Julia- le avventure di una criminologa di Giancarlo Berardi
Dolce, carina, sensibile, simpatica, brillante. E con dei punti deboli, come ognuno di noi del resto. Questa è Julia. Somiglia fisicamente a Audrey Hepburn, una somiglianza la sua niente affatto casuale dato che gli autori di questo fumetto, come da loro affermato, si sono liberamente ispirati alla bellissima attrice per le connotazioni fisiche del loro personaggio.
Julia è bella, ma soprattutto intelligente e tormentata…ha perso entrambi i genitori quando era appena una bambina ed è stata cresciuta, insieme alla sorella Norma, ora famosa top-model purtroppo affetta da gravi problemi di tossicodipendenza, dalle amorevoli cure della nonna Lilian.
Ha una sensibilità molto spiccata che la rende una criminologa e un investigatrice molto dotata e apprezzata. Il primo albo di questa fortunata serie nacque nel 1998, trovando subito un largo consenso tra il pubblico degli amanti dei fumetti, soprattutto quello femminile che riesce fin da subito a instaurare un rapporto di maggiore empatia con questa giovane criminologa.
Gli albi di Julia sono particolari, sono più lunghi rispetto ai classici di Bonelli, hanno quasi sempre dei personaggi molto complessi, ci si impiega un po’ più di tempo a leggerli, ma alla fine se ne rimane più che soddisfatti.
I casi di cui si occupa Julia non sono mai semplici, mai banali o scontati, casi che, in un modo o nell’altro, vanno sempre a sviscerare l’animo umano e le sue mille sfaccettature…per Julia i feroci serial killer che si trova ogni volta a fronteggiare sono prima di tutto dei nemici, ma anche esseri umani da indagare, da capire, da analizzare.
Devo dire che in questo fumetto ho trovato una profondità narrativa che a volte non sono riuscita a trovare in altre graphic novel…un fumetto maturo e intrigante che a me è piaciuto molto e che consiglio agli amanti non solo del romanzo grafico , ma anche del genere giallo.
Voto : 7