|
|
| IL CODICE DA VINCI di Dan BrownAzione, Ediz. Mondadori, 528 pagine Avuto come regalo 4 anni fa, non potevo esimermi dalla lettura per non offendere chi me l'aveva donato. Fu anche la scusa per immergermi in questo fenomeno editoriale. Ho cercato di leggerlo senza pregiudizi, ecco il risultato: non ci siamo, m'ha deluso moltissimo. Sebbene sia innegabilmente affascinante in alcune teorie esposte, le stesse non portano a nulla di concreto accompagnandoci verso un odioso epilogo "monco" (e purtroppo non stiam parlando del famoso "spadaccino" di Chang Cheh! ). Personaggi sin troppo caratterizzati (ma senza profondità), sanno tutto loro e sono sempre pronti a far la cosa giusta nel momento giusto, irritanti. Trama assolutamente inverosimile, succedono in una notte una quantità di cose che a una persona reale non basterebbe una vita intera.. Non parliamo del lato suspance, persino io (il che è tutto dire) ho capito "chi era chi" al suo apparire; Faletti (sic!) era riuscito far di meglio. Altra cosa che non ho gradito: molti libri di questo tipo s'accaniscono in descrizioni di certi aspetti od oggetti e non riescono a farmi capire "al volo" di cosa stiano parlando, il che, a mio parere, è un difetto enorme (ad es.la descrizione del criptex, non rende per nulla l'idea di come concretamente sia fatto l'oggetto). In conclusione ritengo sia adatto se non si vuol leggere niente di impegnativo e staccare la spina; ma anche in questo campo se dovessi scegliere gli preferirei cosine tipo "Il giorno dello sciacallo". Bocciato, senza riserve. VOTO 4,5 © Tutti i diritti riservatiEdited by LadyTriffide - 18/6/2009, 10:41
|
| |