DIECI PICCOLI INDIANI, Agatha Christie

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La Venere di cioccolato
view post Posted on 21/5/2009, 11:50




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Trama

Dieci persone, ospiti di una villa su un'isola, cominciano a morire una dopol'altra, uccise da un misterioso, implacabile assassino che si trova fra loro.

Commento personale

Questo non è un giallo, è il giallo, il capolavoro assoluto del genere, quello che da anni affascina migliaia di lettori.
La Christie ci racconta con un meccanismo perfetto l'uccisione di dieci persone, bloccati su un isola, da parte di un misterioso giustiziere(elemento nuovo per la scrittrice inglese...di solito nei suoi romanzi la vittima è una soltanto, o poco più).
Un delitto dalla camera chiusa...straordinaria la capacità della Christie di descrivere gli stati d'animo delle vittime, in un crescendo sempre più di emozioni e di terrore.
Ma soprattutto in questo romanzo c'è un messggio sublimale: i peggiori assassini possono essere le persone a prima vista più rispettabili.
Una critica all'ipocrisia della perbenista società borghese inglese della sua epoca
 
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tiresia5
view post Posted on 21/5/2009, 13:17




Ho letto pochissimo della Christie, questo però sì ed è un gran romanzo. Penso che ovviamente considerarla una giallista sia per lo meno riduttivo, ciò che è interessante nei suoi scritti non è il meccanismo della ricerca del colpevole, malo studio degli individui, delle personalità, del mondo agiato dei ricchi e della buona borghesia con i loro comportamenti incoerenti.
In questo libro, in particolare, oltre a ciò che è stato detto, aggiungerei la problematizazazione della colpa, della pena e della giustizia. Il meccanismo messo in campo non è la vendetta, ma la realizzazione della giustizia attraverso un individuo che si fa carico dell’errore dell’istituzione pubblica, che sia un tribunale o la polizia, per riportare l’equilibrio con la scoperta del colpevole (e il bisogno del passaggio attraverso una sorta di ammissione di colpa, di consapevolezza) e la sua “giusta” condanna. E’ inquietante, anche solo perchè la razionalità del gioco, che si avvale di una enumerazione favolistica, la potenza delle favole e delle fiabe è infinita, ci costringe a pensare che il finale sia ovvio, appagante, “giusto” per l’appunto
 
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LadyTriffide
view post Posted on 21/5/2009, 17:49




Il libro che ho letto più volte!
Azzeccatissima la tua conclusione Simona "i peggiori assassini possono essere le persone a prima vista più rispettabili" anche nella vita reale bisogna stare attenti :shifty: :P

Di Agata Christie, ho letto un po' di roba Tiresia, ma sicuramente questo romanzo è il migliore! Trovo anche coinvolgenti i racconti che hanno per protagonisti Tommy e Tuppance, due investigatori privati giovani, mentre mi hanno sempre annoiato Miss Marple e Poirot, sono sempre monotematici...

Per quanto riguarda "Dieci piccoli indiani" tutto è perfetto, non è lasciato niente al caso, la Christie controlla i suoi personaggi senza mollare un attimo la guardia, è tutto molto credibile, dalla mancanza della barca, del telefono, alla scelta di inserire pure la servitù, l'ho sempre trovato molto geniale. Fino all'ultimo penso sempre sia un personaggio esterno ai "Dieci indiani", e invece poi tutto si chiude perfettamente... al contrario del film che ho visto pochissimo tempo fa su La7...hanno castrato la storia originale, ma perchè?!?!?! Qualcuno di voi l'ha visto?
 
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La Venere di cioccolato
view post Posted on 21/5/2009, 18:51




CITAZIONE (tiresia5 @ 21/5/2009, 14:17)
Ho letto pochissimo della Christie,

Cosa hai letto?
Se ti piace posso consigliarti qualche titolo.
 
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tiresia5
view post Posted on 21/5/2009, 21:23




Il film che gira su la sette è del '66, si nota Mario Adorf ed è ambientato in montagna, la riduzione migliore riamne quella degli anni '40 di Clair. Tutte le versioni cinematografiche hanno il finale cambiato, il che avrebbe un suo senso intrinseco, forse deriva da una versione teatrale.

Ho solo letto Nemsi e uno con Poiroit in cui vari omicidi vengono perpetrati per coprirne uno solo intenzionale e preordinato
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 28/12/2009, 17:55




Finito anch'io di leggerlo.....ovviamente m'è piaciuto molto,mi ha tenuta sulle spine e ho trovato il tutto architettato magistralmente (un genio del male la nostra Christie)
tutto torna alla fine.....solo una cosa mi ha lascita un po perplessa: come faceva l'assassino(di cui non dico il nome) a sapere o prevedere che il mare sarebbe stato mosso per molti giorni???ci puo stare ma forzatamente....voi che dite??
Per il resto ottimo lavoro ottimo romanzo ottima storia!
il primo libro dell'autrice che leggo....mi incuriosiscono ora le sue storie ambientate in egitto....
 
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view post Posted on 29/12/2009, 12:07
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CITAZIONE (**Nefertiti** @ 28/12/2009, 17:55)
Finito anch'io di leggerlo.....ovviamente m'è piaciuto molto,mi ha tenuta sulle spine e ho trovato il tutto architettato magistralmente (un genio del male la nostra Christie)
tutto torna alla fine.....solo una cosa mi ha lascita un po perplessa: come faceva l'assassino(di cui non dico il nome) a sapere o prevedere che il mare sarebbe stato mosso per molti giorni???ci puo stare ma forzatamente....voi che dite??
Per il resto ottimo lavoro ottimo romanzo ottima storia!
il primo libro dell'autrice che leggo....mi incuriosiscono ora le sue storie ambientate in egitto....

Qui sta la bravura della Christie.

L'idea originale di eliminare dei personaggi a uno a uno aveva bisogno di un luogo "atipico e quale miglior scelta di un'isola deserta dove impazza sempre il temporale, dove ie povere vittime sono isolate, dove i soccorsi non arrivano mai?
Tu non hai provato un senso di angoscia a ogni pagina? Non hai comninciato a pensare "e a desso? a chi toccherà?" Non hai provato gli stessi pensieri che si fanno confusi, febbrili, che rivelano il crescente terrore dei protagonisti?
E' riuscita a creare un'atmosfera perfetta, diabolica...questo libro non è altro che un gioco, una specie di enigma a scatola chiusa, dove tutto è il contrario di tutto e dove ogni cosa non è ciò che sembra.

Le storie ambientate in Egitto sono altrettanto suggestive...ti consiglio di leggerti "La domatrice"(giallo claustrofobico...l'avrò letto una decina di volte), "non c'è più scampo"( giallo un pò simile al mistero di Styles Court) e"Assassinio sul Nilo"(ne hanno fatto anche un'ottima trasposizione cinematografica.
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 29/12/2009, 14:52




CITAZIONE (La Venere di cioccolato @ 29/12/2009, 12:07)
Tu non hai provato un senso di angoscia a ogni pagina? Non hai comninciato a pensare "e a desso? a chi toccherà?" Non hai provato gli stessi pensieri che si fanno confusi, febbrili, che rivelano il crescente terrore dei protagonisti?
E' riuscita a creare un'atmosfera perfetta, diabolica...questo libro non è altro che un gioco, una specie di enigma a scatola chiusa, dove tutto è il contrario di tutto e dove ogni cosa non è ciò che sembra.

Le storie ambientate in Egitto sono altrettanto suggestive...ti consiglio di leggerti "La domatrice"(giallo claustrofobico...l'avrò letto una decina di volte), "non c'è più scampo"( giallo un pò simile al mistero di Styles Court) e"Assassinio sul Nilo"(ne hanno fatto anche un'ottima trasposizione cinematografica.

Ah sicuramente l'angoscia ti segue pagina dopo pagina.....ne ho letto meta in un'ora per la curiosita e perche non riuscivo a spiegarmi il tutto.....
davvero notevole!
ripeto,location perfetta per cio che l'autrice aveveva in mente,solo il maltempo estivo l'ho trovata una cosa un po forzata......per il resto ottimo!

Ah grazie per i consigli....Assassinio sul Milo avevo gia intenzione di procurarmelo!
 
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maxmagnus
view post Posted on 26/11/2010, 15:38




CITAZIONE (tiresia5 @ 21/5/2009, 21:23) 
Il film che gira su la sette è del '66, si nota Mario Adorf ed è ambientato in montagna, la riduzione migliore riamne quella degli anni '40 di Clair. Tutte le versioni cinematografiche hanno il finale cambiato, il che avrebbe un suo senso intrinseco, forse deriva da una versione teatrale.

Si ,deriva da una versione teatrale(poco conosciuta) e scritta dalla stessa Agatha Christie nel 1943.Il bellissimo film di Rene Clair in effetti adotta il finale della riduzione teatrale, che termina con una sorta di lieto fine.
Cosi anche il film di George Pollock.
 
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8 replies since 21/5/2009, 11:50   415 views
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