EroEta |
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| mmmmh...non sono certo di riuscire a intervenire senza essere polemico, ma non posso esimermi. Cosa penso della pirateria audiovisiva credo sia evidente dalla mia firma. E' assolutamente vero che, in Italia, il prezzo per fruire in ambito domestico di spettacoli cinematografici è spesso eccessivo: questo porta molti a dedicarsi a modalità di fruizione "alternative" che compromettono radicalmente la qualità delle pellicole e, di conseguenza, dell'esperienza cinematografica nella sua totalità. Come è possibile sostenere che visionare filmati pesantemente rielaborati, tratti magari da copie in pellicola rovinate, su un francobollo di monitor da PC, sia "vedere un film"? Probabilmente ho un punto di vista eccessivamente manicheistico, ma ho sempre pensato che "vedere un film" significhi godersi l'esperienza cinematografica così come l'aveva pensata l'autore del film, con materiale derivante direttamente dal master originale, nel corretto "form factor" e su uno schermo TV di dimensioni che almeno si avvicinino alla decenza. Quello che voglio dire è: spendete due lire e i film che vi interessano noleggiateli, se poi vi interessano molto acquistateli. Capisco che i grandi classici (Lang, Murnau e compagnia) non si trovino a noleggio, ma i grandi classici si acquistano senza se e senza ma (e costano anche molto poco). Sono perfettamente cosciente del fatto che la mia posizione è un pò estrema, ma ho sempre pensato che se un film non vale i miei soldi, certamente non vale il mio tempo.
P.S. Non voglio accusare nessuno di pirateria: gran parte dei siti che offrono lo streaming dei film sono legali e acquistano i diritti di trasmissione dalla SIAE finanziandosi tramite pubblicità. Il mio discorso era prettamente qualitativo.
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