NOVELLA DEGLI SCACCHI, Stefan Zweig

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view post Posted on 5/8/2014, 22:51
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Sapiente Malizioso
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"NOVELLA DEGLI SCACCHI" di Stefan Zweig
Racconto lungo, 1941, Newton Compton, 128 pagine



Il grezzo e taciturno Czentovic, pur essendo quasi analfabeta, ha una dote innata: è un maestro nel gioco degli scacchi; grazie a ciò, in pochi anni, diviene Campione del Mondo. Per lui contano solo soldi e fama; ignoranza e scontrosità fanno di Czentovic un personaggio sgradevole e ottuso. Trovatosi su un battello diretto in Argentina, il campione viene avvicinato da un facoltoso uomo d'affari europeo che, a pagamento, lo sfiderà. Czentovic si troverà ad affrontare un agguerrito (e intimorito) numero di individui: l'industriale, il narratore della vicenda e uno sparuto gruppo di scacchisti; l'esito della prima partita è scontato. Durante la seconda si avvicina al tavolo il raffinato ed educato dottor B.; sarà l'inizio di una partita "nuova" e inaspettata che tra le sue pieghe nasconde lo scontro tra vecchia Europa e inciepiente potere nazista.
L'ho terminato due settimane fa dopo che mi era stato consigliato vivamente da più parti. Debbo ammettere che non era proprio ciò che mi aspettavo. Non sapevo assolutamente quale fosse l'argomento centrale e non avevo mai letto nulla a riguardo, quindi partivo "alla cieca", a mente libera.
La presentazione di Czentovic, la sua irruzione nel mondo degli scacchi, il suo carattere particolare e i suoi modi sgarbati hanno destato subito il mio interesse. La sua ascesa scacchistica e la curiosità suscitata nel narratore, con la conseguente partita a pagamento, m'avevano fatto apprezzare immediatamente il lungo racconto; già pregustavo un'imminente sfida come quella de "Il maestro di go", invece...
Giunge il dottor B. e la magia si rompe; da Kawabata si passa a Maurensig. Ecco che la si butta sul nazismo, sui suoi orrori, sulla spersonalizzazione dell'individuo, ecc, ecc. Da quel momento il tutto prende un altro percorso, un diverso significato, più profondo, più impegnato. Pregustavo uno scontro di "culture", di modi di pensare, di strategie, di personalità ma mi sono dovuto arrendere all'evidenza del testo.
Molto scorrevole e di semplice lettura ma non proprio "leggero". L'ho apprezzato ma non quanto avrei "dovuto"/"potuto"; ammetto di provare fastidio (disinteresse?) nell'affrontare libri su nazismo, ebrei e olocausto. Essendo inizialmente all'oscuro della materia trattata l'ho vissuto più come un "agguato"; speravo in una graziosa vicenda scacchistica e ho trovato il solito pippone... (ottimo fino all'avvento del dottor B, crolla all'inizio del racconto della sua vita). Nulla da dire su Zweig, sulle sue motivazioni e sui suoi intenti; avrei voluto leggere qualcosa di diverso.
Promosso con riserva.

VOTO 6

Edited by LordDunsany - 7/8/2014, 19:54
 
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view post Posted on 7/8/2014, 16:04
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Una grande nave da crociera è in partenza da New York per Buenos Aires. A bordo viaggia il più grande scacchista del mondo, Mirko Czentovic, giovane rozzo e presuntuoso ma dal talento sopraffino, un vero e proprio automa comandato per il gioco degli scacchi.
Il giovane viene sfidato da un ricco ingegnere scozzese, il misterioso dottor B., colto, riservato, elegante, dotato anch’egli di un talento prodigioso.
Tra i due inizia una lunga partita che porterà alla luce le loro drammatiche storie accomunate dalla crudeltà umana e dalla passione per gli scacchi, gioco che, in modo completamente diverso l’uno dall’altro, ha salvato loro la vita.
Stefan Zweig scrisse questo racconto lungo nel 1941, quando ormai si trovava in esilio da diversi anni.
Aveva abbandonato l’Europa, i suoi amici, la sua vita, il suo mondo, aveva visto i nazisti bruciare al rogo le sue opere come punizione per il solo fatto di essere nato ebreo.
Viveva in Brasile in una piccola e anonima cittadina insieme alla seconda moglie e sentiva profondamente la mancanza dei suo amati libri, di tutto il suo materiale di studio che è stato costretto a lasciare in Europa. L’unico suo svago era dato da un manuale di scacchi che trovò quasi per caso, un manuale che iniziò pian piano a studiare e grazie al quale apprese l’enigmatico e affascinante gioco degli scacchi.
E’ da questa improvvisa passione che nasce questo racconto lungo, un racconto profondamente doloroso, nel quale si percepiscono pagina dopo pagina la tristezza, il dolore, l’angoscia, la profonda solitudine, il senso di abbandono, la stanchezza di quest’uomo costretto dalla barbarie umana ad abbandonare per sempre la sua patria, i suoi affetti più cari, il suo amore più grande, quello per i libri, sentimenti e stati d’animo che lo porteranno, a pochi mesi dalla pubblicazione di questo racconto, a togliersi la vita.
C’è tanta amarezza in queste pagine, c’è la descrizione e l’analisi di un confronto tra due umanità diverse attraverso una partita di scacchi, da una parte l’umanità rozza, ottusa, presuntuosa, arrogante del campione Czentovic, dall’altra l’umanità sensibile, profonda, raffinata dell’enigmatico dottor B, c’è una profonda metafora della sfida dell’uomo contro il proprio destino, c’è la rassegnazione di un uomo ormai stanco di lottare contro l’ignoranza e la crudeltà dell’essere umano.
Una profonda, suggestiva ed elegante favola onirica…chi è appassionato di scacchi e si aspetta di trovare un racconto incentrato solo ed esclusivamente su questo gioco ne uscirà sicuramente deluso da questa lettura, ma chi è dotato di un minimo di sensibilità non potrà non rimanere colpito da questo racconto, l’ennesima testimonianza dell’orrore del Nazismo e dell’Olocausto.
La descrizione della prigionia del dottor B. è da brividi.
Consigliatissimo.

Voto : 8
 
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Amélie Verne
view post Posted on 27/8/2014, 20:41




Io mi trovo d'accordo con la Simo però comprendo bene che certi argomenti possano risultare poco graditi :)
 
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sergio937
view post Posted on 4/9/2014, 13:59




Io invece mi trovo d'accordo con Cris.
Magari gli do un 7 anziché un 6, però condivido le sue perplessità sull'accostamento fra temi (scacchi, persecuzione nazista, meandri della mente) che ha qualcosa di scoordinato.
 
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3 replies since 5/8/2014, 22:51   76 views
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