|
|
| Mi appoggio allo schienale, fumo qualche boccata e poi le chiedo: “Quanti anni hai?” “Venti.” “No. Sul serio,” insisto “Da brava. Qui siamo soli, tu e io. Mica sono un poliziotto. Dì la verità. Non ti caccerai nei guai se non racconti balle.” Ci pensa su, quindi domanda: “Me ne darai un grammo?” “Mezzo.” Si accende uno spinello, che scambio per una sigaretta, caccia fumo fuori dal tettuccioaperto e ammette: “Okay, ne ho quattordici. Si. Quattordici. Te la senti? Buon Dio.” Mi offre uno spinello. “Neinte da fare,” replico, senza prenderlo. Lei si stringe nelle spalle. “Sì, invece.” Altra boccata. “Niente da fare,” ripeto. “Sì, invece. Ne ho quattordici.” “..” “E come ha fatto a entrare al night?” “Con la carta di indentità falsa.” Fruga nella borsetta. “Possibile che io abbia scambiato una Hello Kitty per una Louis Vuitton?” borbotto ad alta voce, prendendole la borsetta, annusandola.
I SEGRETI DELL’ESTATE da “Acqua dal sole” di B. E. Ellis
|
| |