IN DREAMS, Un N. Jordan onirico..

IN DREAMS (1999, USA) di Neil Jordan
A. Bening(Claire Cooper), Robert Downey Jr.(Vivian), Aidan Quinn(Paul Cooper), Stephen Rea(dott. Silverman), Katie Sagona(Rebecca Cooper), Paul Guilfoyle



Un maniaco rapisce e uccide bambine; Claire, illustratrice di libri per bimbi ha degli incubi, o sono piuttosto inquietanti visioni? Questo provoca dei danni all'interno nel suo matrimonio, creando tensioni; accade che dopo una recita nel bosco Rebecca, sua figlia, sparisca. Claire, dopo il ritrovamento in un lago della figlioletta tenta il suicidio a seguito del quale viene presa in cura dal dottor Silverman; quando sembra essersi ristabilita viene riportata a casa da Paul, suo marito, ma gli incubi a occhi aperti continuano. Un meleto, un lago, una bambina sott'acqua, un vestito rosso, qualcuno che in un bosco circuisce una ragazzina. Claire comincia a pensare di esser "posseduta" dai pensieri del maniaco, in più capisce che è in grado di avere premonizioni riguardo quello che accadrà, ovviamente nessuno le da credito. SPOILER: Dopo l'ennesimo attacco isterico, Paul decide di farla internare; mentre è in cura ha un'altra visione nella quale tramite un inganno verrà attirato in trappola suo marito, che troverà la morte; deciderà allora di scappare. Il serial-killer, tramite la trasmissione mentale della sua fuga dall'ospedale psichiatrico avvenuta anni prima, permette a Claire di evadere a sua volta conducendola all'interno d'un bosco, ove lo psicopatico, Vivian, la stava aspettando. Una volta condotta alla sua fattoria, Claire troverà una delle bimbe rapite, Ruby, ancora in vita, lotterà per salvare se stessa e la piccola dal pazzo maniaco. Ruby sarà liberata, Claire troverà la pace affogando e Vivian, verrà internato soffrendo di gravi incubi..
Partendo dalla splendida scena finale (qui e per il resto del film un plauso alla fotografia stupenda di Darius Khondij): molto bella, spaventa e affascina; stupisce perchè inaspettata. Preminente è il colore rosso che ammanta tutta la pellicola, sia esso sangue, il colore delle mele, il vestito della madre di Vivian o il kimono di Claire: più la simbiosi mentale tra Vivian e Claire aumenta più sembra di affondare in un'enorme marmellata di mele, in cui lo spettatore e la protagonista sono invischiati; il grido doloroso di Claire man mano va attutendosi per poi trovare rasserenamento nel finale. Film visionario (non a livello del pazzo "The cell" (2000) di Tarsem, che in qualcosa lo ricorda), m'ha ricordato uno dei suoi film d'esordio, il bel "In compagnia dei lupi", qui il tema è maggiormente approfondito, il regista più consapevole, magistrali alcune scene che mescolano realtà ed incubo (la scena dell'albergo abbandonato). Se occorre trovare dei difetti (ho letto che qualcuno l'ha invece definito pregio poichè anticonvenzionale), direi che non ci viene spiegato il perchè del nesso mentale tra i due protagonisti, nè il come possa avvenire la scena finale, ma questo non fa che rendere più intrigante la pellicola che acquisisce un che di paranormale. La Bening è talmente fastidiosa nelle sue uscite che sembra reale, fatto questo che evidenzia la sua bravura. Nella parte del detective troviamo P. Guilfoyle, futuro Capitano Brass di CSI. "In Dreams" vinse il Corvo d'Argento al Festival del film Fantasy di Bruxelles.

VOTO 7

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