LA NOTTE DEI GIRASOLI

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tiresia5
view post Posted on 13/5/2009, 18:50




La notte dei girasoli (2006 Spagna/Francia/Portogallo)
Regia: Jorge Sánchez-Cabezudo
Sceneggiatura: Jorge Sánchez-Cabezudo
Attori: Carmelo Gómez, Judith Diakhate, Celso Bugallo, Manuel Morón, Mariano Alameda, Vicente Romero, Walter Vidarte, Cesáreo Estébanez, Fernando Sánchez-Cabezudo, Petra Martínez, Nuria Mencía, Enrique Martínez, Amalia Hornero

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Un tranquillo agente di commercio č un omicida seriale di donne, per un caso viene dirottato in un piccolo paese isolato, lě sono arrivati una coppia e un ragazzo dalla cittŕ a ispezionare una grotta. Il tentativo di violenza sulla donna comporterŕ reazioni a catena fra gli stranieri appena giunti, un solitario contadino e alcuni poliziotti.
SPOILER (click to view)
Vuole essere un noir, alcuni elementi li contiene sicuramente, primo fra tutti l’ineluttabilitŕ del caso che determina il destino dei protagonisti.
Si articola in 5 capitoli, ponendo al centro di essi un uomo che nello scorrere della sua vita incontra gli altri, elemento catalizzatore il corpo della donna (alla fine decisivo solo quello di una), qui, la donna, presente solo come oggetto, come innesco del meccanismo narrativo, come pietra angolare del desiderio diffuso, ma senza nessun ruolo in questa storia di solutiduni, di passioni malate che si origina, si dispiega e finisce solo per azioni, a volte assolutamente casuali, e decisioni effettuate solo dai maschi.

Se la struttura narrativa č ben salda e ben congegnata nel mantenere alto il livello di attenzione e di curiositŕ (ogni capitolo aggiunge una parte della storia da una propsettiva diversa), ciň che manca veramente č una buona idea visiva e rappresentativa, č come se il regista si affidasse solo al paesaggio, bello, arido, selvaggio, per rappresentare l’insieme di sentimenti che porteranno ad una tragedia inutile, a un coinvolgimento colpevole un po’ di tutti.

Buona l’analisi della piccola umanitŕ di queste persone, gli uni contro gli altri, tutti spietatamente rivolti a salvare la propria persona e il proprio piccolo mondo immaginario, tanto che, alla fine, la ricerca di occultamento delle proprie azioni comporterŕ la salvezza di un assassino consapevole e non sazio.
Una amara lezione morale, per cui proteggere e salvare egoisticamente il proprio mondo privato avrŕ ripercursioni gravi su tutti gli altri, esponendo alla violenza il resto delle persone, ma, in questo paesaggio ostile, i confini, la casa, la vita personale, l’etica individualistica vincono senza che nessuno, neppure gli uomini in divisa, riescano per un momento a guardare oltre sč e a ragionare in maniera sociale, per la comunitŕ allargata al di fuori della propria famiglia. Inquietante

Ben resa e ben girata la scena dello stupro, nonchč l’omicidio, lungo, difficile, improvviso, esemplare nel suo essere rappresentazione della violenza.

Edited by LadyTriffide - 13/5/2009, 21:17
 
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