GRAN TORINO, L'ultima di Eastwood?

« Older   Newer »
  Share  
tiresia5
view post Posted on 1/6/2009, 18:07




GRAN TORINO (Usa, 2008) Regia: Clint Eastwood
Clint Eastwood, Cory Hardrict, John Carroll Lynch, Geraldine Hughes, Brian Haley, Brian Howe, Nana Gbewonyo, Chris Carley, Bee Vang

image

Walt Kowalski (Clint Eastwood) è un reduce della guerra di Corea, di carattere burbero e spavaldo, prova una grande passione per la propria Ford Torino, modello classico del 1972, custodita in garage. Walt non mostra pudore nel manifestare il proprio sentimento anticoreano, nato durante la sua campagna in Corea, quando vide morire suoi amici per mano dei nemici. A peggiorare la situazione, il quartiere da lui abitato negli ultimi anni è diventato il principale centro suburbano della comunità coreana, e le bande giovanili danno molto fastidio

Il film è bello, non c’è che dire, essenziale, la trama linearissima viene interrotta da siparietti fuoritema, la regia al limite dell’asciutto, tranne per alcune inquadrature e alcune scelte forse discutibili.
Ma è un film impensabile se non in mano ad Eastwood, perchè giustamente lo incarna, lo rivolta nella sua icona di giustiziere che si porta dietro, si permette di deridersi, rimette con i piedi per terra l’epica americana, inserisce tutta la querelle del razzismo e della multietnicità dentro uno sfondo americano che ne è caratterizzato pienamente, perchè i vecchi sono più stranieri dei nuovi, ma soprattutto ribadisce, virandone il tema, l’ossessione eastwoodiana degli ultimi grandi film, ossia la responsabilità dei padri e il rapporto padre/figli.
Per un verso è necessario rifarsi a Mystic River e alla sua etica della vendetta, per l’altro a MDB e alla sua tematica del rapporto filiale che è sempre autonomo dal legame di sangue.
Quindi il giustiziere si confronta con le conseguenza delle sue azioni, rimane imprigionato della responsabilità di ciò che liberamente ha fatto (è difficile perdonarsi ciò che non ci è stato ordinato) e rinuncia a bettere la strada più ovvia e più liberatoria, perchè deve appunto calcolarne le conseguenze e non su se stesso, ma sui suoi figli. Qui il tema si lega all’avvicinarsi di mondi ed età differenti, da una parte il genitore putativo che sceglie i suoi figli, dall’altra i ragazzi senza punti di riferimento che cercano una guida, un baluardo di sicurezza, un riferimento dentro e fuori alla propria realtà, perchè sono orfani indipendentemente dal dato anagrafico.
Ed è cambiato Eatswood, negli anni, non c’è più quell’inno alla libertà individuale, spesso e volentieri identificata nell’eroe armato e vendicativo, ma il proprio fare è strettamente calato in legami anche labili che fagocitano letteralmente l’individuo presuntamente solo.
E’ un film sulla vecchiaia, sicuramente, ma non solo, si inizia con un funerale e una nascita, si finisce con un funerale e una rinascita. La solitudine dell’anziano è una solitudine innegabile anche là dove non riesce a riconoscere il suo paese, ma questa distanza è più forte e realistica rispetto alla propria famiglia, che non al contorno delle genti e delle etnie che si appropriano del suolo americano e che lo fanno come, nè più nè meno, hanno fatto tutti e sempre dalla nascita di quel paese. Perchè lo è? Forse perchè nel secondo caso ci si sceglie, forse perchè l’iniezione continua di speranza che l’immigrazione regala agli Usa è un rinnovato alimentare il sogno america, una redifinizione continua di un paese.
Ed è un film ottimista, se solo pensiamo a Mystic river in cui non vi è speranza, o a MDB in cui non vi lieto fine possibile, perchè c’è il caso che governa il mondo ed è impossibile piegarlo.
Straordinaria la smorfia continuamente ripetuta che gli taglia il viso.

VOTO 7,5

© Tutti i diritti riservati


Edited by tiresia5 - 3/6/2009, 08:08
 
Top
view post Posted on 2/6/2009, 10:38
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Faccio una breve riflessione: premetteno che non l'ho visto, devo dire che la tua recensione m'è piaciuta e sono più che certo che renda benissimo il senso del film. Essendo questo lo stato di cose sono assolutamente convinto che non lo vedrò mai: mal sopporto l'Eastwood regista (ancor meno per temi come quello trattato in questa pellicola), ha un tipo di sensibilità artistico/morale che mi urta profondamente; in più non so perchè in questo ultimo film ho l'impressione che il nostro si autoincensi mettendo in scena la summa dei personaggi che l'hanno reso famoso; il quale in fin dei conti non è che uno solo: il burbero e fintocattivo giustiziere cinico dal cuore buono..
io passo..
 
Top
**Nefertiti**
view post Posted on 5/6/2009, 13:22




Io vorrei vederlo prima o poi...tutti ne parlano bene....ed il vecchio Clint non mi dispiace come regista (anche se condivido in parte quello che dici Lord)...infatti sto meditando di vedere "lettere da iwo jima"la 2 guerra mondiale in ottica giapponese(e diretta da un americano..)....
 
Top
tiresia5
view post Posted on 5/6/2009, 18:28




CITAZIONE (LordDunsany @ 2/6/2009, 11:38)
Faccio una breve riflessione: premetteno che non l'ho visto, devo dire che la tua recensione m'è piaciuta e sono più che certo che renda benissimo il senso del film. Essendo questo lo stato di cose sono assolutamente convinto che non lo vedrò mai: mal sopporto l'Eastwood regista (ancor meno per temi come quello trattato in questa pellicola), ha un tipo di sensibilità artistico/morale che mi urta profondamente; in più non so perchè in questo ultimo film ho l'impressione che il nostro si autoincensi mettendo in scena la summa dei personaggi che l'hanno reso famoso; il quale in fin dei conti non è che uno solo: il burbero e fintocattivo giustiziere cinico dal cuore buono..
io passo..

Non ho mai condiviso il conservatorismo benevolo di Clint, ma è un dato di fattoc he lui abbia attraversato una maturazione registica notevole, nosempre felice. In questo film c'è una insistenza alla commozione che disapprovo, è il lato lacrima catartica che non mi va, ma credo che valga il passaggio comunque

Per Nefer: i suoi due sulla seconda guerra mondiale non li ho visti neppure io
 
Top
view post Posted on 8/4/2013, 15:21
Avatar

Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Letterato Classico
Posts:
25,295
Location:
Civita Vetula

Status:


Forse sto esagerando, ma considero Clint Eastwood come uno dei migliori registi in circolazione, dopo “Million Dollar Baby” e “Mystic River” ecco che ci regala un’altra perla di film, una pellicola semplicemente emozionante, con un finale tanto amaro quanto bello, un film sincero, da grandissimo maestro.
La fotografia di Tom Stern è semplicemente meravigliosa.
Un film che è una lezione di vita, che tutti dovrebbero vedere…

Voto: 8
 
Top
4 replies since 1/6/2009, 18:07   71 views
  Share