| A volte vorrei anch’io essere un coniglio
Immaginate di essere un coniglio. Abitate in una conigliera come tante altre, uscite il giorno per andare al pascolo con i vostri simili, mangiate, scorrazzate su e giù per i prati, vi crogiolate al sole e vi raccontate storie sulle avventure di El-Haraihrà, ossia il principe dei conigli. Ma in una di queste conigliere vi dimora un coniglietto molto particolare, si chiama Quinitilo ed è certo che la sua gente presto sarà colpita da un’immane catastrofe. Suo fratello Moscardo non gli crede all’inizio, pensa che tutto sia frutto della sua fervida immaginazione ma poi, non si sa per quale motivo, comincia a ricredersi e decide di intraprendere insieme a lui un lungo viaggio alla ricerca di un nuovo luogo in cui poter vivere in pace. Non tutti i conigli però sono disposti a seguire i due indomiti fratelli, alcuni li credono folli, altri affetti da manie di grandezza, ma pur tuttavia i due fratelli riescono a creare un piccolo ed eterogeneo gruppo di coraggiosi avventurieri, formato da Mirtillo, il coniglio più ingegnoso del gruppo, Dente di Leone, abile nella corsa e nel raccontare storie, Pungitopo e Argento, due ex-soldati. Inizia così per questo simpatico gruppetto una lunga odissea alla ricerca di un luogo incontaminato, in cui poter vivere finalmente liberi e al sicuro da qualsiasi pericolo. La strada che porta alla libertà, però, è irta di pericoli: ci sono elil (ovvero tutti quegli animali selvatici che cacciano i conigli), fattorie abitate da uomini e perfino conigliere insidiose da cui è meglio stare alla larga. Una volta raggiunto il colle Watership, per i nostri conigli sembra essere finalmente giunta la meritata pace, ma qualcosa manca ancora: non ci sono coniglie per far sviluppare la nuova conigliera e senza di loro non potrà esserci futuro per la loro stirpe. Per fortuna Moscardo e compagni incontrano un uccello, Kehaar e grazie a lui riescono a scovare una conigliera non molto lontana, di nome Efrafra, da dove poter far fuggire con le buone, o con le cattive, qualche coniglietta, ma i nostri eroi non sanno che uscir vivi da quella conigliera sarà un'impresa che potrà costar a tutti loro la vita… E’ uno dei libri più belli, scorrevoli e incredibili che abbia letto in tutta la mia vita. E’ un libro per sognatori, per chi ha ancora la capacità, in questo mondo così falso e distruttivo,di credere ancora nei propri sogni. Seguire passo dopo passo le peripezie di Moscardo e compagni è stata un’emozione indescrivibile, mi sono sentita letteralmente catapultare in un mondo fiabesco, completamente immersa nella natura, circondata dalle sue eterne bellezze. E’ straordinario il modo in cui Richard Adams sia riuscito a dare linfa vitale a un mondo che, purtroppo, sta diventando pian piano sconosciuto a noi tutti a causa dell’inevitabile sviluppo tecnologico che la nostra società sta vivendo…tornare immersi nella natura, combattere una lotta per la sopravvivenza come questi coniglietti è un’esperienza che chiunque vorrebbe poter fare. Un romanzo che mi ha coinvolta, incuriosita, tenuta col fiato sospeso, divertito(bellissime le favole di Dente di Leone)e fatto affezionare ai suoi personaggi, così ricchi di sfaccettature. Una storia di coraggio, amicizia, lotte per la sopravvivenza, diversi usi e costumi, insediamenti per vivere, in parole povere una società che parafrasa, parallela, la nostra. Leggendo questo splendido libro vi accorgerete che, vivere da coniglio, sebbene sia molto rischioso, potrebbe essere davvero un’esperienza unica e chissà che nella realtà non sia davvero così. Un libro che ci fa riavvicinare alla natura e ai suoi abitanti, con le sue bellezze e le sue bruttezze, con le sue tragedie e le sue conquiste. E’ uno di quei capolavori che non si può perdere, uno di quei libri che hanno sempre qualcosa da insegnare, magari il piacere di leggere. E se quando avrete finito di farlo il vostro personale vocabolario si sarà arricchito di alcuni termini astrusi, non preoccupatevi, sarete uno di loro. Un consiglio spassionato: abbandonate per un momento la vostra frenetica vita e lasciatevi abbracciare dalla poesia con cui viene raccontato. Meraviglioso e struggente, violento e dolce, in una sola parola indimenticabile. Voto: 9
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