DEAD SUSHI, Da Iguchi una folle horror - comedy

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view post Posted on 12/1/2014, 19:07
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Sapiente Malizioso
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"DEAD SUSHI" (Deddo sushi, 2012, JAP) di Noboru Iguchi
Rina Takeda (Keiko), Kentarô Shimazu (Yamada), Takashi Nishina (Mr. Hanamaki, padrone dell'albergo), Asami (signora Hanamaki), Yui Murata (Miss Enomoto, segretaria Komatsu)

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Keiko è la figlia di un cuoco maestro nell'arte della preparazione del sushi; costui ha allenato la figlia per farne una cuoca provetta ma, nonostante le sue speranze, non ha ottenuto il risultato sperato: Keiko si rivela abile nella arti marziali ma inadatta per quelle culinarie. Frustrata, decide di fuggire e trova asilo in un albergo rinomato per la preparazione del sushi, ove verrà impiegata come cameriera. Sul posto giunge la delegazione della Komatsu, nota compagnia farmaceutica, e sarà allora che avrà inizio la vendetta di un senzatetto che stazionava nei pressi. Costui è un ex dipendente che era incaricato di effettuare i controlli sui prodotti ma, in seguito a uno scandalo, era stato ingiustamente licenziato. Tramite un siero di dubbia provenienza egli darà vita a un calamaro il quale infetterà, rianimandoli, tutti i sushi presenti nella cucina dell'albergo. I sushi, volanti e non, cominciano a mietere vittime tra coloro che sono presenti nell'edificio. Sarà Keiko, coadiuvata dal tuttofare Yamada, a tentare di risolvere la situazione.



Noboru Iguchi è un simpatico e pazzo regista che è passato dagli AV (Adult Video) al genere horror con inserti gore e comici ("Robo-geisha", 2009; "Tomie Unlimited", 2011); i risultati sono alterni, ma il divertimento è garantito (quasi sempre). Il suo "Dead Sushi" parrebbe un prodotto della popolare Sushi Typhoon, invece è targato Walker Pictures. L'idea che sta alla base di questa horror-comedy (molto poco horror) è delirante: rendere vivo ed estremamente letale il famoso cibo giapponese. Si potranno vedere così tantissime tipologie di sushi uccidere nelle maniere più fantasiose. Saranno mostrati sushi taglienti, volanti, dotati di zanne, squamati e persino uno "corazzata volante". L'ambientazione è molto povera ma funzionale: un paio d'interni plasticosi, la parte finale in una catapecchia e un inseguimento all'aperto. Gli effetti speciali cartooneschi (firmati da Yoshihiro Nishimura) sono di discreta fattura. L'esilissima trama, ovviamente, è mero pretesto per mettere in scena ammazzamenti, gags più o meno divertenti, momenti surreali e pure un paio di combattimenti (con omaggi a Bruce Lee e al wuxia anni '70). Non potevano mancare un favoloso uomo con la testa di tonno (il senzatetto) che impugna una grossa ascia, sushi-zombie che sputano riso, un disgustoso "bacio speciale alla giapponese", la copula di due sushi che genera una maxi nidiata di "sushini", gli immancabili peti e belle ragazze (Asami svetta come di consueto), stavolta per nulla svestite.
Debbo dire d'averlo trovato meno oltraggioso, meno sanguinolento, meno ritmato, meno originale, meno divertente e, soprattutto, meno riuscito rispetto al suo lavoro precedente, il delizioso "Zombie Ass: toilet of the dead").
Forse l'idea di rifarsi ai Killer Tomatoes degli anni '70 non è stata molto indovinata. Nota di merito al simpatico e tenero sushi-uovo che fa amicizia con Keiko. Giusto pe amanti del demenziale e dell'assurdo.

VOTO 5,5

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