Posts written by LordDunsany

view post Posted: 2/2/2017, 16:29 LION - La strada verso casa - Storico/Biografico
"LION - La strada verso casa" (2016, AUS, USA, GB) di Garth Davis
Dev Patel (Saroo Brierley), Rooney Mara (Lucy), Nicole Kidman (Sue Brierley), David Wenham (John Brierley), Sachin Joab (Bharat), Pallavi Sharda (Prama), Emilie Cocquerel Annika), Arka Das (Sami), Abhishek Bharate (Guddu Khan)

Saroo ha 5 anni e vive con i fratelli e la madre in un piccolo villaggio dell'India dell'estremo nord. Un giorno, accompagnando il fratello maggiore Guddu al lavoro, resta a dormire su una panchina in stazione in attesa che questi ritorni. Quando Saroo si sveglia, spaventato e spaesato, per sbaglio prende un treno che lo porta a Calcutta, 1600 KM distante. Inizierà un'odissea lunga anni che vedrà come prima tappa la Tasmania...

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Come approcciare il primo film dell'australiano Garth Davis? Noto esclusivamente per le regie pubblicitarie qui si confronta con film tratto da una storia vera, non c'era molto da spettacolarizzare e il nostro ha infuso nella pellicola tutto il suo bagaglio empirico.
Il risultato? A mio parere un film imbarazzante.
La lunga parte in India, terra che non comprendo, non voglio comprendere e non comprenderò mai, serve solo a confermare quanto quelle popolazioni siano povere, luride, non proprio sviluppatissime e senza alcuna speranza. La telecamera indugia su una quantità di miseria, sporcizia, disagio e malessere da far spavento. Il povero Saroo, degnamente interpretato da Sunny Pawar, è mostrato come un indifeso infante alla ricerca di casa propria; nessuno sembra volergli dare una mano, anzi, per poco non casca in qualcosa di molto brutto, solo l'intervento di un benevolo giovanotto gli permette di essere portato in un pietoso e poco accogliente centro di recupero/orfanotrofio. E debbo ammettere che già a questo punto il ritmo soporifero ha ammazzato ogni interesse nella visione, si procede per pura inerzia per la mera curiosità di poter rilevare fino a che punto potranno arrivare i colpi bassi per commuovere l'ignaro spettatore.
Giunge la parte nelle quale Soroo, adottato e ormai valente ventenne, inizia a farsi mille pippe mentali perché desidera sapere della sua famiglia e da dove veniva il treno che lo portò a Calcutta. Questo blocco con le turbe psicologiche del pessimo
Dev Patel (incredibilmente candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista; che poi, ma se è il protagonista assoluto, come può esser candidato come non protagonista????) è ancor peggiore del primo, non lo salva nemmeno la presenza della bella Rooney Mara. L'incartapecorita Kidman (pure lei nominata) ci mette del suo con un paio di pianti e faccette contrite. Non voglio nemmeno parlare del problematico fratello (anch’esso adottato) di Saroo e voglio assolutamente tacere delle “ammirevoli” motivazioni che han spinto la coppia australiana alla doppia adozione. Il clima generale precipita, tutti sono scontenti e tristissimi, Saroo non si da pace, traccia linee su linee sulla sua piantina gigante dell'India finché un bel giorno...
Non voglio discutere la bellezza della storia vera, vorrei solo sapere: c'era bisogno di una “cosa” del genere? Si, "cosa" è il termine che ha più attinenza con questo film. Non so come una pellicola così possa conquistare e chi possa conquistare: onusta di luoghi comuni, infarcita di stucchevoli scene strappalacrime, poverissima di contenuti di qualsiasi tipo. Il tipico film difficoltosissimo da portare a termine (io ho fatto una fatica immane), preparato a tavolino per cercare di commuovere il pubblico, un inganno perpetrato ai danni dello spettatore. Questo è quello che definirei l'apice del film drammatico stereotipato, una vuota insulsaggine che si pavoneggia dietro ingannevoli piumaggi colorati. No, mostrare l’India disagiata non è fico caro Garth Davis; premere sulla bontà dei personaggi, sulla loro grandezza d’animo e sul del tema di quanto sia difficile il ritrovare se stessi mediante banalità è una strada facile e meschina; presentare un finale realizzato in quel modo è una mossa furbesca, ruffiana.
Per me è un mistero come questo lungometraggio (a proposito, 129 minuti sono veramente troppi) possa aver ricevuto ben sei candidature ai premi Oscar, delle quali ben tre assolutamente inverosimili: fotografia, sceneggiatura non originale e miglior film, assurdo.
L'unica "strada verso casa" che rifarei volentieri è quella percorsa dal figlio di Zhang Ziyi e del suo adorato maestro nell'omonima pellicola di Z.Yimou :D Credo che sia una delle 3 peggiori pellicole che io abbia visto dal 2000 a oggi, bocciatissimo!

VOTO 4,5
view post Posted: 2/2/2017, 14:49 Ultimo film visto? - Il Labirinto del Fauno
"Lion - La strada verso casa", oribbbbbile!
view post Posted: 27/1/2017, 21:01 CAPITAN HARLOCK - Animazione
Capitan Harlock (2013, JAP) di Shinji Aramaki

Nel 2977 gli esseri umani, avendo ormai raggiunto da tempo la soglia dei 500 milioni di individui, vivono sparsi per tutto l'universo. La Terra è diventata una sorta di santuario inviolabile ove ha sede la Gaia Sanction che si occupa di mantenere l'ordine costituito. Il capitano Harlock si oppone allo status quo e ha in mente di piazzare un determinato numero di bombe nei "nodi temporali" dell'universo per "far ricominciare tutto da capo". La Gaia vuole sbarazzarsi di Harlock e per fare ciò fa in modo che, Yama, il fratello minore di Ezra, capo della flotta di Gaia, si arruoli come volontario sull'Arcadia, la potentissima astronave autorigenerante comandata da Harlock.
Il nostro riuscirà a imbarcarsi sulla nave facendo la conoscenza del capitano, di Yuky, Yattaran e Meeme e si renderà conto che forse Harlock non ha tutti i torti. Ma forse anche Harlock, in vita ormai da 100 anni grazie al Dark Matter, energia che fa da propulsore per l'Arcadia (tecnologia imparata da un antico popolo alieno del quale Meeme è l'ultimo esemplare), ha qualcosa da nascondere...


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Senza svelare troppo dell'intricata trama questa è più o meno la situazione della vicenda fino a metà pellicola... A mio modo di vedere il fatto sorprendente è quanto un film d'animazione possa essere complesso e pieno di risvolti come in questo caso.
Il celeberrimo manga/anime di riferimento (che, per inciso, era molto lontano dall'olimpo dei miei prediletti), quello di Leiji Matsumoto (qui anche sceneggiatore), è preso solo come punto di partenza sopra al quale sviluppare una storia completamente diversa. Se nell'originale il capitano Harlock aveva a che fare con gli alieni mazoniani di Raflesia qui il nemico è Gaia, praticamente la federazione terrestre. Lo stesso Harlock da eroe romantico qui diviene un oscuro nichilista. La carne al fuoco è moltissima, almeno un paio i twist importanti, l'azione non manca mai. Si assiste a una visione non linearissima, occorre una certa attenzione per non perdersi (e questo fattore credo ne abbia determinato l'insuccesso ai botteghini di tutto il mondo, avrebbe dovuto essere un prodotto più “facile” per la massa bovina) anche se il tutto resta piuttosto scorrevole. Il character design dei personaggi a mio parere è ottimo (vedere Yuky per credere), sono resi tutti sontuosamente (anche se, ad esempio, Yattaran ha un aspetto diverso da manga/anime) e Harlock resta l'elemento iconico che è nell'immaginario di coloro che videro il cartone 35 anni fa...
La lealtà, la perseveranza nei propri scopi, il senso del dovere, la devozione verso chi è più caro e l'amore per la propria Terra sono le tematiche maggiormente battute.
La dinamica delle battaglie suscita meraviglia, anche se qualcuno potrebbe affermare che sono troppo numerose; l'effetto scenico è spettacolare. Tutto è ammantato da colori scuri, sepolcrali e ben si sposa con l'estetica degli scenari. Il finale è quello che uno si aspetterebbe di vedere e apre uno spiraglio di speranza per l'umanità. Anche se differente dall'originale io l'ho trovato rispettoso nello spirito. Forse sparatorie e battaglie sono troppo numerose ma glielo si può perdonare visto che l'intreccio è comunque interessante nel suo sviluppo. Non è un capolavoro (i film tratti da "Yattaman" e "Kamui" lo sono e forse quello tratto da “Kyashan”) ma si lascia guardare con piacere, non annoia e il risultato finale è più che discreto, specie se si ama l'animazione nipponica. Viva Harlock, viva Matsumoto, viva l'Arcadia, viva il Giappone e i suoi film d'animazione...

VOTO 6,5
view post Posted: 27/1/2017, 02:53 Oscar 2017 - Festival e premiazioni cinematografiche
Pure a me ne mancano assai... C'è da dire che roba come "Barriere" non è he mi entusiasmi molto... :D Per non parlare di "Lion" :D
view post Posted: 27/1/2017, 02:51 Cosa stai leggendo? - Caffè Letterario
Ho iniziato oggi, giovedì, "Il Natale di Poirot" della Christie
view post Posted: 24/1/2017, 19:23 IL PENSIONANTE - THE LODGER (1927) - Thriller/Giallo
Il pensionante (The lodger: a story of the London fog, 1927, b/n, muto) di Alfred Hitchcock
Marie Ault (Signora Bunting), Arthur Cresney (Signor Bunting), June Howard Tripp (Daisy Bunting), Malcolm Kee (Fidanzato di Daisy), Ivor Novello (Jonathan Drew, il pensionante)

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In una Londra avvolta dai fumi della nebbia un assassino, che si firma "il vendicatore", uccide donne bionde sempre il martedì. E' alto, veste di scuro e ha una sciarpa che gli copre il viso. I giornali tengono costantemente aggiornati i preocupatissimi cittadini. Un uomo, Jonathan Drew, si presenta dai coniugi Bunting per aver in affitto una camera; egli è piuttosto misterioso e schivo e Daisy, la figlia dei locatari, non potrà fare a meno di invaghirsi di lui. Gli omicidi proseguono e il fidanzato di Daisy, funzionario di polizia, comincia ad avere un sospetto...

Non mi aspettavo di vedere una pellicola di questo tipo con la firma di Hitchcock in calce. Il b/n gli si confà particolarmente e il muto gli dona quell'aria di oggetto "antico" che non guasta. Sono di due differenti tipologie gli elementi che mi hanno sorpreso: la prima è l'evidente, stretto, legame di questo Hitchcock a inizio carriera con il cinema espressionista tedesco; certe inquadrature dal basso verso l'alto, le minacciose ombre proiettate nelle camera della madre della protagonista, i finestroni dell'ospedale, la ripresa dall'esterno della porta del salone da ballo nel flashback finale, le strette inquadrature sui volti, anche quelli maschili truccatissimi, dei protagonisti. Non ho potuto non scorgerci tratti comuni con Murnau. La seconda tipologia riguarda la modernità di certe scene unita alla presenza degli stilemi che renderanno riconoscibile il cinema di Hitchcock. La scena nella quale i protagonisti guardano il lampadario muoversi poichè al piano superiore l'inquilino cammina per la stanza mentre lo spettatore, cioè noi, vede attraverso il pavimento, come fosse una vetrata, Ivor Novello camminare nervoso per la camera, è di una modernità sconcertante. L'inquadratura delle scale dall'alto (elemento che diverrà iconico nel cinema hitchcockiano), anch'essa mutuata dal cinema espressionista tedesco, con la mano di Novello che scorre sul corrimano accompagnando la propria discesa, è strepitosa. Hitchcock vi innesta poi gli elementi del crimine misterioso, dell'ambiguità del personaggio principale, del dubbio su chi sia o meno l'assassino, del sottile confine tra bene e male e il celeberrimo McGuffin (la figura dello squartatore è mero pretesto, non si vede mai all'opera, ne abbiamo notizia dai giornali). C'è pure una leggiadra storia d'amore condotta senza eccessi. Il ritmo non è vertiginoso e all'inizio si fa un poco fatica a capire (forse perchè i cartelli con i discorsi diretti e le spiegazioni sono poco numerosi) però è una visione meritevole che aiuta a capire da dove provenga la fortuna di uno dei più grandi registi di sempre. Io ho visionato una versione con musica proprio ben fatta realizzata e composta da Vito Cassano per una proiezione del film a Berlino nel 2013. Promosso.

VOTO 6,5
view post Posted: 24/1/2017, 18:31 LA LIBRERIA - Caffè Letterario
Finalmente nelle mie mani "Cinema Now" :)
Preso a metà prezzo (15 euro) dopo molto tempo che lo volevo...
view post Posted: 24/1/2017, 18:28 Oscar 2017 - Festival e premiazioni cinematografiche
Ecco le nominations per gli Oscar 2017. La premiazione si terrà il 26 febbraio a Los Angeles. Spiccano le 14 candidature per La La Land, record assoluto (Eva contro e Titanic) eguagliato. Molto bene anche Arrival, Moonlight e Lion.
Ecco i candidati per ogni categoria (corti esclusi):


Miglior film

Arrival
Barriere
La battaglia di Hacksaw Ridge
Hell or high water
Il diritto di contare
La la land
Lion
Manchester by the sea
Moonlight


Miglior regia

Denis Villeneuve, Arrival
Damien Chazelle, La la land
Barry Jenkins, Moonlight
Kenneth Lonergan, Manchester by the sea
Mel Gibson, La battaglia di Hacksaw Ridge


Miglior attore protagonista

Casey Affleck, Manchester by the sea
Andrew Garfield, La battaglia di Hacksaw Ridge
Ryan Gosling, La la land
Viggo Mortensen, Captain Fantastic
Denzel Washington, Barriere


Miglior attrice protagonista

Isabelle Huppert, Elle
Ruth Negga, Loving
Natalie Portman, Jackie
Emma Stone, La la land
Meryl Streep, Florence Foster Jenkins


Miglior attore non protagonista

Mahershala Ali, Moonlight
Jeff Bridges, Hell or high water
Lucas Hedges, Manchester by the sea
Dev Patel, Lion
Michael Shannon, Animali notturni


Miglior attrice non protagonista

Naomie Harris, Moonlight
Nicole Kidman, Lion
Octavia Spencer, Il diritto di contare
Michelle Williams, Manchester by the sea
Viola Davis, Barriere


Migliore sceneggiatura originale

Damien Chazelle per La La Land
Kenneth Lonergan per Manchester by the Sea
Mike Mills per 20th Century Women
Yorgos Lanthimos per The Lobster
Taylor Sheridan per Hell or High Water


Migliore sceneggiatura non originale

Eric Heisserer per Arrival
August Wilson per Barriere
Allison Schroeder e Theodore Melfi per Il diritto di contare
Luke Davis per Lion - La strada verso casa
Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight


Miglior film in lingua straniera

Land of mine. Sotto la sabbia, Danimarca
A man called Ove, Svezia
Il cliente, Iran
Tanna, Australia
Vi presento Tony Erdmann, Germania


Miglior film d’animazione

La mia vita da zucchina
Zootopia
Kubo e la spada magica
Oceania
La tartaruga rossa


Miglior montaggio

Arrival
La battaglia di Hacksaw Ridge
Hell or high water
La la land
Moonlight


Miglior fotografia

Bradford Young, Arrival
Linus Sandgren, La la land
Greig Fraser, Lion
James Laxton, Moonlight
Rodrigo Prieto, Silence


Miglior scenografia

Patrice Vermette e Paul Hotte per Arrival
Stuart Craig e Anna Pinnock per Animali fantastici e dove trovarli
Jess Gonchor e Nancy Haigh per Ave, Cesare!
David Wasco e Sandy Reynolds-Wasco per La La Land
Guy Hendrix Dyas e Gene Serdena per Passengers


Migliori costumi


Joanna Johnson per Allied - Un'ombra nascosta
Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli
Consolata Boyle per Florence
Madeline Fontaine per Jackie
Mary Zophres per La La Land


Miglior trucco e acconciature


Joel Harlow e Richard Alonzo per Star Trek Beyond
Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad
Love Larson e Eva Von Bahr per A Man Called Ove


Migliori effetti speciali

Il libro della giungla
Rogue One. A Star wars story
Deepwater. Inferno sull’oceano
Doctor Strange
Kubo e la spada magica


Miglior sonoro

Arrival
La battaglia di Hacksaw Ridge
La La Land
Rogue One: A Star Wars Story
13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi


Miglior montaggio sonoro

Arrival
Deepwater - Inferno sull'oceano
La battaglia di Hacksaw Ridge
La La Land
Sully


Miglior colonna sonora originale

Jackie
La la land
Lion
Moonlight
Passengers


Miglior canzone

Audition, La la land
Can’t stop the feeling, Trolls
City of stars, La la land
The empty chair, Jim. The James Foley story
How far I’ll go, Oceania


Miglior documentario

Fuocoammare
I am not your negro
Life animated
OJ. Made in America
13th
view post Posted: 24/1/2017, 17:59 Ultimo film visto? - Il Labirinto del Fauno
"Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" :D

Leggermente lunghetto però molto gradevole...
view post Posted: 20/1/2017, 03:21 GOLDEN GLOBE 2017 - Festival e premiazioni cinematografiche
Ecco i vincitori dell'edizione 2017 dei Golden Globe, classica anticamera per gli Oscar.
"La la Land" di D. Chazelle fa il pieno con ben 7 premi :D

Cinema


Miglior film drammatico
La battaglia di Hacksaw Ridge
Hell or High Water
Lion
Manchester by the Sea
Moonlight

Miglior commedia o musical
20th Century Women
Deadpool
Florence
La La Land
Sing Street

Miglior regista
Damien Chazelle, La La Land
Tom Ford, Animali Notturni
Mel Gibson, La battaglia di Hacksaw Ridge
Barry Jenkins, Moonlight
Kenneth Lonergan, Manchester by the Sea

Miglior sceneggiatura
Damien Chazelle, La La Land
Tom Ford, Animali Notturni
Barry Jenkins, Moonlight
Kenneth Lonergan, Manchester by the Sea
Taylor Sheridan, Hell or High Water

Miglior attrice in un film drammatico
Amy Adams, Arrival
Jessica Chastain, Miss Sloane
Isabelle Huppert, Elle
Ruth Negga, Loving
Natalie Portman, Jackie

Miglior attore in un film drammatico
Casey Affleck, Manchester by the Sea
Joel Edgerton, Loving
Andrew Garfield, La battaglia di Hacksaw Ridge
Viggo Mortensen, Captain Fantastic
Denzel Washington, Barriere

Miglior attrice in una commedia o musical
Annette Bening, 20th Century Women
Lily Collins, L’eccezione alla regola
Hailee Steinfeld, The Edge of Seventeen
Emma Stone, La La Land
Meryl Streep, Florence

Miglior attore in una commedia o musical
Colin Farrell, The Lobster
Ryan Gosling, La La Land
Hugh Grant, Florence
Jonah Hill, Trafficanti
Ryan Reynolds, Deadpool

Miglior attrice non protagonista
Viola Davis, Barriere
Naomie Harris, Moonlight
Nicole Kidman, Lion
Octavia Spencer, Il Diritto di Contare
Michelle Williams, Manchester by the Sea

Miglior attore non protagonista
Mahershala Ali, Moonlight
Jeff Bridges, Hell or High Water
Simon Helberg, Florence
Dev Patel, Lion
Aaron Taylor-Johnson, Animali Notturni

Migliore colonna sonora originale
Moonlight
La La Land
Arrival
Lion
Il diritto di contare

Miglior canzone originale
Can’t Stop the Feeling, Trolls
City of Stars, La La Land
Faith, Sing
Gold, Gold
How Far I’ll Go, Oceania

Miglior film animato
Kubo e la spada magica
Oceania
La mia vita da zucchina
Sing
Zootropolis

Miglior film straniero
Divines
Elle
Neruda
The Salesman
Toni Erdmann

Miglior serie drammatica
The Crown
Game of Thrones
Stranger Things
This is us
Westworld

Miglior attrice in una serie tv drammatica
Caitriona Balfe, Outlander
Claire Foy, The Crown
Keri Russell, The Americans
Winona Ryder, Stranger Things
Evan Rachel Wood, Westworld

Miglior attore in una serie drammatica
Rami Malek, Mr Robot
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Matthew Rhys, The Americans
Liev Schreiber, Ray Donovan
Billy Bob Thornton, Goliath

Miglior serie commedia o musical
Atlanta
Black-ish
Mozart in the Jungle
Transparent
Veep

Miglior attrice in una serie commedia o musical
Rachel Bloom, Crazy Ex-Girlfriend
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Sarah Jessica Parker, Divorce
Issa Rae, Insecure
Gina Rodriguez, Jane the Virgin
Tracee Ellis Ross, Black-ish

Miglior attore in una serie commedia o musical
Anthony Anderson, Black-ish
Gael Garcia Bernal, Mozart in the Jungle
Donald Glover, Atlanta
Nick Nolte, Graves
Jeffrey Tambor, Transparent

Miglior miniserie o film per la tv
American Crime
The Dresser
The Night Manager
The Night Of
The People vs O.J. Simpson: American Crime Story

Miglior attrice in una miniserie o film per la tv
Felicity Huffman, American Crime
Riley Keough, The Girlfriend Experience
Sarah Paulson, The People v. O.J.: American Crime Story
Charlotte Rampling, London Spy
Kerry Washington, Confirmation

Miglior attore in una miniserie o film per la tv
Riz Ahmed, The Night Of
Bryan Cranston, All the Way
Tom Hiddleston, The Night Manager
Courtney B. Vance, The People v. O.J.: American Crime Story
John Turturro, The Night Of

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per la tv
Olivia Colman, The Night Manager
Lena Headey, Game of Thrones
Chrissy Metz, This is us
Mandy Moore, This is us
Thandie Newton, Westworld

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la tv
Sterling K. Brown, The People v. O.J.: American Crime Story
Hugh Laurie, The Night Manager
John Lithgow, The Crown
Christian Slater, Mr. Robot
John Travolta, The People v. O.J.: American Crime Story
view post Posted: 20/1/2017, 02:14 ZOMBI HOLOCAUST - Horror
"ZOMBI HOLOCAUST" (ITA, 1980) di Frank Martin (Marino Girolami)
con Ian McCulloch (Peter Chandler), Alexandra Delli Colli (Lory Ridgeway), Sherry Buchanan (Susan Kelly), Peter O'Neal (George Happer), Donald O'Brien (dottor O'Brien), Dakar (Moloto)

In un ospedale di New York una manciata di cadaveri usati per le esercitazioni dei laureandi vengono privati di alcune parti anatomiche. Un eminente chirurgo e la sua assistente Lory Ridgeway colgono sul fatto Turan, un infermiere indonesiano che si suicida gettandosi da una finestrone; prima di morire l'uomo pronuncia una parola: Kyto.
L'ispettore sanitario Peter Chandler e la dottoressa, nonché antropologa, Ridgeway indagano su questo caso e fanno risalire le mutilazioni a dei riti peculiari delle Molucche dove al dio Kyto, che ha dato il nome anche a un'isola, venivano offerti sacrifici umani dagli autoctoni.
Viene imbastita una missione per le Molucche nelle quali il dottor O'Brien farà da tramite in quanto da anni risiede in loco; ad essa partecipano la dottoressa Ridgeway, Chandler, il suo assistente George Happer e la di lui ragazza, la giornalista Susan Kelly.
Giunti sull'isola di Kyto i nostri sono attaccati e massacrati dagli indios cannibali; solo l'apparizione di disgustosi zombi salverà qualcuno di loro. La verità è più complessa di quel che sembra: Chandler e la dottoressa Ridgeway la scopriranno...




Sulla scia dei grandi successi al botteghino di pellicole oggi divenute cult come “Zombi 2” di Lucio Fulci e “Cannibal Holocaust” di Ruggero Deodato, nasce questo "Zombi Holocaust" firmato Frank Martin, ovvero Marino Girolami (altrimenti noto per diversi film di Pierino con Alvaro Vitali). L’obiettivo numero uno era ben chiaro per il produttore Fabrizio de Angelis (c’era lui dietro a “Zombi 2”) fare soldi. Infatti prodotti come questo, e altri di inizio anni ’80, possedevano una grande libertà creativa ma non si preoccupavano di dare una qualche coerenza nella stesura della sceneggiatura. Il fattore più importante, in Zombi Holocaust, è mostrare nei dettagli, ingozzare lo spettatore di immagini disturbanti. Girolami miscela la tematica degli zombi (qui presenti solo a sprazzi e risultanti di esperimenti umani più che di strani riti primordiali) a quella del cannibalismo. La prima parte è mero pretesto per trasportare i protagonisti nell’arcipelago delle Molucche (infatti non si capisce il motivo per cui i nostri vadano in loco! Direi per il classico motivo, ovvero “perché si”). Nella seconda si scatena l’orrore e vedremo in azione gli indigeni fare scempio dei corpi dei nuovi venuti con diverse scene raccapriccianti (o gustosissime per chi ama lo splatter). Dopo gli indigeni toccherà al “dottore pazzo” di turno esibirsi in operazioni chirurgiche che prevedono scoperchiamenti di calotte craniche. I raccapriccianti zombi saranno la ciliegina sulla torta. Nel finale il compassato Ian McCulloch (presente anche in “Zombi 2”) e la serafica Alexandra Delli Colli risolveranno la situazione a loro favore. Gli effetti speciali non sono per nulla disprezzabili (Prestopino/Trani) e risultano piuttosto realistici. Non mancano alcuni momenti prurigginosi con diversi nudi (integrali) generosamente mostrati. Le prestazioni attoriali sono di medio – basso livello ma chiunque voglia visionare un film come questo credo sia interessato ad altro. Pellicola dignitosa che tutto sommato mantiene le promesse esplicitate nel titolo. Sconclusionato ma piuttosto divertente. Solo per amanti del genere.

VOTO 6
view post Posted: 20/1/2017, 01:56 Telefilms Addicted - Telefilms Addicted
Ho finito di vedere la terza, e purtroppo ultima, stagione di "Penny Dreadful"...

Cosa dire? Un'ottima serie Tv dal potenziale immenso... Si sarebbero potuti sondare ancora un'infinità di personaggi e situazioni gustose. Un vero peccato gli autori abbiano deciso di porre fine al tutto. Mi auguro che altri seguano l'esempio e possano creare una serie similare. L'ultima stagione è più "filante" rispetto alle prime due; comunque sono tutte di buonissimo livello. Peccato non poter seguire gli ulteriori mutamente di personaggi come il dottor Jekyll, John Clare e Dorian G!

Porterò sempre in me ii ricordo di questa eccellente serie TV che inserisco, per l'argomento trattato che tanto mi è congeniale, nella mia top 5 di sempre.
Un caloroso ringraziamento alla persona che me la consigliò ai tempi.. :bye1.gif:
12520 replies since 21/1/2009