HANGZHOU - Cina, Diario di una viaggiatrice perenne

Ieri ero in piscina come al solito e c'era una nuotatrice bravissima, fino a qua niente di strano. Finisco di fare quello che devo fare e mi vado a fare la doccia, dopo cinque minuti arriva anche la nuotatrice bravissima, con un sacchetto molto grande... dentro c'erano vestiti e sapone per il bucato a mano! Si è messa a lavare una caterba di vestiti, nella doccia di una piscina!! Assurdo...

Davvero? ma è stato un "caso isolato"? ho visto fare la stessa cosa ad una ragazza in quella trasmissione su Real Time (e non faceva solo quello)... "Malati di risparmio" penso si chiami. Probabilmente anche la tipa che hai incontrato in piscina è una tirchiona cronica

In realtà la lavatrice in casa generalmente ce l'hanno, ma preferiscono lavare a mano comunque
Di lavanderie a gettone non ne ho ancora viste, ma è pieno di lavanderie normali dove i servizi costano pochissimo, ma non fido granché, i capi che vengono portati a lavare, li lasciano ad asciugare fuori dal negozio!

Oggi voglio parlarvi della caratteristica che contraddistingue di più la persona cinese, sul lavoro, quando si veste, quando studia, insomma quando fa e pensa qualsiasi cosa.
I cinesi sono superficiali.
Non conoscono la "formalità" sul luogo di lavoro, mail di lavoro che finiscono con smile o foto simpatiche, cambiano i nomi alle aziende solo per comodità, quando non esiste comodità perché all'inizio non sapevo nemmeno che stessero parlando di un'azienda italiana... Si danno per divertimento dei nomi stranieri e poi le mail riportano questi nomi per esempio, una persona si chiama Wang Li e decide di chiamarsi Lucy, la sua mail diventa [email protected]; ok, fosse solo questo....ma quando parlo con la mia collega, manager del dipartimento acquisto dei prodotti (io mi occupo di quelli acquistati in Italia quindi sono una sua "dipendente") capisce benissimo l'inglese, ma solo quello!! Non capisce e non ricorda una cippalippa di nulla e per questo cambia spesso le sue direttive perchè essendo superficiale nel ricevere e comprendere la documentazione e ovvio che poi ha dei problemi nell'rielaborarle.

Scusate lo sfogo, ma il mio lavoro già mi fa schifo, in più a lavorare con sta gente mi viene solo il nervoso...

La prossima volta vi scriverò qualcosa di più interessante!

Beh, può darsi che sei capitata nell'azienda sbagliata...
Io, dopo aver lavorato per anni in un'azienda livornese in cui ero comandato da due insopportabili, avevo sviluppato un odio incontrollato verso Livorno, il dialetto labronico e la gente che ci vive.
Poi ho avuto modo di verificare che i livornesi non sono tutti come i miei ex capi, per fortuna.

Sembra che i cinesi facciano tutto per gioco, anche il lavoro... e poi i nodi vengono al pettine sì!
Penso sia tutto soggettivo, come dice Sergio... ("Boia, dé"! ... so che ti ricorderà qualcosa! ).

Neppure per me sono rose e fiori sul lavoro, ci sono giorni in cui mi chiedo chi me l'abbia fatto fare di studiare tanto per fare quello che faccio... mmm...

Ho lavorato in Italia con i cinesi per quattro anni e ne avrò conosciuto almeno un centinaio (solo in Italia), e ho avuto conferma da altri stranieri che lavorano ad Hangzhou.

Si, come tutti i nomi degli attori di Hong Kong

Nanjing - Sabato 10 agosto 2013

Prendendo il treno delle 07.20 nella stazione Est dove non sono mai stata mi sono svegliata presto, l'idea iniziale era quella di prendere la metro, ma il taxi rimane il metodo più comodo per spostarsi quando non sai esattamente dove devi andare. Hanzhou Dong (Est) è gigantesca, è più grande dell'aeroporto più grande d'Italia. A parte questo è molto semplice da girare, cartelli chiari ed intuitivi dappertutto e per gli stranieri che non capiscono un acca di cinese basta seguire il codice del treno e con quello non si sbaglia mai.
Partita finalmente con solo un'ora e venti minuti per 300 km sono arrivata alla stazione Sud di Nanjing, tempo miracoloso rispetto le Frecce di Trenitalia e il prezzo del biglietto è ridicolo (117 rmb - 14 euro).
Il mio programma prima di partire prevedeva una camminata di circa trenta chilometri con la quale avrei toccato i maggiori siti di interesse di Nanchino.
Quindi arrivata ho preso la metro (a seconda di dove devi andare costa 2,3 o 4 rmb) per arrivare alla prima tappa del mio tour intensivo (che a fine giornata si è trasformato in un mini tour ) "Zhonghuamen", dove "men" significa "porta". (Entrata 34 rmb)
Zhonghuamen è la porta meglio conservata dell'immense mura che una volta racchiudevano completamente il centro cittadino, ad oggi rimane intatto il 65% e questa porta esplica perfettamente l'aspetto possente che rende questa cinta muraria la più "spessa" e ampia del mondo.
Dopo un giretto sopra le mura mi sono diretta verso il "Villaggio di Confucio" che è una zona prettamente turistica che ha come fulcro il "Tempio di Confucio" (Fuzimiao), all'interno di questo tempio (30 rmb) non c'è granché per una profana come me, quindi ho approfittato dell'atmosfera rilassante che regna per riposarmi e dissetarmi in un piccolo giardino incantevole.
Finita la mia pausa il mio prossimo obbiettivo erano le "Rovine del Palazzo Imperiale Ming" e subito adiacente il "Parco Wuchaomen", la strada per arrivare era parecchia, circa cinque chilometri sotto il sole e il caldo cocente (40 gradi la media…) ma armata di Gatorade e ombrellino come le cinesi mi sono messa in cammino, così ho potuto finalmente vedere un'altra metropoli che non sia Hangzhou e…avevo ragione! Hangzhou è pulita, ordinata e molto vivibile, Nanchino al contrario è sporca (molto!), caotica e quindi non così vivibile. E' sorprendente se si pensa che Nanchino è una delle quattro capitali classiche della Cina, è stata capitale ben due volte e Hangzhou non è mai stata niente di tutto questo, anzi le si incolpa di essere una città senza storia (centinaia le devastazioni nel corso della storia), ma ha nel complesso un carattere ben definito che si respira per tutta la zona centrale, cosa che non ho sentito mentre camminavo a Nanchino.
Finalmente sono arrivata e… sorpresa: le "Rovine del Palazzo Imperiale Ming" sono davvero rovine! Sono semplicissime pietre alte mezzo metro neanche, sparse qua e là in questo parco, di nuova costruzione il "Parco Wuchaomen" è carino e con comodissime panchine ( ) completamente deserto ma probabilmente per l'ora proibitiva, era l'una.
Ristorata dalla pausa riprendo il cammino per l'attrazione principale di questa città: il "Mausoleo di Sun Yat-sen", seguendo il mio stupido metodo di seguire la mappa sul cellulare vado a finire in una base della Marina Militare, ovviamente non si può entrare e mi tocca tornare indietro con relativi due chilometri in più. Allora decido di andare a prendere una cablovia per arrivare meno stanca al Mausoleo, ma arrivata trovo due ragazze polacche che deluse mi dicono che l'impianto resta fermo perché fa troppo caldo. Quindi con la coda tra le gambe e distrutta (per arrivare alla cablovia mi sono fatta un'ora di cammino) torno giù con l'intenzione di prendere un taxi che mi porti comodamente sotto il Mausoleo, in quel momento arrivano anche le due polacche che devono andare nello stesso posto e mi offrono di andare insieme. Una delle due ragazze vive a Nanchino da più di un anno quindi grazie alle sue conoscenze prendiamo un autobus e dopo un trenino (5 rmb) che porta direttamente al Mausoleo.
Qui ha cominciato a diluviare in un modo meraviglioso, dopo una giornata così calda mi sono sentita a mio agio sotto la pioggia! Dopo una breve strada con negozietti di souvenirs si arriva all'entrata del parco. Il Mausoleo è in cima, prima bisogna percorrere la grande scalinata larga trenta metri con circa quattrocento scalini, l'impatto scenico è grandioso. E' stato costruito in onore del rivoluzionario Sut Yan-sen padre della Repubblica cinese (ancora presente a Taiwan), benché le sue idee si basavano sul principio della democrazia, Mao e i comunisti ne lodano comunque la figura per le sue umili origini.
Arrivate in cima sotto al diluvio entriamo nella sala commemorativa e… tutto qua? C'è solo una sua statua, neanche troppo grande e un soffitto mosaicato ma nemmeno tanto bello.
In quel momento erano le cinque, il mio treno partiva solo alle nove ma ero troppo stanca per continuare, quindi con la scusa del treno, dopo le foto di rito, lo scambio del cellulare e dei vari social network mi stacco dalle ragazze e mi dirigo verso l'uscita. Riprendo lo stesso trenino e vedo che al capolinea viene segnalata la metropolitana (?!?!?!?!). Quindi per chi volesse visitare questo mausoleo senza farsi chilometri inutili a piedi, basta prendere la linea due/rossa fino alla fermata Xialingwei, da qui prendere il trenino. Facile, comodo e veloce!
Arrivo alle sei e mezza in stazione e dopo aver mangiato mi rilasso in attesa del mio treno, solita sala d'aspetto gigantesca ma con comodissime poltrone.
Con un'altra ora e venti il treno mi riporta ad Hangzhou e qui sorpresa (che in parte già sapevo) essendo che la metropolita chiude alle dieci sono costretta a prendere il taxi, un'ora e venti di treno? Un'ora di attesa per il taxi!! Una fila interminabile (circa cento persone prima di me) e il tutto corredato da tassisti abusivi che imperterrito ti offrono passaggi.
Stremata dopo una doccia per levarmi tutto lo sporco di Nanchino e il fango del diluvio, mi butto nel letto, per fortuna il giorno dopo era domenica


Il mio tour intensivo prevedeva il giro completo in senso antiorario della città, previsione esagerata Non ho visto neanche la metà del mio elenco!!
Ho camminato in totale 20.72 km (uso l'ipod con il conta passi)
1. Yuhuatai Revolutionary Martyr Park
2. Porta Zhonghua
3. Mura
4. Taiping Museum
5. Confucius Temple
6. Rovine del Palazzo imperiale Ming + Parco Wuchaomen
7. Mausoleo di Sun Yat-Sen
8. Tomba di Hongwu
9. Linggu Temple
10. Jiming Temple
11. Drum Tower
12. Chaotian Palace
13. Memoriale del Massacro di Nanchino

Prossimamente magari con una stagione più consona dell'estate tornerò a Nanchino per finire la mia visita.

Però vorremmo pure qualche foto... Spieghi bene e si riesce a immaginare, però talvolta l'immaginazione necessita di aiuti visivi