LE PARTICELLE ELEMENTARI, Michel Houellebecq

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/7/2014, 15:13
Avatar

Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Letterato Classico
Posts:
25,162
Location:
Civita Vetula

Status:


LE PARTICELLE ELEMENTARI

Autore : Michel Houellebecq
Data di edizione : 2006
Genere : Drammatico


Houellebecq_particelle%20elementari

Michel e Bruno sono due fratellastri. Sono stati abbandonati dalla comune madre, Jane e dai rispettivi padri. Hanno vissuto separatamente, sviluppando caratteri completamente in antitesi tra di loro.
Michel, biologo molecolare, è un uomo che vive in una sorta di isolamento emozionale, interessato solo alle sue ricerche genetiche. Bruno invece è un insegnante con un attaccamento quasi morboso al sesso e per questa sua ossessione trascorre buona parte della sua vita a entrare e uscire dalle varie cliniche psichiatriche..
La situazione per i due sembra cambiare in positivo quando incontrano l’amore, Michel per la sua ex compagna di scuola Annabelle e Bruno per Christiane, che condivide le sue perverse fantasie sessuali.
La solitudine sembra ormai essersi dissolta per i due, il sole sembra finalmente tornato a risplendere sulle loro vite, ci sono nuovi sentimenti all’orizzonte, nuove emozioni da provare, ma tutto precipita quando, purtroppo, le due donne si ammalano gravemente.
Libro difficile da affrontare per una donna, molto volgare, maschilista, ossessivo, crudo…in più c’è da dire che l’ho trovato a tratti molto pesante per via delle varie dissertazioni scientifiche di uno dei due protagonisti, tuttavia non me la sento di bocciarlo in toto, pur essendo una lettura molto controversa si tratta di un forte atto d’accusa contro la società odierna, rea di mettere al mondo dei figli affetti principalmente da un vuoto interiore che niente e nessuno sembra in grado di colmare e di abbandonarli completamente al loro destino.
Un libro imbevuto di cultura e di tante riflessioni filosofiche…si esce dalla lettura inquieti, tristi, arrabbiati, scossi nelle nostre certezze, in parte anche profondamente cambiati.
Ci vuole stomaco per leggerlo, davvero parecchio, ma alla fine trovo che meriti…e trovo molto azzeccato il paragone con Celine e il suo “viaggio al termine della notte”.

“La gioia è un'emozione intensa e profonda, un sentimento di pienezza esaltante avvertito dall'intera coscienza; è prossima all'ebbrezza, al rapimento, all'estasi.”



Voto : 7
 
Top
sergio937
view post Posted on 27/7/2014, 23:09




A me è piaciuto moltissimo. Uno di quei libri la cui lettura non è affatto piacevole, però, alla fine, senti che ti ha trasmesso qualcosa, che ha saputo raccontare qualcosa dell'uomo e della vita.
 
Top
Amélie Verne
view post Posted on 28/7/2014, 17:40




Ne avevamo già parlato, ricordi Sergio? ;)
Bè, a me sto libro non è proprio piaciuto... ma non per il linguaggio o per le scene esplicite, proprio per il contenuto in sé... e il finale? mi sarebbe anche piaciuto se non fosse stato arrabattato in dieci misere pagine...
Non ho neppure trovato niente che si avvicini al filosofico... mi è sembrato solo un gran guazzabuglio, un'esagerazione di un qualcosa che, alla fine, non porta da nessuna parte... è stata una gran delusione Houellebecq per me...
 
Top
2 replies since 27/7/2014, 15:13   37 views
  Share