IL MONDO INVISIBILE -
Ray CummingsFantascienza, 1931 - Saturno 25, LIBRA, pag. 137
Lo stimato Ugo Malaguti ha scritto di questo autore: “L’apparizione di questo divertente racconto ci indica già alcune delle caratteristiche principali dello scrittotre americano: una narrazione disinvolta, di ritmo elevato e non priva di capacità di scrittura, una pioggia di idee, una trama avvincente e corposa, mantenuta nei limiti del piacere della lettura, dedicata al lettore che è il primo destinatario di tutta la produzione di Cummings”. Non vorrei contraddirlo, mai mi permetterei, vista la scarsa conoscenza che ho di quest’autore; ma riguardo questo romanzo, anzi, vista la lunghezza, racconto lungo, posso dire che la narrazione non è tanto disinvolta, né il ritmo elevato; sarà forse un’eccezione, però dalla trama m’era parso di capire che avrebbe potuto esser interessante:
Siamo alle Bermude, strani “fantasmi” iniziano ad apparire sempre più spesso, con essi iniziano le sparizioni di giovani e belle fanciulle, ma questi esseri non sono fantasmi, e allora cosa sono e cos’è questa fantomatica “quarta dimensione”? Leggendolo non m’ha appassionato, è scritto/tradotto in maniera non trascendentale, la trama è semplicina, gli avvenimenti si susseguono in modo elementare, non c’è alcuna suspance, solo nelle ultime 30 pagine l’interesse sale, ma il finale è alquanto ingenuo, semplicistico, si esaurisce troppo frettolosamente.
Cosa resta? L’idea, quella si era buonissima, ma non sviluppata adeguatamente ha perso di vigore; m’ha ricordato ”
Il giorno dei Trifidi”, e ho il sospetto che se quest’idea fosse stata sviluppata da Wyndham il risultato sarebbe stato diverso. Si può leggere per osservare la fantascienza dei primordi..
VOTO 6
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