CORRENDO CON LE FORBICI IN MANO, Commedia amarrognola

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view post Posted on 15/3/2009, 23:19
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Sapiente Malizioso
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CORRENDO CON LE FORBICI IN MANO (2006, USA) di Ryan Murphy
Annette Bening(Deirdre Burroughs), Joseph Cross(Augusten Burroughs), Brian Cox(Dr. Finch), Joseph Fiennes(Neil Bookman), Evan Rachel Wood(Natalie Finch), Alec Baldwin(Norman Burroughs), Jill Clayburgh(Agnes Finch), Gwyneth Paltrow(Hope Finch), Gabrielle Union(Dorothy), Dagmara Dominczyk

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Se si sopportano i primi 7-8 minuti in cui Augusten è bambino (doppiato da una voce pessima e fastidiosa), poi il film ingrana: Augusten è un ragazzo sensibile che odia andare a scuola ed è ammaliato dalla figura della madre, Deirdre Burroughs aspirante poetessa frustrata e ansiolitica la quale è in aperto contrasto col flemmatico e alcolizzato marito, Norman. I due finiscono dal dottor Finch, strano psichiatra, emerge che Deirdre disprezza il marito e cova pensieri suicidi. Le viene dato del Valium come calmante e le vien chiesto di sopportare, Norman lascia la casa e le visite dal dottor Finch proseguono; visite che iniziano a svolgersi nella casa del dottore in stile vittoriano ma dipinta di rosa; al suo interno tutto è molto disordinato e grottesco. Finch consiglia a Deirdre di stare in isolamento in un motel per curarsi (dal quale la poetessa non vorrà più venir via), Augusten viene assegnato alla famiglia del dottore.. In questa famiglia tutti sono “strani”: la moglie dello psicanalista, Agnes, è molto dimessa, vede vecchi film in b/n mangiando crocchette per cani; la figlia maggiore, Hope è frigida e fuori di testa con una spiccata passione per gli animali (sostiene di parlare con la sua gatta Freud); il fratello maggiore, Neil Bookman è adottato ed è un gay col complesso d’Edipo; infine v’è Natalie con cui Augusten farà amicizia, che sembra la più normale, è solo un po’ ribelle per mancanza d’affetto. In casa per decidere ogni cosa si ricorre “alla pesca” biblica: si fa una domanda e aprendo la Bibbia si legge un brano a caso che viene interpretato secondo le occorrenze. Augusten va al cinema con Neil (i due vedono un film della Werrtmuller) e qui avrà la sua prima esperienza omosessuale, e di questa esperienza poi dirà:”Caro diario, cosa posso dire? Guidava una bella macchina” Augusten scopre poi che la madre è.. Questo spero dia un po’ l’idea del guazzabuglio di situazioni, personaggi e colori che Augusten dovrà affrontare durante tutta la pellicola per arrivare a trovare la sua via. Film tratto da una storia vera (co-sceneggiata dalla stesso Augusten, autore del libro da cui è tratta) parla dell’incomunicabilità tra le persone, indaga i rapporti figliali spesso difficili o disattesi per l’assenza colpevole di adulti assorti nella contemplazione del proprio essere. La famiglia di Augusten, benchè bizzarra, diventa quella del dottor Finch, sua madre naturale ha distrutto se stessa e il proprio matrimonio lasciando il giovane figlio solo in balia degli eventi (viene dato in affido a Finch). Pur giovane Augusten verrà temprato dagli avvenimenti (delusione, speranza, felicità, distacco, solitudine), nemmeno la religione può indicargli la strada (vi è una scena stupenda con uno “stronzo” nel water che è stato forgiato da Dio, secondo il dott. Finch, per indicare che le cose miglioreranno), tutta questa “diversità” gli darà l’occasione di capire cosa vuole veramente. Dopo la sua decisione vi sarà la benedizione finale di Agnes che si dimostra il personaggio più sensibile del film, la “vera” mamma di Augusten. Insolito e ben girato, la Bening ancora una volta mi stupisce per la bravura, così come E. R. Wood. La storia è un groviglio (che è sia pregio che difetto) incredibile di azioni e sensazioni, ogni personaggio si incastra bene nel plot; la colonna sonora presenta un paio di pezzi stupendi; vedere questo film è come sfogliare un album di famiglia che porta alla mente immagini agrodolci, fa sorridere ma da anche modo di riflettere su un ampio spettro di situazioni della vita di una qualsiasi famiglia nell’America di oggi. Forse è un fim troppo “denso”, nonostante il sottile umorismo (nero), il carico andava alleggerito.


VOTO 6,5


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LadyTriffide
view post Posted on 16/3/2009, 20:03




Ottima recensione davvero, mi fa pensare molto ai film surreali di Anderson :P
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 16/3/2009, 20:44




Questo mi incuriosisce parecchio......lo metterò in coda!
 
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2 replies since 15/3/2009, 23:19   114 views
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