You the living (Norvegia 2006)
Un film di Roy Andersson. Con Jessica Lundberg, Elisabeth Helander, Björn Englund, Ollie Olson, Kemal Sener, Håkan Angser
Film folle e godibile, un agglomerato di situazioni umane, di vita, pieno di sarcasmo acido e cattivo.
Non c’è una linea narrativa, ci sono solo molte situazioni descritte con camera ferma e personaggio e personaggi che vi si rivolgono e parlano di quel che gli accade, tra sogni strampalati e situazioni molto poco corrette. Indimenticabile il segmento dell’innamorato respinto sull’uscio della casa della sua bella, porta sbattuta e mazzo di fiori incastrato nell’anta, lui che va via piangendo e lamentandosi che nessuno lo capisca, un postino lo sente gli dice “Capisco” distrattamente e lo manda via perchè deve continuare a lavorare.
E’ un’umanità terribile, indifendibile, perchè vuole tutto, vuole la felicità, ma è un’umanità davvero squallida (come sottolinea lo psichitra che viene lasciato fuori dall’ascensore dai suoi stessi pazienti che da lui poi voglio la soluzione delle loro infelicità, e le scale da salire saranno tante). E quindi nessuno farà posto sotto una pioggia torrenziale all’ultimo arrivato alla pensilina dell’autobus, il sesso è un momento apartecipativo e grottesco, i figli vogliono soldi, tutti bevono smodatamente e sono vivi solo quando c’è da ordinare un nuovo alcolico, tutti sono un po’ disperati e totalmente soli sebbene in mezzo agli altri, nessuno dialoga, tutti sono chiusi dentro il prorpio mondo, quasi autistico.
Ancora da ricordare il sogno dell’uomo mandato alla sedia elettrica per aver rotto delle porcellane, i proprietari sostengono che siano antiche di 200 anni, porcellane poggiate su un tavolo con tanto di gigantesche svastiche celebrative, e un alticcio tribunale non farà che infliggere la pena trovata equa, mentre poi tutti assisteranno all’esecuzione seduti come al cinema, mangiando popcorn.
(Ma l’elenco delle situazioni è lunghissimo)
C’è un che di liberatorio quindi quando infine arrivano i bombardieri, annunciati alla prima inquadratura sempre in sogno, che forse raderanno al suolo una città popolata dal nulla.
VOTO 7Edited by LadyTriffide - 31/7/2009, 10:08