LA CITTA' PROIBITA, Curse of the Golden Flower

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tiresia5
view post Posted on 17/5/2009, 10:04




LA CITTA' PROIBITA (Cina, 2006) di Zhang Yimou
Chow Yun-Fat (Imperatore Ping), Gong Li (Imperatrice Phoenix), Jay Chou (Principe Jai ), Liu Ye (Principe ereditario Wan), Qin Junjie (Principe Yu), Chen Jin (Signora Jiang), Ni Dahong, Li Man

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Intrighi di corte nella famiglia di un imperatore all'epoca della dinastia Tang

Bisognerebbe interrompere la tradizione tutta italiana di reintitolare i film in maniera così fuorviante. Perchè il vero titolo del nuovo Zhang Yimou, la maledizione del fiore d'oro, ti inserisce in una visione contestualizzata per questa storia estrapolata dal passato glorioso della dinastia Tang, in cui vendetta e tragedia si uniscono saldamente.
Si esce storditi per la bellezza formale di questo film, che è quasi un’opera pittorica, un tripudio di colori, di scintillanti arcobaleni, di meravigliose scenografie per le quali l’unico aggettivo è appunto bello nel suo senso più pieno. Per non parlare della perfezione delle scene di azione, tra le quali cito il duello padre /figlio all’inizio del film che rende quasi tangibile lo scontro metallico fra spade e armature e l’eccidio finale, una scena di massa che cancella, a mio parere, l’epica, seppure molto alta, dei vari episodi del signore degli anelli, per bellezza (ancora), forza, disperazione, ineluttabilità, per costruzione coreografica di movimenti, per cromatismi spettacolari.
E in tutto ciò si vede un gusto teatrale soprattutto nella lunga ambientazione nel palazzo imperiale, coniugata sapientemente ai riti orientali. La storia è una storia da opera shakespeariana, in cui il centro è il rapporto tra Padre/imperatore e Famiglia/figli/moglie, tra autorità e ribellione, tra dovere e volere, piena delle spietatezze che il potere assoluto dei coronati può regalare. Una storia di obbedienza e tradimenti, di affetti mancati, di confronti con le figure maschili che schiacciano e sono schiacciate e con le figure femminili che superano gli eventi, che si annullano, ma non rinunciano a lottare e di rapporti di sangue e di startegie di potere, con una tipica agnizione finale come da repertorio greco. E i temi sono molteplici, come quello dell’equilibrio cosmico e dell’ordine che si ricostituisce anche a fronte di eventi sconvolgenti, in una sorta di immutabilità che non si riesce a cambiare.
Ma il film gira attorno ad una metafora così lieve sul potere da risultare evanescente, anzi, non indicata per la visione in sè e quindi l’accusa che si muove al regista di incapacità di collegarsi al reale del suo paese e del mondo in generale è un dato di fatto. Il film è un bellissimo affresco, quasi una tela in movimento, per di più mossa da due attori che riempiono lo schermo con il loro fascino indiscusso, ma appunto è “solo” quello. Un affresco che decanta la gloria di una Cina potente, splendente e immensa. Non che tutto ciò sia una colpa, ma sicuramente è qualcosa che caratterizza gli ultimi lavori di Yimou, un raccontare, autoreferenziale, storie di amori e morte che non parlano all’oggi in nessun modo, se non per echi così lontani che a volte si rischia di vederci molto di più di quello che in effetti c’è.

VOTO 7,5

© Tutti i diritti riservati

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Edited by LadyTriffide - 19/5/2009, 09:54
 
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view post Posted on 18/5/2009, 09:39
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Sapiente Malizioso
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Non male la tua recensione.. Io ne ho una da qualche parte su sto filmettino, nei prossimi giorni la cerco e vedo di postarla.. Di questo film basterebbe dire che ci sono Gong Li e Chow Yun-Fat.. :) :)
 
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LadyTriffide
view post Posted on 19/5/2009, 09:13




Ho cercato di andarlo a vedere al cinema e per fortuna ci sono riuscita! ^_^
E' il film per eccellenza per quanto riguarda, costumi, trucco, scenografie e fotografia, sembra di avere davanti la Cappella Sistina o quella degli Scrovegni, mi ricordo che per certe scene mi sono venuti i brividi, era tutto meraviglioso, opulento, curato nei minimi dettagli, Chow e Gong-li un po' invecchiati ma sempre immensi......ma tutto finisce lì.
Questo film non ha niente di innovativo nella storia, si certo, ha tutte le sue cerimonie prettamente cinesi delle grandi dinastie, ma non dà la sensazione di guardare un film "orientale".
Sarò tarlata ma personalmente non venero questo regista, dopo "La storia di Qiu Ju" non è riuscito più a mantenere uno stile "orientale". Per me è fondamentale questo. Ho bisogno di vedere che i registi che producono pellicole per l'occidente, mantengano il loro stile iniziale, anche Ang Lee per questo non lo apprezzo completamentente, mi sembra quasi un tradimento :P si vabbeh, sono un po' esagerata, ma il senso è quello ;) Per fare un altro esempio, inverso però, John Woo, seppure americanizzato, mantiene i suoi tratti stilistici, anche in Mission Impossible, certo, gli effetti speciali sono triplicati, ma riconosco il Woo di The killer.

Voto 7,5 (perchè comunque è una meraviglia per gli occhi)
 
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tiresia5
view post Posted on 26/5/2009, 22:08




Io e te Lady siamo nella stessa lunghezza d'onda.....lo dovrò rivedere però.

E' che è bellissimo esteticamente
 
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LadyTriffide
view post Posted on 26/5/2009, 22:23




CITAZIONE (tiresia5 @ 26/5/2009, 23:08)
Io e te Lady siamo nella stessa lunghezza d'onda.....lo dovrò rivedere però.

E' che è bellissimo esteticamente

Io sto aspettando che la Fnac me lo metta a 7,90€, siamo ancora sui 12,90 ^_^
 
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tiresia5
view post Posted on 26/5/2009, 22:30




CITAZIONE (LadyTriffide @ 26/5/2009, 23:23)
CITAZIONE (tiresia5 @ 26/5/2009, 23:08)
Io e te Lady siamo nella stessa lunghezza d'onda.....lo dovrò rivedere però.

E' che è bellissimo esteticamente

Io sto aspettando che la Fnac me lo metta a 7,90€, siamo ancora sui 12,90 ^_^

Me lo hanno doppiato :D
 
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5 replies since 17/5/2009, 10:04   75 views
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