| Lessi questo romanzo una quindicina di anni fa e l’ho letto come si può leggere un libro a quindici anni, con il cuore in tumulto e gli occhi sognanti Già all’epoca ne rimasi affascinata, ora che la vecchiaia incombe su di me e ho deciso di riprendere in mano questa lettura, non posso che lodarne di nuovo la sua profonda bellezza. E’ un romanzo dolce, delicato, struggente, misurato nelle emozioni e nello stile, ben curato, elegante, scritto con stile raffinato e ricercato. Un’opera estremamente delicata e malinconica…un mondo che si avvia a un cambiamento radicale nel suo lento e inesorabile cadere, uno squarcio di vita, di storie raccontate dal loro inizio al loro epilogo attraverso gli occhi e la mente di un ragazzo che osserva con attenzione e curiosità i comportamenti di due giovani facenti parte di un mondo diverso dal suo, elevato, verso cui prova attrazione mista a una sorta di antipatia e invidia insieme. E’ un libro d’amore, quello del giovane protagonista per Micol Finzini, un amore cresciuto all’ombra di un muro di cinta, un amore che non li proteggerà dalle leggi razziali e dalle persecuzioni naziste. Splendida la figura di Micol, così libera, così ribelle, a volte sfrontata, una personalità che in molti desidererebbero avere. E’ uno di quei romanzi che ti lasciano un segno indelebile dentro, un libro su cui riflettere. Da rivalutare.
Vo: 8
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