| Devo dire che non è un film facilissimo.. (anche se qualcuno o ricorda come "il film delle rane") Quando l'ho visto la prima volta ho fatto veramente fatica a seguirne lo svolgimento con i vari incroci e rimandi; considerando che oltre quello v'è un enorme sotteso sul quale riflettere si capisce come ci si trovi indubbiamente davanti ad un film "importante".. Però, perchè c'è un però: non amo questo genere di film; quelli troppo "introspettivi", troppo "riflessivi", che ci illustrano le più disparate realtà contemporanee, che tendono a consegnarci un vero spaccato della società attuale. Certo Anderson è bravo, la parola che mi sovviene pensando alla pellicola è "misurato"; buonissime inquadrature, molte della quali veramente intense, discreti raccordi, luci di scena sempre buonissime, donano quel tocco di cupo, anzi no, malinconico che pervade tutte le storie.. Si, mi sono intristito vedendolo, penso che sia il classico film da godere in un determinato stato d'animo.. E' una sorta di "Tenenbaum" in salsa amara, benchè una via di fuga, una rinascita, come ricorda il pezzo finale, ci sia per tutti, o quasi. Lo promuovo indubbiamente, ma non gli assegno un voto altissimo. L'ho rivisto anche con audio originale: dopo "Nato il 4 luglio", ecco un altro furto ai danni di Tom Cruise, sarebbe stato un meritatissimo Oscar..
VOTO 7
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