TUTTA LA VITA DAVANTI, Un Virzì piacevole..

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tiresia5
view post Posted on 17/5/2009, 12:24




TUTTA LA VITA DAVANTI (ITA, 2008, Commedia) di Paolo Virzì

Sabrina Ferilli, Isabella Ragonese (Marta), Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Claudio Fragasso, Elena Arvigo

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Trama:
Marta é una giovane neolaureata speranzosa e vogliosa di iniziare il suo inserimento nel mondo del lavoro. Trova così un posto presso un call center, pieno di giovani come lei ed anche se tutto é così lontano da quell'ambiente accademico che, con tanta fatica e perseveranza, ha invano rincorso, riesce persino a trarne un iniziale giovamento. Tutto sembra andare secondo i suoi piani, ma ben presto si renderà conto che i suoi progetti e le sue speranze saranno disilluse dalla cruda realtà che si cela dietro un apparente ambiente dinamico che nasconde invece i lati oscuri del lavoro precario...

Il film è pieno di grossolanità (un esempio per tutti: la battuta “è una strana, è laureata” è così banale), ma mi è piaciuto per il tono pienamente grottesco e iperrealista, per una certa cura nelle riprese (molto belle a mio parere tutte quelle del deserto cementificato del call center, con i bus che vanno e vengono), per la scelta della cornice della voce della Morante che mi ha suggerito il tono da favola, del “ora vi racconto una storia”, e le favole sono eccessive, piene di mostri e di semplificazioni, con allacci al reale, ma poi forse no...Insomma il film non è davvero male se si sceglie di abbandonarsi al registro scelto da Virzì, dell’ellisse, dell’eccesso, della caricatura, del sogno, dei personaggi da incubo.
E non è propriamente un film sulla precarietà, o meglio, se ne serve per rappresentare un’idea: se ci facciamo catturare da una rappresentazione non realistica della realtà, da una visone costruita (che ha una finalità sfruttatoria ed economica), fantastica, univoca, rimarremo chiusi in quell’immaginario, con aspirazioni, sogni, moventi che di ciò si nutriranno. Per questo è insistita la presenza della televisione, di cui però si svela subito il carattere anaturalistico e per nulla realistico.

Virzì è uno schierato, non è una novità, ma lancia fendenti a destra e a manca, non caratterizza politicamente i manager, i motivazionisti, i figli bene, ma lo fa con il sindacalista, quello più massacrato durante il film a cui non perdona praticamente nulla, neppura la retorica nostalgica della tuta blu.
Le facce nuove sono sempre il suo forte e non sbaglia neppure in questo film (ma la Ferilli è troppo magra).
E il finale non è buonista, certo molto rosa, ma non buonista, è una favola, è un sogno e il finale è adeguato, un piccolo gruppo trincerato in un giardino minuscolo, una pausa dal turbinio della vita che riprenderà da lì a poco e nessuno sa come.

VOTO 7,5

© Tutti i diritti riservati

Edited by LordDunsany - 17/5/2009, 14:45
 
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view post Posted on 17/5/2009, 13:31
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Sapiente Malizioso
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Sono stupefatto da questa tua recensione.. :) Ho letto varie cose in giro e questo film è piaciuto poco, mentre vedo che tu hai avuto modo di apprezzarlo.. Cosa dire? Mi trovo assolutamente daccordo con te. E' interessante il parallelo che fai con il mondo delle favole. Quando lo vidi mi piacque molto, argomento trattato attuale, eccessivo il giusto, moderato il giusto, non si scade nel qualunquismo, attori tutti in parte, persino la Ferilli ha una sua ragione d'essere e non sfigura affatto! Adoro le voci narranti fuoricampo, danno un tocco magico ai film. La cosa che invece ha fatto riflettere maggiormente me è il comportamento della protagonista che a volte ho capito e condiviso, altre ho compatito (tipo quando si concede velocemente in macchina), la Ramazzotti (provocante e bravina) porta quella ventata di freschezza che caratterizza tutto il Virzì visto fino ad ora. A mio parere quello massacrato di più (in tutti sensi), è invece il manager rampante (Ghini), caricatura di certe mezzefigure della finanza attuale. Anche per me decisamente promosso. :lol:

VOTO 7
 
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tiresia5
view post Posted on 17/5/2009, 17:47




Lo ritengo uno dei migliori del 2008 e con stupore ho trovato molti che lo hanno apprezzato.

Con un anno di distanza e con la cronaca "politica" dell'altro ieri questo film aumenta il suo valore, anche per la capacità di leggere in maniera perfetta la nostra società
 
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2 replies since 17/5/2009, 12:24   33 views
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