IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON (2008, USA) di
David FincherB. Pitt(Benjamin Button), Cate Blanchett(Daisy), J.Ormond, T.Swinton, Taraji P. Henson, E.Koteas
New Orleans, finisce la Grande Guerra e nasce Benjamin, che abbandonato dal padre, in seguito alla morte della moglie, verrà cresciuto da una forte donna di colore. Il problema è che Benjamin non è un bambino normale, è nato esteticamente vecchio, col passare degli anni incredibilmente ringiovanirà nell'aspetto e incrocerà la sua vita più volte con gli anziani abitanti del ricovero e con l'adorata Daisy, conosciuta giovinetta e amata quando le età di entrambi coincideranno. Il tutto ci è raccontato con flashback mediante un diario letto dalla figlia di Daisy, mentre l'uragano Katrina sta arrivando sull'ospedale nel quale la madre è ricoverata. Devo dire che c'ho dormito sopra prima di scrivere qualcosa, ora sono pronto: l'ho trovata un'accozzaglia discretamente amalgamata di diversi film, con cose buone (poche) e meno buone (parecchie).
Il racconto sul letto di morte e altri momenti sparsi qua e là m'ha riportato a
"Big Fish" (anche se l'atmosfera di Burton era inavvicinabile); la struttura del racconto ha ricordato a me, come ad altri in sala (e credo caso non sia)
"Forrest Gump"; infine non so come mai, forse solo io ho colto una certa assonanza con
"Il favoloso mondo di Amelie" nel tratto in cui si racconta l'incidente. Il finale è furbetto e negli ultimi 10 minuti cerca di strappare la lacrima allo spettatore con i soliti luogi comuni del film drammatico. L'ho trovato un film privo di anima, dovrebbe emozionare ma non lo fa appieno; i due protagonisti si trovano e si lasciano su uno sfondo sempre neutro, Fincher ha la colpa di non focalizzare gli incontri, nè nessun altro avvenimento della pellicola attorno ad eventi importanti, il film scorre, ma gli elementi storici sono ignorati non v'è alcuna interazione nè approfondimento. Ho trovata molto nella parte la Blanchett e mi perdoni chi legge, Pitt (che normalmente è uno che mi piace), espressivo com un ciocco di legno, monofaccia, sempre, sia a 80 che a 20 anni, qualcuno dice: "Ha recitato con gli occhi", io dico: " Allora uno dei miei prediletti, Keanu Reeves, dovrebbe aver già vinto 3-4 oscar". Vedibile, ma sa di già visto..
VOTO 6
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