MOBY DICK, Herman Melville

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Amélie Verne
view post Posted on 17/6/2013, 10:20




MOBY DICK - Herman Melville



Edizioni Garzanti
Pagine: 501
Prima edizione: 1851

moby2

Quando leggo romanzi come questo, che sin dalla prima pagina ti catturano, ti entrano dentro e ti illuminano con una forza incredibile, a lettura finita sento di avere ricevuto molto. E Moby Dick mi ha regalato quanto di più bello si possa cercare nella lettura.

Famosissimo romanzo dalla trama universalmente conosciuta, la storia dell'intrepido e tremendo capitano Achab e della balena bianca, ci arriva per voce di Ismaele (“Chiamatemi Ismaele...” uno degli incipit più belli della letteratura).
Melville ci dona pagine di raro splendore, ricche di citazioni letterarie, bibliche, storiche, riferimenti naturalistici, riflessioni di importanza vitale.

E' una storia di mare e di avventura ma non solo, Moby Dick ci fa addentrare in acque più profonde degli stessi oceani, nei meandri dell'animo umano, per farci riaffiorare poi in una consapevolezza disarmante.
La perenne lotta dell'uomo contro le forze del male, elemento ricorrente della letteratura, trova forse in questo romanzo di Melville la sua più alta espressione.
L'avventura, la speranza, la lotta, anteposte al mistero: il mare, coi suoi abissi sconosciuti, la sua forza incontrastabile.
Una battaglia persa, quella dell'uomo, contro forze più potenti. Nella superbia della vittoria si perdono ragione e discernimento, valicando i confini della propria natura e ci si perde, soggiogati da un qualcosa di molto più impetuoso che non può non annientarci.

Una lettura sicuramente non semplicissima, ricca di illuminanti digressioni e riferimenti che, anziché appesantire, trascinano pagina dopo pagina, arricchiscono ancora di più quest'opera.
Un libro da scoprire e riscoprire ad ogni età.

Per me un capolavoro.

Voto: 9
 
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sergio937
view post Posted on 17/6/2013, 12:46




Decisamente un capolavoro.
 
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ReVega
view post Posted on 17/6/2013, 15:04




Capolavoro assoluto, ricco di simbolismi ed allegorie., è l'opera piu famosa della letteratura americana.ed esprime perfettamente il disagio dell'uomo moderno, immerso in un infinito dramma esistenziale e morale, infinito come il mare...
L'opera di Melville nei toni era estraneo all'America di cui era figlo.
Di lui consiglio anche Billy budd il marinaio.
 
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view post Posted on 17/6/2013, 15:30
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Confesso di non averlo mai letto, la sua immensa mole mi ha sempre spaventata, ma vorrei provarci un giorno, mi piacerebbe davvero leggerlo...
 
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sergio937
view post Posted on 17/6/2013, 16:29




CITAZIONE (La Dama in Nero @ 17/6/2013, 16:30) 
Confesso di non averlo mai letto, la sua immensa mole mi ha sempre spaventata, ma vorrei provarci un giorno, mi piacerebbe davvero leggerlo...

Ci sono molti capitoli "didattici" sulle balene che spezzano la narrazione, ma le parti più specificamente narrative hanno una forza straordinaria. I primi 30 capitoli ti trascinano letteralmente in un altro mondo.
 
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Amélie Verne
view post Posted on 18/6/2013, 09:43




Esatto... come dice Sergio, la narrazione è infammezzata da diverse digressioni. Melville (che è stato veramente baleniere e quindi ne sa non per sentito dire) descrive nel dettaglio le diverse specie di quelle che noi chiamiamo comunemente "balene", racconta le tecniche e i modi in cui avveniva la loro cattura, i prodotti che se ne ricavavano, gli usi ai quali erano volti ecc...
Ai fini della storia in sé magari potrebbero apparire superflue ma, personalmente, ne consiglio la lettura, perché anche queste contribuiscono a rendere "Moby Dick" il capolavoro che è. :)
 
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LadyTriffide
view post Posted on 19/6/2013, 04:59




Mai letto, ma avete acceso la mia curiosità!
 
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view post Posted on 20/6/2013, 01:58
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Sapiente Malizioso
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Bel commento!! :) Nemmeno io l'ho mai letto, so che è considerato un grandissimo romanzo, tra i più grandi di tutti (ho letto un saggio del Bloch dove viene esaltato tantissimo), però ammetto che le digressioni sulle balene non è che contribuiscano a rendermelo appetibile (odio i pesci) :)
Prima o poi farò uno sforzo :D
 
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view post Posted on 11/7/2014, 15:18
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Questa è la storia di un uomo che sfida apertamente l’ignoto, quell’ignoto che rappresenta per lui che diventa per lui un’ossessione, la sua unica ragione di vita.
“Chiamatemi Ismaele”. E’ così che ha inizio non solo uno dei più bei romanzi che la letteratura mondiale ci abbia mai donato, ma anche una delle più belle avventure marinaresche che io abbia mai letto.
Una storia che ha ispirato altri autori, registi, poeti, una storia che ti entra nel sangue, che una volta terminata non riesci più a dimenticare.
Ismaele, giovane marinaio, è la voce narrante di questa storia. Dopo aver fatto esperienza con la marina mercantile, decide di imbarcarsi su una baleniera, la Pequod, capitanata dal misterioso capitano Achab, ossessionato dal pensiero di catturare la balena Moby Dick, quella balena che anni prima lo aveva gravemente menomato troncandogli di netto una gamba.
Ogni cosa è meravigliosa di questo immenso capolavoro, dalla suggestiva ambientazione all’intreccio della storia, dalle descrizioni dei luoghi alle tante riflessioni che accompagnano il protagonista di questa storia.
Su tutto si erge la maestosa figura del capitano Achab, un uomo che reca su di sé i segni permanente di una battaglia che l’ha sempre visto sconfitto, un uomo il cui spirito indomito non è mai nemmeno stato scalfito dall’amputazione subita anzi, ne ha ritrovato ancor più forza e vigore.
Achab è un uomo che insegue le sue paure e come un novello Ulisse cerca di saziare quella infinita voglia di sapere innata nell’essere umano, un monito per chi legge a non arrendersi, a non abbandonare mai quella voglia di sapere, un monito a spingersi sempre oltre quell’orizzonte, quel confine che ci siamo preposti.
Una lotta infinita la sua, una lotta disperata, una lotta che, purtroppo, lo vedrà ancora una volta perdente.
Un romanzo unico, un romanzo che c’insegna come quel desiderio di libertà che alberga in ognuno di noi non andrebbe mai dimenticato.
Chi si fa spaventare dalla mole, chi lo reputa noioso, prolisso, lento, chi non riesce ad andare oltre a qualche termine marinaresco, evidentemente è all’altezza solo di un certo tipo di letteratura.
Un libro che non può non essere letto. E mi dispiace aver aspettato così tanto.

Voto : 9
 
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Amélie Verne
view post Posted on 11/7/2014, 16:30




Che bello Simo! sono tanto contenta ti sia piaciuto tanto... come sai, per me è capolavorico. Ce ne fossero ;)

Mi togli una curiosità: che edizione hai letto? sto cercando di capire quale sia la migliore traduzione. Io ho letto quello della Garzanti tradotto da Nemi D'Agostino e mi è sembrata molto ben fatta ma la maggioranza consiglia quella di Pavese...
 
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view post Posted on 17/7/2014, 12:56
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Anch'io ho letto quella della Garzanti...ben tradotta, ma i caratteri sono troppo piccoli per i miei gusti...
 
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Amélie Verne
view post Posted on 18/7/2014, 17:42




Grazie ugualmente dell'info!
 
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11 replies since 17/6/2013, 10:20   91 views
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