Posts written by LordDunsany

view post Posted: 29/7/2017, 00:28 Cosa stai leggendo? - Caffè Letterario
Oddio Kadath, non esiste sezione del genere, però, se devo dirti la verità, in questo forum da 3 anni siamo rimasti solo in due (e l'altra persona è poco assidua), quindi l'unico con cui potrebbero esser condivisi gli e-book sono io che però li destesto! :D
Tanto per dire, possiedo 4 "Malpertuis", di tre edizioni diverse, tutti cartacei :)
Sono lieto vi sia qualcuno che ha ottimi gusti come te! :D

Io ho finito oggi "Una vita", ora leggerò il mio classico Christie estivo; non so se lo farò precedere da una cosina fantascienziosa :D

Edited by LordDunsany - 29/7/2017, 01:48
view post Posted: 29/7/2017, 00:11 ANDREJ RUBLEV - Storico/Biografico
Ammetto di non aver visto questo film di Tarkovskij; visto il commento tanto entusiasta non mancherò di recuperarlo! :D
view post Posted: 20/7/2017, 17:37 LE MONTAGNE DELLA FOLLIA - Autori Stranieri
Come non concordare con te Kadath?? ;)
Infatti io ho sperato fino all'ultimo che il film di Del Toro tratto da quest'opera andasse in porto. Purtroppo il progetto è abortito e solo leggendo questo racconto lungo ci si può rendere conto di quanto ci sia persi...
view post Posted: 20/7/2017, 17:33 Cosa stai leggendo? - Caffè Letterario
Iniziato oggi "Una vita" di Maupassant :D
view post Posted: 20/7/2017, 17:31 Frasi, brani e detti da ricordare - Caffè Letterario
"Devi sapere che, per chi aspetta, l'espressione un pò non dà nessuna idea di quanto tempo si intende veramente" - A sud del confine a ovest del sole- Murakami
view post Posted: 20/7/2017, 17:28 LA LIBRERIA - Caffè Letterario
"Al di là del futuro" - Van Vogt
view post Posted: 20/7/2017, 17:21 Pandora's Juke-box - Musica
"La passion" - Gigi D'Agostino
view post Posted: 23/5/2017, 19:59 Cosa stai leggendo? - Caffè Letterario
Ho finito "La guerra delle salamandre" di Capek.
Ora sono in fase di riflessione per la scelta del nuovo romanzo :D
view post Posted: 23/5/2017, 19:55 LA LIBRERIA - Caffè Letterario
"Racconti e romanzi fantstici e dell'orrore", Mammut dedicato a Conan Doyle
view post Posted: 23/5/2017, 19:15 PARADISE BEACH: DENTRO L'INCUBO - Thriller/Giallo
Paradise Beach: dentro l'incubo (The shallows, 2016) di Jaume Collet-Serra
Blake Lively (Nancy), Óscar Jaenada (Charlie)

Nancy è una studentessa americana di medicina che ha deciso di recarsi in un’incantevole spiaggia messicana dove potrà fare surf e onorare la memoria della madre morta (nel medesimo posto era stata mentre era incinta di lei).
Nancy si misura subito con le onde e con la forte corrente contraria facendo pure amicizia con due surfisti locali. In una pausa sulla spiaggia ha una conversazione con la sorella e il padre e, a causa del bisticcio con quest’ultimo, decide di concedersi un ultimo passaggio in acqua. Mentre i due surfisti stanno abbandonando la conca isolata la tavola di Nancy viene urtata da un grande squalo bianco e la ragazza sbalzata in acqua; l’unico rifugio disponibile è la carcassa di una megattera nelle vicinanze…




Debbo premettere con molta onestà che non amo molto i film ambientati in mare quindi ammetto d’aver iniziato la visione senza molte aspettative e discretamente prevenuto.
Il timone dell’operazione è stato affidato allo spagnolo Jaume Serra-Collet, già noto al grande pubblico per il discreto “Orphan” e per l’ottimo lavoro nell’action-thriller “Unknown – Senza identità”. A giudicare dagli incassi al botteghino (spesi 17 milioni di dollari, guadagnati 120) e dalle critiche sparse in ogni angolo del web, l’operazione parrebbe riuscitissima. Qualcuno ha persino parlato di nuova ridefinizione dello “shark movie”; infatti si galleggia in quelle zone anche se qui si assiste pure ad un “one woman show” in cui un’indifesa donzella cerca di sopravvivere abbarbicata a un piccolo scoglio.
La protagonista è la scultorea Blake Lively e bisogna ammettere che, nonostante qualche perplessità iniziale, regge bene la pellicola per tutti e 80 i minuti. A farle da spalla, quantomeno per un terzo di film, c’è un piccolo gabbiano con un’ala lussata. La sceneggiatura ha cercato, con successo, di costruire un adeguato, ma stucchevole, background (la morte della madre, i problemi con lo studio) per rendere il personaggio credibile nella sua ferrea caparbietà. Nancy ha una gamba messa malissimo, si arrangia col poco a disposizione, nuota dalla megattera a uno scoglio e poi a una boa e riesce a far nascere un sentimento d’empatia presso lo spettatore (non per me, io tifavo lo squalo senza ritegno).
In una pellicola del genere il problema principale è il come mantenere la tensione a un livello accettabile e qui la sinergia tra regia e sceneggiatura riesce abbastanza bene in questa operazione anche grazie a una colonna sonora incisiva ma mai sopra le righe firmata dal prolifico Marco Beltrami. Invece il ritmo, vista la situazione presentata, non è fenomenale, però la corta durata aiuta e le apparizioni dello squalo, specie nel finale, giungono graditissime e scacciano la noia. Sono presenti anche un paio di morti supplementari, seppur non tanto spettacolari e poco sanguinose.
Direi che il risultato finale è più che dignitoso, probabilmente verrà amato da coloro che apprezzano il genere survival-pelagico (anche gli amanti del surf gradiranno i primi 15 minuti). Secondo me il difetto più grosso è riscontrabile nel fatto che non fa paura, mette solo un poco d’angoscia; d’altronde con un feroce squalo, una donna ferita e una placida distesa d’acqua non si possono fare miracoli.
Nota di demerito per gli italici traduttori: come si può pensare di tradurre “The shallows” (che suona tipo “acque basse”) con “Paradise Beach”? (che dovrebbe essere il nome della spiaggia segreta dove si svolge il tutto; peccato che nel film coloro a cui viene chiesto non lo rivela mai). Senza infamia e senza lode.

VOTO 6
view post Posted: 17/5/2017, 19:02 7 WITCHES - Horror
"7 Witches" (2017) di Brady Hall
Persephone Apostolou, Megan Hensley, Mike Jones [I], Macall Gordon

In un’amena isola del pacifico le giovani Rose e Aggie hanno deciso di celebrare il loro matrimonio. Questo darà modo alla ribelle Kate di rivedere i membri della sua famiglia; con lei si presenta pure Cody, ormai ex fidanzato. La cosa che è subito chiara a tutti è che i Boyle, vivaci parenti di Rose e Kate e gli Sklar, cupi e silenziosi familiari di Aggie, sono molto differenti nell’aspetto e nei modi. Forse Aggie nasconde qualche segreto che anche Rose ignora…



Una cosa è certa, le pellicole con demoni e streghe sono tornati di moda. Il nuovo esemplare di questo genere deve i propri natali a un promettente ragazzotto di nome Brady Hall. Il film è di breve durata ed è un low budget però è girato in maniera arguta e e sfrutta al massimo i, limitati, mezzi a disposizione. Abbiamo perciò un film a colori ma tutto virato sui toni del bianco e del nero (gli Sklar paiono una novella famiglia Addams, con costumi che sono realizzati magnificamente); il paesaggio e l’atmosfera puntano decisamente verso tonalità dark e tetre. La colonna sonora, composta dallo stesso Brady, lavora benissimo con il comparto visivo e anche senza l’ausilio dei famigerati sbalzi di volume da “jump scare” tiene compatta la tensione. A mio avviso quello che funziona, a parte la rapidità nello svolgimento del tutto (non vi sono praticamente pause, d’altronde i 70 minuti di durata non sono molti), è l’atmosfera complessiva: v’è costantemente la sensazione di qualcosa di sinistro che incombe.
Il difetto principale è riscontrabile nella poca profondità della trama (si capisce subito cosa succederà) e nella mancanza di colpi di scena (fattore che, unito all’assenza di scene troppo sanguinolente, lo farà detestare dal pubblico caprino dei giorni nostri). Il finale poteva essere realizzato in maniera più intrigante e meno “piatta”. Tutti gli attori forniscono una prestazione dignitosa (nessun personaggio è eccessivamente caratterizzato eccetto Kate) e raramente si ha la sensazione di assistere a un “indie movie”. Debbo segnalare la presenza di una scena erotica che potrebbe quasi provenire da un film pornografico che ha il difetto di essere un tantino insistita però ha il merito, grazie ad angolazioni e luci, di mostrare il minimo indispensabile e conferire al tutto un sapore di blasfemo rituale. Io mi sento di promuoverlo, soprattutto per la buona confezione visiva e per il velo oscuro che lo permea. Se si vuole vedere un film che ha punti di contatto col capolavorico “The witch” (2017) e con il pregevole “La seduzione del male” (1996), questo è il prodotto giusto.
Imperfetto ma con stile…

VOTO 6,5
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