Klimt (Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna 2006)
Un film di Raoul Ruiz. Con John Malkovich, Saffron Burrows, Emilie Floge, Stephen Dillane, Sandra Ceccarelli
Mi aspettevo qualcosa di "diverso" da questo film, sicuramente non la trasposizione visionaria di un pittore che secondo me è il più grande artista del novecento.
La pellicola parte dal ricovero in ospedale di Klimt e dalla visita del suo amico Schiele, entrambi guardano uno specchio e attraverso questo si proiettanno in un passato non cronologico, dove Klimt è già un affermato pittore in attesa di essere "accettato" criticamente dall'
Accademia.
Vengono riproposti flashback della sua vita improntati principalmente sulle sue sensazioni e non sulle opere create da lui, per esempio alla presentazione delle allegoriche: la Filosofia, la Giurisprudenza e la Medicina per l'Università, il regista focalizza su Klimt le ansie di essere accettato, e non tanto sulla sua opera artistica rivoluzionaria per l'epoca.
Insomma se vi aspettate di conoscere qualcosa di più biografico del pittore, rimarrete delusi, non un quadro citato ne gergo tecnico e comprensibile su cos'era la Secessione Viennese, Ver Sacrum, Fregio di Beethoven, niente. Se uno non conosce un minimo questo periodo storico e i suoi protagonisti, capirà poco il dialogo iniziale in un caffè, dove vengono citati tra gli altri (quelli che conosco
) Shiller, Schiele e Adolf Loos, quest'ultimo è un architetto austriaco famoso per la sua asciuttezza compositiva in contrapposizione proprio dello stile Art Nouveau. C'è appunto un bel battibecco civile tra Klimt e Loos su questo argomento.
Alcune piccole citazioni dal film, il suo "amico immaginario" a proposito delle sue opere dice sempre "
Deliziosamente poetiche" per non dire altro....
e una delle sue tante donne da cui ha avuto figli, riprendendo appunto loro figlio che giocava in cortile con un cinese dice: "
non sappiamo da dove vengono" e Klimt risponde "
dalla Cina"....
Bel film, lo consiglio, ma non pretendete una vera biografia di Klimt, per quello ci sono i libri (io ne ho quattro, dovrebbero bastare
)
VOTO 7
