Posts written by Minerva X

view post Posted: 29/10/2014, 11:39 Telefilms Addicted - Telefilms Addicted
Royal Pains



Sembra la versione estiva e benestante del dottor House, una serie piuttosto monotona e stereotipata nei personaggi e nelle situazioni, ma tutto sommato simpatica e soprattutto non pretenziosa.
Mi piace molto il personaggio di Evan,interpretato dal bravo Paulo Costanzo.
view post Posted: 29/10/2014, 11:33 Ultimo film visto? - Il Labirinto del Fauno
Valentine -appuntamento con la morte di Jamie Blanks(2000)

Gli uomini saranno sicuramente felici di trovarsi davanti un film del genere data la massiccia presenza di stra-fighe(su tutta una Denise Richards al culmine della sua bellezza), ma a me che sono "femmena", a parte un'occhiata a David Boreanaz(l'Angel di Buffy), che tra l'altro non mi dice nemmeno nulla dal punto di vista estetico, cosa rimane? Questo film sembra la versione horror di Beverly Hills 902010 per chi e' della mia generazione o Gossip Girl per chi e' della nuova generazione, un film banale e sterotipato nei contenuti(ancora una volta ci troviamo davanti a una versione di Carrie, questa volta al maschile), stereotipato nei personaggi(sia uomini che donne sembrano usciti da una copertina di Vogue), stereotipato nelle situazioni(ci sono i problemi di alcool, c'e' la sesso-dipendenza, c'e' l'incapacita' di costruire dei rapporti amorosi stabili). Un film tanto brutto quanto lento e macchinoso...qualcuno l'ha definito la brutta copia di Scream, a me sembra solo l'ennesimo tentativo fallito di creare un teen-horror che sia perlomeno guardabile.
Che poi il finale mica l'ho capito...l'assassino alla fine sarebbe una delle ragazze del gruppo? Se e' cosi' allora perche' avrebbe ucciso le sue migliori amiche? E poi c'e' l'emblematica scena dell'unica sopravvissuta che si fa consolare dal suo bel tenebroso al quale, guarda caso, comincia a sanguinare il naso proprio come accadeva all'assassino...ma allora e' lui il killer? Oppure ha messo la maschera alla ragazza per sviare i sospetti e per scagionarsi? Mah, un finale alquanto assurdo e misterioso...
view post Posted: 29/10/2014, 11:28 Cosa stai leggendo? - Caffè Letterario
Iniziato "la bella e la bestia e altri racconti" di Vincenzo Cerami.

Prossima lettura " "L'entrata di Cristo a Bruxelles" e "Senza nome" di Amelie Nothomb.
view post Posted: 29/10/2014, 11:23 SPLENDIDO VISTO DA QUI - Autori Italiani
Non sbagli Cri, gli ottanta vengono poco considerati...la maggior parte della narrazione viene divisa tra sessanta, settanta e zero...di ottanta c'e' poco...
view post Posted: 24/10/2014, 17:11 Cosa stai leggendo? - Caffè Letterario
Terminato "l'assassinio di via Belpoggio e altri racconti" di Italo Svevo.

Iniziato "Diario di un killer sentimentale" di Luis Sepulveda.

Prossima lettura : L'animale di allevamento di Kenzaburo Oe.
view post Posted: 23/10/2014, 15:17 LA LIBRERIA - Caffè Letterario
CITAZIONE (Amélie Verne @ 21/10/2014, 18:04) 
Le braci di Marai, nell'usato a pochissimo e in condizioni straperfette! :woot:

Questo romanzo m'incuriosisce molto...attendo tue impressioni in merito. :)
view post Posted: 19/10/2014, 15:12 Frasi, brani e detti da ricordare - Caffè Letterario
"Non so come, mi è uscito: "Ma scusate, il posto ideale dove la gente vuole andare è il passato. Non nel senso di tornare bambini, ma nel senso di riavere adesso, da adulti, quel mondo là. Non avete mai sentito dei vostri amici dire : "ah come mi piacerebbe vivere negli anni Ottanta? Vestirsi così, guidare quelle auto, vedere per la prima volta quei film". Ho letto sul giornale che c'è una famiglia in America che vive come nel 1986, si è ricostruita il suo anno preferito. Facciamolo anche noi: il vostro viaggio premio non è dove, è quando volete voi".

"Fuori da questi confini, nel mondo vero. Deve esistere un fuori dove c'è il futuro, cioè il presente vero, quello che proprio ora mentre parliamo diventa passato e non torna più, né tra dieci anni né mai".

"Dio, siamo solo cavie" Leo si strinse la testa tra le mani. "Siamo troppo abituati alla nostra gabbietta, la libertà sarà la nostra fine".

"Sei cresciuto, Leo" disse il padre, quasi impercettibile tra le scariche elettrostatiche "sei libero, vai...basta coi remake, basta col passato...e comunque un greatest hits dei Beatles vedrai che lo trovi dappertutto..."

"Un mondo perfetto, come la ruota di un criceto. Se non sei un criceto, è un problema tuo".

"La paura del futuro è brutta. Non si può eliminare la paura dell'animo umano. Così abbiamo eliminato il futuro. O meglio, abbiamo eliminato ciò che del futuro disturba, quella sensazione di ignoto che occlude l'orizzonte. In compenso abbiamo valorizzato l'avvenire, cioè le cose a venire, che ti si presenteranno davanti giorno per giorno come piccole sfere di luce, con un aspetto sempre più amichevole. E' un mondo dove nessuno ha più paura di niente."

Walter Fontana - Splendido visto da qui.
view post Posted: 19/10/2014, 15:11 SPLENDIDO VISTO DA QUI - Autori Italiani
SPLENDIDO VISTO DA QUI

Autore : Walter Fontana
Data di edizione : 2014
Genere : Romanzo distopico


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Il futuro. Chi non teme il futuro? Chi sente un brivido di insicurezza quando pensa al futuro, soprattutto di questi tempi dove stiamo assistendo a una crisi non solo economica, ma culturale a antropologica? Vi è mai capitato di pensare “ah, quanto sarebbe bello se tutti noi potessimo vivere senza la paura del futuro, senza il timore e l’ansia di ciò che ci aspetta…”
Credo sia un pensiero comune, un pensiero che tutti quanti noi abbiamo fatto, almeno una volta nella vita.
E se il futuro venisse abolito? Non vivremmo tutti meglio? Non saremmo tutti più sereni? Sono gli interrogativi che si pone Walter Fontana in questo suo romanzo. Lui sogna una società dove il futuro non esiste, esistono solo il presente e il passato che si ripetono ciclicamente…non c’è futuro, il futuro è rappresentato dal passato che ritorna,
Italia, 2050. La situazione è terribile, quasi quanto quello che stiamo vivendo oggi, non c’è lavoro, non ci sono più valori, non c’è più sicurezza. Il futuro spaventa, disturba il sonno di molte persone. Il governo ha così deciso di eliminare alla radice queste preoccupazioni, eliminando la fonte primaria dei problemi: il futuro.
La società è così divisa in zone, dove in ognuno si vive in un decennio specifico:

Sessanta (1/01/1960 – 31/12/1969)
Settanta (1/01/1970 – 31/12/1979)
Ottanta (1/01/1980 - 31/12/1989)
Novanta (1/01/1990 – 31/12/1999)
Zero (1/01/2000 – 31/12/2009)


Non c’è futuro, che solo il presente e il passato che ritorna. Ovviamente ci sono delle regole da rispettare, una volta che si decide di vivere in una zona specifica, non si può più abbandonarla, pena l’arresto.
A presidiare l’ordine pubblico e la correttezza delle regole, oltre ai militari ci sono i militari e gli spazzini che hanno il compito di controllare se ci sono oggetti di contrabbando nelle pattumiere di ogni zona.
Tra questi c’è Leo, il protagonista della storia, che vive la propria esistenza come quella di tutti gli altri, scandita dagli stessi avvenimenti, dalle stesse abitudini, dal ripetersi ciclico delle cose.
La sua vita scorre tranquilla fino al giorno in cui non incontra Maia, una giovane in fuga dalla zona Settanta alla ricerca dell’amore e della libertà, in fuga da un mondo che sembra si splendido visto da qui, ma che visto da dentro è un inferno.
Originale, interessante e affascinante romanzo di Walter Fontana, un romanzo distopico a metà strada tra George Orwell e Ray Brdabury con un pizzico di Philip Dick(“il cacciatore di androidi”), paradossale e grottesco, un’insolita fantascienza in salsa italiana, un romanzo con una morale di fondo, ossia che alla fine è meglio affrontare il futuro piuttosto che vivere nella nostalgia del passato.
C’è molta attualità in questo romanzo, un romanzo che magari andava sfruttato e approfondito di più in alcune parti, ma che alla fine pone davanti ai nostri occhi un fondamentale interrogativo: il nostro passato è un fardello di cui dobbiamo disfarci per sempre o una parte fondamentale della nostra vita che non va dimenticata, ma richiusa in un cassetto e poi riaperto quando ne sentiamo il bisogno o ne abbiamo la necessità?
Come ci svela Fontana alla fine, la verità risiede sempre nel mezzo e ce lo fa dire dalle parole del padre di Leo: “un album dei Beatles vedrai che lo troverai ovunque…”
Un’ottima prova per Fontana a metà strada tra nostalgia e malinconia, tra fantascienza e poliziesco, tra avventura e commedia.
Un romanzo pieno zeppo di nostalgia e di speranza, soprattutto per chi come me è rimasta in qualche modo legata a un passato che non tornerà più e ogni giorno vive quasi solo di speranza, perché come scriveva Mary Shelley “il passato è come il fantasma d'un amico amato”.


Voto : 7

Edited by La Dama in Nero - 19/10/2014, 16:26
view post Posted: 19/10/2014, 15:04 PERCHE' QUELLE STRANE GOCCE DI SANGUE SUL CORPO DI JENNIFER? - Thriller/Giallo
Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer? (Italia 1973) di Giuliano Carmineo con Edwige Fenech, George Hilton, Annabella Incontrera, Paola Quattrini, Oreste Lionello, Carla Brait, George Rigaud, Luciano Pigozzi, Giampiero Albertini.

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Marilyn e la sua amica Jennifer, entrambe fotomodelle, vanno a vivere in un palazzo nel quale, recentemente, sono state uccise due ragazze. La polizia segue un filone d'indagine che porta a sospettare dell'architetto Andrea Antinori, amico di Jennifer, ma lui non si fa trovare. Intanto, sempre nello stesso palazzo, Jennifer viene assalita dal vero assassino mentre si trova in compagnia di Sheena.

Discreto giallo che può suscitare interesse solo tra i patiti del genere. Diretto con buona maestria da parte del regista, il film si presenta subito come uno dei tanti thriller che andavano di moda negli anni’70, con i soliti cliché(belle donne assassinate, soffuso erotismo, un assassino mascherato e il bellone di turno che è sempre annotato come il probabile assassino).
Protagonista femminile è, ancora una volta, un’elegante e bellissima Edwige Fenech, questa volta messa in ombra da un esuberante Paola Quattrini.
I personaggi presenti nel film sono quasi tutti ben caratterizzati, ma anche loro vittima di diversi cliché, la solita coppia di poliziotti un po’ stupidotti, l’anziana moralista con tanto di figlio con gravi problemi fisici e psicologici a seguito, la ragazza frustrata con un padre possessivo e all’antica.
La storia è ben girata, ma si inceppa molte volte in passaggi poco credibili e a volte troppo superflui o scadenti nel trash, come il combattimento tra la ragazza mulatta e l’arrapato cliente del night-club. Il finale anche è piuttosto banale e tirato via troppo in fretta.
Alla fine un discreto giallo all’italiana che niente aggiunge ai tanti film del genere, da vedere, questo si, ma assolutamente niente di trascendentale.

Voto : 6
view post Posted: 16/10/2014, 17:03 LA CHIMERA - Autori Stranieri
LA CHIMERA

Autore : Sebastiano Vassalli
Data di edizione : 1990
Genere : storico


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“Tutt’al contrario: non c’è niente che stimola la vita, nei giovani e non solo nei giovani, come l’abitudine alla morte!”



Pianura Padana. 1600. Antonia è una povera orfanella abbandonata davanti alla chiesa di San Michele. Cresce tra le suore, sotto la rigida disciplina del convento e della religione cattolica. Una volta cresciuta, viene adottata da una coppia di contadini e condotta a vivere nel paesino di Zardino, nella nebbiosa valle padana. Il suo arrivo al paese è fonte di chiacchiere e di scandali, dovuti soprattutto alle invidie per la bellezza della fanciulla. A diciannove anni Antonia si innamora di un ragazzo di nome Gasparo. I loro incontri notturni avvengono nei pressi di una collina che, secondo le dicerie del paese, viene usata dalle streghe per i loro malefici. Basta davvero poco per le invidiose comari del paese, per gli uomini superstiziosi e per il clero accusare Antonia di essere una strega: segue la cattura della fanciulla, un processo, una lunga tortura per far confessare la ragazza un crimine che non ha mai commesso. Storia di per sé interessante, ma Sebastiano Vassalli, che con questo romanzo ha conquistato il premio Strega nell’ormai lontano 1990, non è riuscito a svilupparla a dovere, ci sono troppe digressioni sull’Inquisizione e sul potere che la Chiesa esercitava in quei secoli che allontanano dalla storia e che fanno sembrare questa sua opera più un trattato storico che un romanzo(tra l’altro, lasciatemelo dire, queste parti storiche sono raccontate in modo troppo didascalico e prolisso). E poi ci sono le continue e palesi critiche e accuse nei confronti della Chiesa che a ogni pagina vengono messe lì a caso da Vassalli, dimenticando che al lettore interesserebbe più sapere come va a finire la sorte di Antonia che conoscere il suo punto di vista, da ateo convinto, sulla Chiesa, sui preti, sui vescovi, sui cardinali e sul Papa…non discuto le sue idee, ma a me francamente poco interessano… E poi c’è la punteggiatura…da scrittore famoso quale è non si è mai preso la briga di prendere un libro di grammatica e di studiare come si usano le virgole, i punti e virgola e soprattutto i puntini di sospensione? Forse avrebbe fatto meglio… Non nego che abbia fatto un lavoro ossequioso di ricerca storica, non nego che questo romanzo metta in chiara luce le barbarie perpetrate dall’Inquisizione e dalla Chiesa, ma a un certo punto diventa quasi illeggibile per come è stato scritto male e per le continue e non richieste opinioni personali sul mondo clericale. La storia di per sé merita, non lo metto in dubbio, ma si poteva fare di meglio.

Voto : 5
view post Posted: 16/10/2014, 16:57 La galleria d'arte di Pandora - Pittura/Scultura
Molto bello, mi da un senso di calma, di tepore domestico. :-)
5889 replies since 28/10/2009