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| LE QUATTRO PIUME (2002, USA) di Shekhar KapurHeath Ledger (Harry Feversham), Kate Hudson (Ethne Eustace), Wes Bentley (Jack Durrance), Djimon Hounsou (Abou Fatma), Alex Jennings (Colonnello Hamilton), Kris Marshall (Castleton) 1884: l’Inghilterra, padrona di un quarto del globo, decide di mandare le proprie truppe in Sudan contro il ribelle esercito musulmano comandato dal Mahdi. Il tenente Harry Feversham promesso sposo di Ethne, preso dalla paura dà le dimissioni prima di partire, abbandonerà i suoi amici, tra i quali Jack, segretamente innamorato di Ethne. Poco prima della partenza Harry riceverà un pacchetto nel quale vi sono quattro piume (3 dai suoi amici, uno dalla sua ormai ex promessa sposa) che simboleggiano la codardia; deciderà perciò d’imbarcarsi per conto proprio per il Sudan per provare a redimersi. Durante il suo cammino incontrerà il buon Abou che gli darà una grossa mano. Non è male questo film, anche se me ne avevano parlato poco bene; v’è un discreto ritmo, buona azione. Certo nel montaggio si poteva fare qualcosina di meglio, un paio di volte le scene sono state assemblate in maniera pessima. Una delle parti finali tra Heath e la Hudson è stucchevole e superflua. Non si capisce come Heath e Wes vogliano a tutti i costi impalmare una sciapissima Hudson che sembra la di loro madre. In più le piume sono quattro, non vien mostrata la restituzione di una di esse (formalmente sarebbe stato corretto far vedere il momento) e soprattutto non mi è ben chiara la figura di Abou! Lui dice a Harry che Dio l’ha messo sulla sua strada, perciò gli farà da angelo custode tutto il film. Ma quale Dio, quello musulmano? Perché questa fatto? E' forse un palliativo per mostrare che non tutti gli adoratori di Maometto sono cattivi e sporchi? Finale così così. Detto questo nota di merito a Dijmon Hounsou, a mio parere bravissimo, discreti sia Bentley che Heath Ledger. Moderno film in costume che cerca di riportarci sapori antichi ponendo in primo piano la componente umana a discapito di un’approfondimento sulla politica colonialista e militarista dell’epoca. VOTO 6,5 © Tutti i diritti riservati
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