IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON, Un polpettone dal regista di Seven

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view post Posted on 15/2/2009, 18:18
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Sapiente Malizioso
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IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON (2008, USA) di David Fincher
B. Pitt(Benjamin Button), Cate Blanchett(Daisy), J.Ormond, T.Swinton, Taraji P. Henson, E.Koteas

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New Orleans, finisce la Grande Guerra e nasce Benjamin, che abbandonato dal padre, in seguito alla morte della moglie, verrà cresciuto da una forte donna di colore. Il problema è che Benjamin non è un bambino normale, è nato esteticamente vecchio, col passare degli anni incredibilmente ringiovanirà nell'aspetto e incrocerà la sua vita più volte con gli anziani abitanti del ricovero e con l'adorata Daisy, conosciuta giovinetta e amata quando le età di entrambi coincideranno. Il tutto ci è raccontato con flashback mediante un diario letto dalla figlia di Daisy, mentre l'uragano Katrina sta arrivando sull'ospedale nel quale la madre è ricoverata. Devo dire che c'ho dormito sopra prima di scrivere qualcosa, ora sono pronto: l'ho trovata un'accozzaglia discretamente amalgamata di diversi film, con cose buone (poche) e meno buone (parecchie).
Il racconto sul letto di morte e altri momenti sparsi qua e là m'ha riportato a "Big Fish" (anche se l'atmosfera di Burton era inavvicinabile); la struttura del racconto ha ricordato a me, come ad altri in sala (e credo caso non sia) "Forrest Gump"; infine non so come mai, forse solo io ho colto una certa assonanza con "Il favoloso mondo di Amelie" nel tratto in cui si racconta l'incidente. Il finale è furbetto e negli ultimi 10 minuti cerca di strappare la lacrima allo spettatore con i soliti luogi comuni del film drammatico. L'ho trovato un film privo di anima, dovrebbe emozionare ma non lo fa appieno; i due protagonisti si trovano e si lasciano su uno sfondo sempre neutro, Fincher ha la colpa di non focalizzare gli incontri, nè nessun altro avvenimento della pellicola attorno ad eventi importanti, il film scorre, ma gli elementi storici sono ignorati non v'è alcuna interazione nè approfondimento. Ho trovata molto nella parte la Blanchett e mi perdoni chi legge, Pitt (che normalmente è uno che mi piace), espressivo com un ciocco di legno, monofaccia, sempre, sia a 80 che a 20 anni, qualcuno dice: "Ha recitato con gli occhi", io dico: " Allora uno dei miei prediletti, Keanu Reeves, dovrebbe aver già vinto 3-4 oscar". Vedibile, ma sa di già visto..

VOTO 6

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LadyTriffide
view post Posted on 2/3/2009, 18:38




Fresca fresca di visione... mmhmm mi aspettavo di più francamente, trovo azzeccata SJ la tua osservazione sull'inutilità del periodo storico in cui si narra la vicenda, è un vero peccato che Fincher non abbia saputo sfruttare questo lato... :(
Ho trovato molto romantica (mi sono immedesimata molto :P ) la scena in cui Brad e Cate vanno a vivere insieme... :wub: ma aldilà del coinvolgimento personale non era importante per la storia <_<
Potevi fare di più Fincher :(

VOTO 6
 
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tiresia5
view post Posted on 16/5/2009, 18:17




Diciamo che la colpa è della sceneggiatura, l’idea è appunto curiosa, lo svolgimento favolistico e un po’ banalotto. E’ una grande storia d’amore romamntica il che è il limite di tutto il film, che mai si sogna di indagare la psicologia del personaggio, in effetti Button è uno spettatore alla finestra, nè ciò che accade attorno a lui, almeno storicamente (ok c’è la seconda guerra mondiale, ma neanche tanto), nè sociologicamente, nulla. Un uomo baciato dalla fortuna a cui capitano tutti incontri piacevoli e bellissimi, sono così tutti buoni in questo film, nessuna tensione razziale, nessuna esperienza di diversità vera se non raccontata, ma mai vissuta sulla pelle (sembra che il problema della sua diversità sia solo sua e di suo padre, poi gli altri, a parte un po’ di stupore, insomma se ne fanno velocemente una ragione). E’ un film di poco spessore che tende alla commozione, a cui manca l’ironia, l’unico accenno è quando vende la casa a una coppia in cui un lui vecchio si è ovviamente preso una lei giovanissima. Metafore a gogò, lo scorrere del tempo sembra una cosa relegata all’invecchiamento del corpo, ma la mente, l’esperienza, l’ingenuità, la disillusione?, loro bellissimi, grande lavoro in digitale, ma davvero poco incisivo. Fincher ci mette del suo nel non inventarsi quasi nulla.
E’ piacevole intendiamoci, i momenti migliori Pitt e Swinton, la cosa meglio pensata di tutto il film e la meno retorica, poi il bambino che ritorna nelle braccia della madre/moglie/amante.

Anche volendo sospendere ogni tensione al realismo, nulla mi convincerà che da Pitt e Blanchet possa venir fuori la Ormond.
 
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selphie_tilmitt
view post Posted on 2/10/2009, 09:46




La trama mi è molto piaciuta, l'interpretazione di Brad Pitt stavolta un po' meno.

Ma è troppo lungo!
 
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view post Posted on 2/10/2009, 11:24
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Sapiente Malizioso
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CITAZIONE (selphie_tilmitt @ 2/10/2009, 10:46)
La trama mi è molto piaciuta, l'interpretazione di Brad Pitt stavolta un po' meno.

Ma è troppo lungo!

Però, stringata la ragazza!!! ;) :P
 
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NYCLight
view post Posted on 2/10/2009, 11:49




quoto simona.
io mi sono fermata a metà, ma forse non ero nelle condizioni fisiche e mentali per un film.
la storia è carina, ma troppo lungo.
 
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selphie_tilmitt
view post Posted on 2/10/2009, 13:24




CITAZIONE (LordDunsany @ 2/10/2009, 12:24)
CITAZIONE (selphie_tilmitt @ 2/10/2009, 10:46)
La trama mi è molto piaciuta, l'interpretazione di Brad Pitt stavolta un po' meno.

Ma è troppo lungo!

Però, stringata la ragazza!!! ;) :P

Te l'ho detto un sacco di volte che non mi intendo di cinema, io guardo e passo lasciando un commentino :P
Comunque, io solitamente adoro Pitt, ma stavolta sembra che gli abbiano passato sulla faccia un ferro da stiro: inespressivo.

Vedo comunque che sulla lunghezzia siamo tutti d'accordo :ph34r: :ph34r:
 
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LadyTriffide
view post Posted on 4/10/2009, 02:59




CITAZIONE (tiresia5 @ 16/5/2009, 19:17)
E’ un film di poco spessore che tende alla commozione, a cui manca l’ironia, l’unico accenno è quando vende la casa a una coppia in cui un lui vecchio si è ovviamente preso una lei giovanissima. Metafore a gogò, lo scorrere del tempo sembra una cosa relegata all’invecchiamento del corpo, ma la mente, l’esperienza, l’ingenuità, la disillusione?

Hai centrato il punto Tiresia, è un film con un potenziale importante che si è trasformato in un film di poco spessore... Molti aspetti andavano indagati maggiormente, anche solo visivamente, vista la già lunghezza eccessiva.
Poi come hai detto non è stato elaborato per nulla il concetto del diverso=ripugnante, assurdo.
 
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7 replies since 15/2/2009, 18:18   112 views
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