LO STRANO VIZIO DELLA SIGNORA WARDH, Sergio Martino

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view post Posted on 20/7/2014, 14:36
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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LO STRANO VIZIO DELLA SIGNORA WARDH (Italia 1971) di Sergio Martino con George Hilton, Edwige Fenech, Ivan Rassimov, Conchita Airoldi, Manuel Gil, Carlo Alighiero, Alberto de Mendoza, Bruno Corazzari.

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Julie Wardh, una donna dalle tendenze sadomasochiste, dopo avere interrotto una morbosa relazione allacciata con il perverso Jean, cerca di condurre un'esistenza tranquilla accanto al marito Neil.
Successivamente, trascurata dal marito e ricattata da Jean, Julie accetta la corte del giovane George, nella speranza di trovare nel nuovo legame sicurezza e tranquillità.
Le sue speranze sono però deluse: Jean continua a terrorizzarla, sino a condurla alle soglie della follia.

“Il fatto stesso che il comandamento ci dica: "Non ammazzare" ci rende consapevoli e certi che noi discendiamo da una interrotta catena di generazioni di assassini, il cui amore per uccidere era nel loro sangue come, forse, è anche nel nostro »


Questa citazione di Sigmund Freud apre questo sensuale giallo con protagonista una Edwige Fenech all’apice della sua bellezza e del suo fascino.
Il regista Martino va oltre quello che potrebbe sembrare un semplice film erotico presentando al pubblico un thriller coinvolgente, morboso, con una concatenazione di eventi e di inaspettati colpi di scena che tengono lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine.
Ci sono alcuni difetti(il negarlo sarebbe ingiusto), ma Martino gira con uno stile e una padronanza dei propri mezzi davvero encomiabile, senza mai scadere nella violenza gratuita e catalizzando l’attenzione sulla splendida città di Vienna e sui suoi meravigliosi dintorni.
Intuire l’identità dell’assassino non è affatto semplice, Martino è molto bravo nel mettere fuori strada lo spettatore con continui depistaggi e colpi di scena che, man mano che si prosegue nella visione, scardineranno le sue certezze.
Ottimi i tanti flashback presenti che fanno riferimento agli incontri sessuali della Fenech e del suo amante sadomaso, un passione la loro che oscilla tra amore e morte, tra sangue e sensualità(la
scena di sesso con i vetri rotti è di una bellezza e di una drammaticità unica
)
Ottimo anche l’accompagnamento musicale a metà strada tra musica psichedelica e melodrammatica(
la scena in cui l’accompagnamento musicale è costituito solamente dalla cadenza del battito di un cuore è una vera e propria trovata geniale
).
Un film ottimo, da annoverare tra i più interessanti thriller-noir che hanno popolato la scena italiana agli inizi degli anni’70.

Vot : 7
 
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view post Posted on 20/7/2014, 22:16
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Sapiente Malizioso
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L'ho visto pure io! :D
Sono appassionato di questo genere di film e questo non l'avevo ancora visionato perchè avevo pensato, indotto da alcuni manuali sul thrilling italiano, che fosse un prodotto di seconda o terza fascia. Debbo aggiungere che l’aver letto il nome della Fenech nel cast rappresentava un deterrente supplementare! Però, visto che non davano altro e considerata la presenza di George Hilton, ho deciso di dargli un'occhiata; mai scelta fu più azzeccata! :D
Già la scelta della location, Vienna, pare azzeccata (le parti girate a Schoenbrunn meritano assai); il clima che si instaura da subito è sottilmente morboso e si capiscono subito due cose: qual è lo strano vizio della signora Wardh (la Fenech) e perché Jean (un favoloso Rassimov) sia divenuto l'EX fidanzato!
Delle fanciulle muoiono uccise da un misterioso maniaco mentre la Fenech fa la conoscenza dell’affascinante George (Hilton) e comincia a frequentarlo cornificando il premuroso marito Neil (Alberto de Mendoza). Alcuni mazzi di fiori vengono recapitati di tanto in tanto alla Fenech e con essi c’è sempre un bigliettino minatorio che potrebbe essere del maniaco (perché scriva proprio a lei non è chiaro). La vicenda continua su questi binari con intrecci più o meno ingarbugliati ma sempre su uno spartito dignitoso.
SPOILER
Quando è svelata l’identità del maniaco e viene mostrata la sua goffa fine, un sentore, alquanto preventivato, di delusione, non può che invadere i pensieri di chi guarda, ma…
Constato che la parola fine non esce, infatti il film prosegue! Gli ultimi, intricati, 10 minuti elevano a buono un film fino a quel momento sufficiente con una serie di rivelazioni una dietro l’altra! Jean (il cui assassinio era stato simulato) era sempre stato d’accordo con George ma viene da lui ucciso al momento di riscuotere il compenso pattuito; George incontra poi Neil, con cui aveva stipulato un patto per una mera questione di denaro, e rivela allo spettatore l’inaspettato meccanismo mortale; uno scambio che ricorda quello dell’ottimo “La vittima designata” del buon Lucidi. I nostri sono certi di averla fatta franca e sfrecciano felici con la loro autovettura su una strada di montagna ma la Fenech, anche lei finta morta, compare sul ciglio della strada determinando la morte dei due complottatori!
FINE SPOILER
Anche se il ritmo pare blando, già viste alcune soluzioni e gratuite determinate scene prurigginose, si segue senza fatica e stupisce nel finale. Geniale la trovata del cubetto di ghiaccio “bloccachiavistello”. Direi che l’esimio Gastaldi ha svolto un encomiabile lavoro in fase di sceneggiatura mentre Sergio Martino, insieme ai successivi “Tutti i colori del buio” e “La coda dello scorpione”, è entrato nel gotha del thrilling italiano anni ’70. Piacevole sorpresa.

VOTO 6,5
 
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1 replies since 20/7/2014, 14:36   121 views
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