TESIS, L'esordio di Amenabar

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view post Posted on 14/4/2009, 18:17
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Sapiente Malizioso
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TESIS (1996, SPA) di Alejandro Amenabar
Ana Torrent (Angela), Fele Martinez (Chema), Eduardo Noriega (Bosco), Javier Elorriaga (Castro), Nieves Herranz (Sana)

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Tesis parla di una ragazza (Angela) che sta facendo una tesi sulla violenza negli audiovisivi e chiede materiale al suo relatore per documentarsi. Il professore si procura una VHS nel deposito dell’università ma vedendola ha un infarto, Angela sottrae la videocassetta e la vede a sua volta, incapperà in una rete di film snuff.
Primo lungometraggio di un giovanissimo Amenabar che attraverso questa pellicola, prodotta con un budget non elevatissimo, vince diversi premi Goya. Il film è sicuramente godibile, ha un bel ritmo e c’è suspance per tutti i 120 minuti, viene reso benissimo il senso di smarrimento e d’incertezza di Angela, come lei non sappiamo di chi ci si può fidare realmente. Bravina la Torrent, appena sufficiente Noriega. Il finale è, o dovrebbe esser a sorpresa, non lo è del tutto ma ciò non inficia la bontà del prodotto. Non vi sono evidenti buchi di sceneggiatura, ho avuto solo un paio di perplessità (come in molti film di questo genere): che aspettano a chiamar la polizia? Perché lei scappa continuamente sospettando di lui ma non lo respinge? Scena molto bella quella della seduzione tra Bosco e Angela: inquadratura laterale, mentre la distanza tra Bosco e Ana diminuisce, la cinepresa si avvicina e si stringe l’inquadratura. Amenabar ha rivelato che la scelta di girare un film thriller non è stata casuale poiché a suo parere, un film del genere è molto matematico, se si combinano bene tutti gli elementi è facile ottenere un risultato concreto e soddisfacente. Infatti da regista pignolo quale è ha insistito molto con gli attori su quello che voleva esattamente, in questo aiutato dal direttore della fotografia e dalla buonissima colonna sonora realizzata da lui stesso. Angela attraverso la tesi vuole indagare sulle sua vera natura, infatti è evidente che lei, come molte persone, è attratta dalla violenza, dalla morte e questo porta alla domanda fondamentale del film: perché la violenza ci attrae? I film snuff, sui quali si tenta una riflessione non banale, sono un pretesto per ricordarci (frase che viene detta nella prima metà del film e illustrata nella scena finale) che l’industria cinematografica si muove seguendo una regola ferrea: “bisogna dare al pubblico quello che vuole vedere”. Film godibile non solo per gli amanti del thriller.

VOTO 7

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tiresia5
view post Posted on 21/5/2009, 13:00




Sì, ricordo una buona impressione del film. Lo sperimentalismo del basso budget riesce a stimolare l'originalità nelle inquadrature
 
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1 replies since 14/4/2009, 18:17   52 views
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