All'entrata del teatro ci hanno consegnato delle mascherine, tipo quelle da viaggio. All'inizio dello spettacolo, un attore (Umberto Orsini) si presenta davanti al tendone e dice «preparatevi a non guardare e fidatevi», a questo punto ci viene spiegato che metà dello spettacolo sarà "seguito" coprendo gli occhi, questo perchè la trama della piece è molto semplice: Molly Sweeney è una non vedente di quarant'anni che dall'età di dieci mesi non vede più, è una donna che convive bene con il suo handicap, ma suo marito molto intraprendente e pieno di entusiasmo la convince a provare a farsi operare. E' la storia di un caso clinico realmente accaduto, che fa comprendere come ad una persona "diversamente abile" che viene trascinata dal marito per allinearsi alla normalità, possa non essere così scontato il successo e la riuscita psicologica dell'operazione.
Molly è entusiasta dei suoi "nuovi occhi" ma ben presto si ritrova spaventata dalla moltitudine di persone e cose che la circondano e si rifugia nuovamente nel suo buio rassicurante e calmo. Il tutto viene reso ancor più drammatico dal punto di vista clinico, i suoi occhi cominciano a non funzionare più, fino alla totale cecità e alla pazzia di Molly, che perde tutto.
Bellissime le scenografie semplici ma d'effetto, la scena finale ricorda vagamente (moooolto vagamente) la crocifissione di Gesù, la pena e il dolore ormai svaniti.
Bravi gli attori, e molto d'effetto le loro voci al buio.
Regia:
Andrea De Rosa
Interpreti:
Umberto Orsini
Valentina Sperlì
Leonardo Capuano
