IL MIO NOME E' ROSSO, O.Pamuk

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tiresia5
view post Posted on 30/5/2009, 10:27




IL MIO NOME è ROSSO di Orhan Pamuk
Giallo, Einaudi 2001, 493 pagine

Il libro deve molto al nostro Eco, impossibile non ripensare allo scriptorium del nome della rosa quando Pamuk descrive il mondo dei suoi miniaturisti, i loro desideri, le dinamiche interne al gruppo, le due opposte visioni del senso e del fine del disegno (ma c’è anche una stanza del tesoro che riamnda alla biblioteca).
Un mondo in bilico fra tradizione e apertura all’esterno, sotto la spinta dei traffici commerciali con l’Italia, in un momento in cui irrompe nella pittura la tridimensionalità, la profondità di campo, ma soprattutto l’idea dell’artista quale individuo creatore, l’opera d’arte come oggetto unico espressione di talento e di ispirazione umana. Ed ecco che anche le persone divengono soggetti individuali, autonomi, il cui senso di vita si racchiude in se stessi e nelle relazioni con gli altri, rivelando un potenziale sovverviso all’ordine dei ruoli sociali e non che si tramanda da secoli.
Anche qui una trama gialla, molto serrata e una sottotrama rosa piena di sensualità.
Ottima l’idea della narrazione degli stessi eventi da più punti di vista, accadimenti che si sfaccettano mutando via via sotto la percezione del narratore di turno.
La divisione in microcapitoletti aiuta nella lettura da pendolarismo (il che non è male).

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Edited by LordDunsany - 30/5/2009, 16:25
 
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view post Posted on 31/5/2009, 00:16
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Sapiente Malizioso
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2 osservazioni: non ho ben capito di cosa parli; le recensioni che ho letto in giro parlano di un giallo atipico, con il contorno narrativo a farla da padrone. Secondo: non ho capito quanto ti sia piaciuto!! :)
 
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LadyTriffide
view post Posted on 31/5/2009, 21:12




Dato che ce l'ha mia madre questo libro (i miei abitano lontano e li vado a trovare poche volte) ne vale la pena prenderlo in prestito, partendo dal fatto che mi piacciono solo i romanzi scorrevoli? Merci ^_^
 
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tiresia5
view post Posted on 31/5/2009, 21:26




E' scorrevole. Il libro non è male davvero, forse tende a essere un po' lungo, ma non è male, alcune parti sono molto belle.
E' vero che c'è una trama gialla, inizia con un omicidio e continua con diversi omicidi, proprio come per Il nome della rosa, l'assassino non lo si conosce. C' è una storia d'amore, ma non è quello il centro del libro, non lo è per nulla. E', anzi, tutto il libro una occasione per raccontare una cultura che si sviluppa, il confronto fra due visioni dell'alrte che è anche un confronto fra due mondi che sono ancora lì a dividere la turchia
 
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3 replies since 30/5/2009, 10:27   83 views
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