per qualche tempo in un mondo lontano, di aver visto le falene nel campo sotto il suono di una chitarra notturna, di aver ricordato cosa si prova a diciassette anni quando sembra di poterli avere per sempre e invece un bel giorno ti svegli e quell’età è ormai passata per sempre. E soprattutto è rimasta in me quell’emozione, quella sensazione che solo la consapevolezza di essere ancora viva riesce a regalarmi.
Miglior trasmissione tv: Atlantide
Ormai la televisione l’accendo solo per guardare documentari, telegiornali ed eventi sportivi di varia natura. Tra tutti i programmi culturali che vedo ogni giorno questo è indubbiamente il migliore, ben realizzato, completo, lontano da quell’aria di pettegolezzo da parrucchiera che hanno i vari “Misteri” e “Voyager”.
Miglior serie Tv: Fringe e Dexter
A pari merito quelle che considero le migliori serie degli ultimi vent’anni(era dai tempi di Twin Peaks che non mi esaltavo tanto per una serie tv).
Personaggio: Josè Mourinho
Il 2010 è lui. Per quanto lo odi calcisticamente, non posso fare a meno che inchinarmi dinanzi a quest’uomo che è riuscito a creare un capolavoro di gruppo praticamente dal nulla, che è riuscito nell’impresa di dare un gioco e una mentalità vincente a una squadra che fino a due anni fa non sapeva nemmeno cosa fosse e che soprattutto è riuscito nell’impresa di far diventare vincente una squadra notoriamente di perdenti. Un genio assoluto, di quelli che ne nascono uno ogni mille anni. E, vi sembrerà strano, ma mi manca.
Peggiori
Film: Polpettoni storici fatti tanto per(vari titoli).
Di film orridi quest’anno non ne ho visti molto(sono parecchio selettiva per quanto riguarda la scelta di film, telefilm, libri e fumetti da leggere), però una menzione a quegli orrendi polpettoni storici che vanno tanto di moda a Hollywood di questi tempi devo farlo. Da “Tristano e Isotta” di Reynolds a “Le crociate” del fu Ridley Scott passando per “Troy” e per “King Arthur”, queste sono quelle pellicole che ti fanno passare la voglia di metterti a guardare film…ambientazioni storiche e paesaggi bellissimi, ma storie completamente ammazzate...di Mel Gibson, purtroppo, ce n’è uno solo.
Canzone: Sono già solo dei Modà
E’ uno di quei tormentoni che mi hanno tormentata nella mia soffocante(ed estenuante) estate lavorativa. La sentivo otto ore al giorno, ininterrottamente, senza pausa, senza respiro… quanto avrei voluto spaccare quella dannata radio, non potete capire.
Libro Il castello di Otranto di Horace Walpole
Mi aspettavo molto da questo romanzo, il prototipo del genere gotico, ma mi sono trovata davanti una storia degna di Beautiful, con svenimenti a destra e a manca, crisi isteriche, personaggi che più stereotipati non si può.
Trasmissione tv: Io canto(bambini sfruttati)
Prendo questa trasmissione a emblema di tutte quelle che hanno come protagonisti dei bambini che vengono ignominiosamente sfruttati dai loro genitori per fare quattrini. I loro sorrisetti mentre guardano i loro pargoli spilla-quattrini è di più vergognoso e nauseante che io abbia mai visto. E’ proprio vero che per il Dio quattrino e la celebrità al giorno d’oggi si è pronti a calpestare tutto, a vendersi tutto, anche ciò che riteniamo più prezioso(o perlomeno lo si dovrebbe ritenere). Che schifo.
Serie Tv: Distretto di polizia, I Cesaroni, Flor, Il mondo di Patty
Come ogni anno non mancano le sterotipate fiction all’italiana(i bei tempi della Piovra e de “le avventure di Pinocchio” sono finiti da un pezzo, ahimè), ma questa volta ho voluto aggiungere due serie molto amate dagli adolescenti, che ho dovuto vedere per, diciamo, “ragioni lavorative”(dopo l’ennesima mamma che è venuta da me a chiedermi: “Ma come, non conosce la simpatica Patty”? con tanto di occhi sgranati, ho deciso di colmare questa mia lacuna) e mi domando come possano piacere serie così idiote…non è per vantarmi o sentirmi superiore, ma sono contenta di aver vissuto l’adolescenza nei primi anni ’90, almeno mi sono potuta godere un capolavoro come “I segreti di Twin Peaks” o “21 Jump Street” invece di questa robaccia.
Personaggio:Giornalisti, opinionisti e pseudo-tali per il caso Scazzi.
Quest’anno purtroppo è stato funestato da uno dei casi di cronaca nera più brutti che io ricordi dai tempi di Via Poma, il barbaro omicidio di una ragazza di quindici anni a opera dello zio e della cugina. Già il caso è terribile per conto suo(e qui non ci sarebbero da aggiungere altre parole), in più ci si sono messi i vari giornalisti alla Lamberto Sposini e gli sciacalli alla Federica Panicucci e Barbara D’Urso a creare su questa triste faccenda un deplorevole reality-show fatto di notizie fasulle, scoop dell’ultim’ora, interviste e reportage lacrimosi su parenti e amici. Ma si sa, questa è la televisione italiana, basta che si pianga e poi si è tutti soddisfatti e con gli ascolti alle stelle.
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