LA SAGA DI CTHULHU, Autori Vari

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view post Posted on 16/5/2009, 23:59
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Sapiente Malizioso
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“LA SAGA DI CTHULHU” - Vari
Gotico/Horror/Fantasy, 1986, I miti di Cthulhu - Editrice Fanucci, pag. 215

Questa mitica collana della Fanucci dedicata alla narrativa horror e gotica (ma non solo) ci ha accompagnato dalla metà degli anni ottanta per un buon lasso di tempo ed alcuni dei numeri prodotti sono di ottima fattura. Nel presente, a cura di Gianni Pilo, sono racchiusi ben 9 tra racconti e romanzi brevi di alcuni mostri sacri del genere (leggendo l’indice ho deciso di comprarlo e leggerlo). Il primo è un breve racconto di C. A. Smith dal titolo ”Le scale della cripta”: è una delle sue classiche storie, ambientata a Commorion (come già altre volte) narra le nefande gesta del resuscitante Negromante Avalzaunt. Al solito avvincente e scritto benissimo. Segue “Un racconto degli strani avvenimenti verificatisi in Augier Street” del mai abbastanza compianto J.S. Le Fanu, si tratta della classica storia di fantasmi; discretamente interessante, non molto paurosa ma ha il merito di lasciare un velo d’inquietudine. “L’albatro” di W.H.Hodgson è un racconto splendido, come solo lui ne sapeva fare: mantiene alta l’attenzione del lettore per tutte e 20 le pagine, nessuno conosceva bene le vicende marinaresche quanto lui. Ne “La casa di Cthulhu” di B. Lumley emerge un qualcosa di lovecraftiano: un’isola deserta, una torre, uno strano guardiano, un mostro agghiacciante; decisamente promosso tra i migliori del volume. In “Come Slid fece guerra agli Dei” Lord Dunsany ci porta in un mondo fantastico, dove gli dei che tutto governano non riescono a fermare l‘avanzata di questa nuova divinità, Slid, ma la speranza è l’ultima a morire.. L’ho trovato troppo arzigogolato poco lineare. “Il Wendigo” del grande A. Blackwood è il racconto più lungo presente in quest’antologia; fatica ad ingranare, quel senso della tensione emotiva di cui lui è maestro e che altre volte m’aveva tramortito (penso a “I salici”), qui è quasi del tutto assente. Ci viene “mostrato” poco, ma stavolta è troppo poco.. “Qualcosa di legno” di A. Derleth, è un racconto inquietante (nel quale, tra l’altro viene nominato C.A.Smith!), ma non m’ha convinto del tutto. L’allievo di Lovecraft è rispettoso degli stilemi e dei canoni della narrativa del suo maestro, ma non trascina, non coinvolge, il risultato m’è apparso appena sufficiente.
Il ghoul”, ancora C. A. Smith, probabilmente sapevano quanto mi piace! Il periodo è quello del Califfo Vathek (riecheggia quindi nell’aria il nome di Beckford) per questo racconto brevissimo che narra d’amore e di morte. Costruito splendidamente, finito anche meglio, avvince e convince per le otto pagine del suo svolgimento. A mio parere il racconto migliore. L’ultimo, ma non ultimo, è “La Lady Shannon”, ancora Hodgson, ancora il mare protagonista, stavolta con l’aggiunta di fantasmi.. E’ scritto benissimo, ma come sempre quando parla di mare Hodgson è troppo ”tecnico”, mi ci è voluto un vocabolario vicino per districarmi tra tutti i termini marinareschi. Qui la storia però non decolla a dovere, non avvince, la soluzione finale è un po’ raffazzonata e poco chiara. In definita un’antologia molto meritevole anche se non convincente in tutti i racconti, d’altronde il cast del volume è clamoroso!

VOTO 6,5

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Edited by LordDunsany - 19/3/2013, 16:13
 
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