MARCOVALDO, Italo Calvino

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tiresia5
view post Posted on 21/7/2009, 09:45




MARCOVALDO di Italo Calvino
1963

Surreale, era surreale anche negli anni settanta. Marcovaldo è un semplice e un puro, uno di quei personaggi cartoonistici di cui sai già che non avrà mai successo, ma che ami nella sua imperterrita lotta contro i fantasmi della realtà.
Marcovaldo è il contadino in città, senza orientamento, straniero nel cemento e nei palazzi, sradicato dalle sue abitudini legate alla natura, ai suoi colori, ai suoi riti, che si urbanizza per lavoro, il mantra del boom italiano.
Non è possibile dimenticarlo nel suo sforzo di avere un vero albero di natale anche se lo trova al margine di una autostrada e non lo può toccare, perchè vige un divieto, nella sua gioia nel mangiare i funghi in città, una elemento che a parer suo ridona equilibrio al mondo che gli si è rovesciato, ma che sono ovviamente pericolosissimi, nella sua ricerca delle stelle in un ambiente reso cieco dalle luci della città, ma infine stritolato dalla logica economica della pubblicità.
E’ l’eroe piccolo piccolo che affronta la sfida impossibile di unire nella vita urbana la natura, la sua poesia e la sua bellezza mai dimenticata.

Sono passati quarant’anni e Marcovaldo forse nulla più dice della paura dello sviluppo vertiginoso e senza pause della società, perchè vi siamo dentro, lo abitiamo, ma continua a regalarti il piacere del surreale, ti testimonia un altro mondo possibile, la memoria di altri sapori, di altre priorità, l’eco di ritmi di vita rallentati, il ricordo di un orizzonte diverso oltre i marciapiedi.

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Edited by LadyTriffide - 9/11/2009, 14:31
 
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view post Posted on 22/7/2009, 01:35
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Sapiente Malizioso
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Ne parli benino, ma la trama non mi convince, non so se mai mi avvicinerò a quest'opera :) Spero non sia un male e comunque non posso legger tutto, no? :lol: :bleh.gif:
 
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view post Posted on 22/7/2009, 10:19
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L'amour est plus froid
que la mort
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Marcovaldo mi riporta direttamente ai miei anni più felici, quando passavo i pomeriggi da mio nonna e leggevo il libro di scuola di narratva, che conteneva diversi capitoli di Marcovaldo :)
E' un personaggio fdavvero pure, e le sue vicende erano sì divertenti, ma anche amare, sebbene questo lato non fossi in grado di coglierlo all'epoca.
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 22/7/2009, 10:37




A me quel tipo di ambientazione e di tipologia di personaggio non appassionano per niente.....mi angosciano piuttosto...
 
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Aislinn Dream
view post Posted on 25/8/2009, 12:03




Sicuramente può angosciare: soprattutto, rimane in bocca un gusto amaro... Letto e riletto, intero o a spizzichi, non so nemmeno più quante volte, è un libro che merita: semplice ma denso di significati.

Scusate, la persona sopra sono sempre io, per un errore, ma non riesco a cancellare quel post, lo può fare qualcuno degli admin, per favore?
 
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LadyTriffide
view post Posted on 25/8/2009, 16:51




Tutto a posto Aislinn ^_^
 
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NYCLight
view post Posted on 25/8/2009, 17:43




ho letto qualcosa di Marcovaldo duranti gli anni di scuola. secondo me Italo Calvino andrebbe studiato decentemente a scuola e letto letto letto sempre.
io sono legatissima a questo autore. c'è poco da fare :P
 
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view post Posted on 25/8/2009, 17:57
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Sapiente Malizioso
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Invece a me piace ma non mi fa impazzire.. :) Come finisco "Se una notte.." vi saprò dire meglio..
 
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Baba1989
view post Posted on 9/11/2009, 11:41




Venti novelle, ognuna dedicata ad una stagione.
Ed è proprio attorno al volgersi delle stagioni, che nascono le tragicomiche avventure di Marcovaldo, questo povero diavolo, ibrido tra un imbranato operaio di fabbrica e un poeta della Natura e dello spirito. Un anti eroe calato in favole metropolitane ai limiti del possibile, disarmanti nella loro semplicità, calvinescamente geniali nella loro melanconica comicità.
Marcovaldo, (nome parodicamente altisonante, medieval-fiabesco) è insofferente della sua vita in città; anela ai paesaggi incontaminati, confonde la luna con il semaforo giallo, raccoglie funghi (velenosi) dalle aiuole. Riflette delicatamente sulla miseria del suo quotidiano, è attento ad ogni minimo segno che la natura gli offre, è spesso assorto nell’ammirare il cielo, rischiando nel frattempo d’essere investito da un’auto. Ingenuo ed ostinato, in ogni storia incorre in immancabili delusioni, lasciando però trapelare la speranza; rappresenta l’invito a non rassegnarsi mai. È questa la delicatezza di Marcovaldo: scorbutico, solitario, credulone, sognatore, ma semplice e fresco come un bambino. Calvino muove i fili di questa marionetta freneticamente, e adopera uno stile aulico, poetico, prezioso, in opposizione alla genuina elementarità delle situazioni.
La crociata di Marcovaldo per ritrovare l’armonia con il mondo che lo circonda, è destinata a non esaurirsi mai, poiché ogni auspicio è illusione, ogni traguardo è una nuova partenza: ma d’altro canto, accontentarsi significherebbe perdere la spontanea, sana inclinazione ad avere uno scopo nella vita.
Lettura gradevole, a tratti amara.

VOTO: 6.5
 
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view post Posted on 9/11/2009, 14:17
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Sapiente Malizioso
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La tua recensione Baba è molto bella e accurata e onestamente fa ulteriormente scendere il mio interesse, già basso, per questo libro! :lol:
 
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view post Posted on 25/11/2009, 16:43
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Insieme al barone è stato il primo libro di Calvino che ho letto.
Marcovaldo è un pò come un novello Fantozzi, perennemente sfigato, ossessionato dalla moglie, schiavizzato da un datore di lavoro senza scrupoli, ignorato e vilipeso dai suoi colleghi.
Un libro che da una lezione al cinismo della società attuale, un mondo di consumisti che non apprezzano quasi più le cose semplici che li circondano.

 
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10 replies since 21/7/2009, 09:45   309 views
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