LASCIAMI ENTRARE, Tomas Alfredson

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view post Posted on 23/1/2009, 02:43
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Sapiente Malizioso
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LASCIAMI ENTRARE (2008) di Tomas Alfredson
Lina Leandersson(Eli), Kare Hedebrant(Oskar), Per Ragnar, Karin Bergquist

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C’è un solo spettacolo, sala inverosimilmente gremita; da dire subito che è un film molto europeo, distante anni luce dalle paillets di hollywood, fatto con pochi soldi, attori sconosciuti, eppure.. Rarefatto, tutto immerso nel bianco svedese, candido come l'innocenza dei due ragazzini protagonisti, lui inerme contro i compagni e lei inerme contro il destino che l'ha voluta vampira.. Inevitabilmente le due solitudini s’attraggono, la neve si macchia di sangue, gli eventi sembran precipitare irremediabilmente, sino al silenzioso (come la neve, come il sottofondo) finale subacqueo. A tratti delicato, in altri abbastanza crudo, direi quasi brutale, trasmette quei brividini che deve dare (anche se non fa paura); la storia scorre che è un piacere e non si può non parteggiare per i due ragazzini. Questa è la dimostrazione di come con pochi effetti digitali, con le idee e con il sapiente uso del “non visto” si può confezionare un buonissimo prodotto, lo consiglio sicuramente.. (non a chi è abituato e si aspetta roba tipo Twilight et simila).

VOTO 7

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Edited by LadyTriffide - 23/1/2009, 09:07
 
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LadyTriffide
view post Posted on 23/1/2009, 09:17




Molto bello questo film di semi-nicchia (che poi è stato pubblicizzato moltissimo), mi piace molto come hai descritto quel simbolismo legato alla neve prima bianca e pura e poi sporca.
La trama non è la forza di questo film, ma d'altronde non ne ha bisogno, sono le senzazioni dei due bambini a fare da padrone sullo schermo, attraverso anche un uso sapiente della fotografia che rende il tutto con colori molto vividi.
La cosa che mi ha colpito molto (anche se può sembrare stupido) sono stati i costumi, sembrava di vedere un film ambientato negli anni '70, anche le auto erano "demodè" quindi mi chiedo, è uno spaccato della vita odierna nelle provincie più interne della Svezia (e qui mi farei molte altre domande ^_^ )o è stato ambientato negli anni '70 (per esempio) senza che lo sceneggiatore ne facesse cenno ?


VOTO 8
 
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view post Posted on 26/1/2009, 05:48
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Sapiente Malizioso
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Credo siano anni '80 più che '70! :) Nel finale c'è una stupenda canzone degli anni '80 dei Secret Service!
 
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LadyTriffide
view post Posted on 26/1/2009, 22:13




Ecco qua, ho trovato un inquadramento geografico e temporale del film!! :lol: Ora si chiariscono i miei "perchè"!

"Nella Svezia del 1982 si avverte ancora la presenza del vicino gigante sovietico. A Blackeberg, un quartiere degradato della periferia di Stoccolma...."
 
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tiresia5
view post Posted on 17/5/2009, 18:44




Struggente e malinconico.
La solitudine dei ragazzi, la lotta quotidiana all'interno del gruppo dei pari, gli adulti, che sono ombre, mai interessati veramente ad essi, vivono quasi in una dimensione separata, l'amore, l'affetto, il romanticismo e la crudeltà, la violenza, l'ira.
Il film è avvolgente, ti entra sotto pelle con la storia di Oskar e Eli, il loro bisogno reciproco di compagnia e riconoscimento, lo svelarsi in possesso della stessa violenza e della stessa abissale solitudine.
Il Vampirismo della ragazza è una diversità che produce protezione, che la regredisce all'istinto, che la rende l'emblema della sua età infinitamente bloccata nel tempo. La rabbia di Oskar è la rabbia nata dal vuoto attorno, nessun amico della sua età, non c'è quasi adulto che parli con lui, dell'escluso dal mondo dei grandi (il padre gli preferisce l'amico), del ragazzo vessato dal bullismo nella cecità della scuola.
Ed è una storia d'amore romantica, piena di gesti lievi, di doni strani, di luoghi di incontro inospitali, del loro linguaggio morse scritto sui muri, di un affetto acerbo e candido, della gelosia del "padre di lei" che si vede inesorabilmente sostituito, vinto dal tempo, anch'egli un bambino stretto nel corpo di adulto, come se Eli fosse un'essenza che viaggia alla ricerca di ragazzi soli da cui a vere affetto e a cui darlo, per sempre, lungo la sua immortalità, pronta a suggellare patti di alleanza e di amicizia invincibili per affrontare non più soli un'età desolata.


Letto anche il romanzo da cui è tratto e il film è migliore.
Il romanzo avrebbe avuto bisogno di una bella sforbiciata, è troppo pieno di cose e temi, troppo insistito sull'horror, spiega ciò che il film accenna, castra l'immaginazione insomma. Ma il libro chiarisce l'ambientazione temporale, 1982, un sommergibile sovietico staziona al largo della svezia, il pericolo atomico incombe, non solo, la rappresentazione della società svedese è implacabile, un mondo in cui l'alcolismo è un fatto di massa
 
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4 replies since 23/1/2009, 02:43   85 views
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