L'ISOLA MISTERIOSA, Jules Verne

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/7/2014, 14:41
Avatar

Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Letterato Classico
Posts:
25,157
Location:
Civita Vetula

Status:


L'ISOLA MISTERIOSA

Autore : Jules Verne
Data di edizione : 1907
Genere : Avventura


300+l'isola+misteriosa+cover

“Ah, quanto è dura la solitudine per un’anima lacerata dai rimorsi!”

Quanti ricordi sopiti risvegliano alla mia mente i libri di Jules Verne, leggendoli mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando da bambina iniziai i “primi passi” nel mondo della lettura.
Erano soprattutto i libri di Verne che leggevo, insieme a quelli di Emilio Salgari, tutti libri che solleticavano la mia fantasia, che mi permettevano di fare viaggi in terre a me lontane e sconosciute, che mi permettevano di vivere avventure uniche e straordinarie, il tutto usando solo la mia fantasia.
Non c’erano videogiochi all’epoca, non c’erano i cellulari, non c’erano i computer, non c’erano le diavolerie tecnologiche quotidiane, c’era solo ed esclusivamente la fantasia, un aspetto che andrebbe fatto riscoprire anche ai bimbi di oggi, che di fantasia, purtroppo, ne usano ben poca.
Verne era davvero bravo a inventare storie e ci sono delle volte in cui mi dispiace davvero per il fatto che sia stato relegato solo a scrittore per l’infanzia, quando avrebbe meritato molto di più.
Questo straordinario scrittore sapeva scrivere di avventure straordinarie, ma a differenza di Salgari che amava più la natura incontaminata, lui si affidava alla sua amata scienza, quell’innato amore per la scienza che gli permise di scrivere di viaggi al centro della Terra o di costruire con la mente un meraviglioso sottomarino.
“L’isola misteriosa” è a mio modesto parere il suo miglior romanzo, terzo e ultimo capitolo della trilogia dedicata al capitano Nemo(gli altri due sono “I figli del capitano Grant” e “Ventimila leghe sotto i mari”, da leggere in questo rigoroso ordine).
Protagonisti della storia sono un gruppo di cinque naufraghi americani, scappati dalla guerra di Secessione e che si ritrovano, loro malgrado, dispersi durante un naufragio su un’isola dell’oceano Pacifico, un’isola situata nell’emisfero australe e che nessuna mappa ha mai rilevato.
Grazie alla determinazione e intelligenza di uno di loro, l’ingegnere Ciro Smith, i cinque riescono a sopravvivere alla dura vita dell’isola, avvalendosi anche delle tante risorse naturali, sia animali che vegetali, che l’isola dona loro ogni giorno.
Come dei piccoli e novelli Robinson Crosue si costruiscono una casa, si producono da loro dei vestiti, coltivano ortaggi, allevano animali selvatici, addomesticano persino un orango, Jup, che diviene un loro fedele servitore.
Però non tutto è così rose e fiori come sembra, tanti pericoli sono in agguato dietro ogni angolo, pericoli ai quali riusciranno sempre a scampare grazie all’inspiegabile intervento di un fattore esterno che loro attribuiscono alla Provvidenza.
Ma è davvero la Provvidenza? Ciro Smith, il più razionale del gruppo, non ci crede…questi interventi insperati e piovuti dal nulla fanno sempre più balenare nella sua mente che non sono soli sull’isola, che una presenza misteriosa e benefattrice sta tentando di mettersi in contatto con loro…
Potrei trovare milioni di aggettivi per descrivere la bellezza di quello che è , senza dubbio, il romanzo più complesso e affascinante di Verne, un’ambientazione selvaggia e bellissima, un alone di mistero che si percepisce dalla prima all’ultima pagina e che accompagna, come una silenziosa ombra, la vita e le avventure dei naufraghi, un finale dolce, struggente e malinconico, che conclude al meglio una trilogia che è entrata di diritto nei cuori di tutti coloro che amano i romanzi di avventura.
Un piccolo capolavoro, un tributo a quello che è l’impegno umano, a quella che è l’infinita sapienza che un uomo può conquistare.
Uno di quei libri che rileggerei all’infinito…avventura allo stato puro, narrata con passione da colui che l’amava forse più di sé stesso.
Un romanzo purtroppo sottovalutato, relegato a letteratura per l’infanzia quando in realtà dietro c’è molto, molto di più.
E quanto vorrei vivere anch’io su quell’isola…

Voto : 8.5
 
Top
view post Posted on 20/7/2014, 22:51
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Dico solo che questo romanzo è stato quello, insieme a "I ragazzi della via Pal", a far germogliare il mio amore per la lettura e i libri :D
 
Top
Amélie Verne
view post Posted on 21/7/2014, 17:35




Pensate che io non l'ho ancora letto!!! dovrò presto rimediare ^_^ anch'io ho iniziato ad appassionarmi alla lettura con Verne :wub:
 
Top
2 replies since 20/7/2014, 14:41   88 views
  Share