LA RAGAZZA DEL LAGO

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tiresia5
view post Posted on 18/8/2009, 20:41




La ragazza del lago (Italia 2007)
Un film di Andrea Molaioli. Con Toni Servillo, Nello Mascia, Marco Baliani, Giulia Michelini, Fausto Sciarappa

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Un commissario di un piccolo paese indaga su un misterioso omicidio

E’ sicuramente un film di genere, che non lo rivoluziona, nè lo reinterpreta. Si serve però di una storia e un’ambientazione non scontati, l’una per questo microcosmo provinciale aulico e bellissimo, l’altra per una vicenda carica di malattia. E’, a mio parere, un film sulla malattia e l’inadeguatezza di fronte ad essa. La malattia, variamente intesa, pervade e vive in casa di quasi tutti i protagonisti, sta nel chiuso di abitazioni e vite ordinate e apparentemente perfette. La malattia è tale, senza ritorno, oppure è dissociazione dalla realtà e di fronte ad essa tutte le persone sono parimenti inadeguate, o se non lo sono di fronte alla malattia dell’altro, lo sono di fronte alla malattia che alberga nelle loro vite. L’ho trovato quindi veramente orrorifico, senza quegli orchi che pure sono evocati in continuazione (pedofilia, morbosità famigliare su tutte), ma con un concentrato di verosimili paure e furori, fughe e abbandoni, con un’umanità incapace di vivere la diversità, di affrontare la morte. Ed è la famiglia il luogo del disagio, un posto in cui neanche l’affetto può mettere riparo all’inadeguatezza, anzi la esarceba, un luogo pieno di mancanze, di assenze, di ruoli non ricoperti, di incapacità, di dolore.
Forse solo alla fine c’è un’accettazione, nata dal bisogno, una piccola bugia per sopravvive e affrontarla la vita, sghemba, brutta, malata.

il merito più grande l'aver battuto Caos calmo ai David!

6,5

Edited by LadyTriffide - 25/8/2009, 19:22
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 18/8/2009, 22:02




Questo film ce l'ho da tempo immemorabile,aspetta solo d'essere visto:).....pensavo valesse di piu,gli dai solo una piena sufficienza....
Tanto rumore per nulla insomma....
 
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Hyacint girl
view post Posted on 19/8/2009, 11:03




però avrei voglia di vederlo...
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 8/1/2010, 12:23




Difficile scrivere qualcosa dopo l'esaustiva recensione di tiresia....
Mi sento di dare un bel 7- al film,meritevole non tanto per il giallo,soggetto principale tramite il quale vengono poi affrontati i vari temi per cui invece la pellicola vale una visione (fra cui l'inadeguatezza,il dolore,il senso di colpa...)
Regia e location eccellenti,Servillo all'altezza,come sempre,del suo ruolo.
Nel complesso da vedere...

Edited by **Nefertiti** - 8/1/2010, 12:43
 
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Baba1989
view post Posted on 8/1/2010, 12:38




Non discuto sulla bontà oggettiva della pellicola, il taglio che Molaioli dà alla storia è originale, ho apprezzato la ricerca dell'essenziale, il minimalismo con cui si dipana il dramma, l'interpretazione senza fronzoli di Servillo.
Tuttavia, mi sono accostata a questo film fiduciosa di trovare un noir (forse avevo pensato male); ho invece trovato un drammatico, il giallo è solo una sfumatura di genere, un incipit, uno spunto, per raccontare i disagi esistenziali dei diversi personaggi, il male di vivere, i sensi di colpa, cioè il tipo di film che, di solito, non amo.

Voto: 6
 
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**Nefertiti**
view post Posted on 8/1/2010, 12:45




Beh in sostanza il giudizio di base credo sia piu o meno simile,solo che il voto poi scaturisce dai nostri gusti personali.....
Comunque anche te gli dai la sufficienza...son contenta!:)
 
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Baba1989
view post Posted on 8/1/2010, 12:50




Certo, la sufficienza oggettiva la merita tutta! :)
Al di là del fatto che il connubio film italiano-drammatico sia per me insostenibile.. ;) :)
 
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view post Posted on 6/7/2014, 11:51
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Il livello del cinema italiano è molto basso, ce ne rendiamo ormai conto tutti quanti e vedere un così raffinato giallo targato interamente Italia fa quasi gridare al miracolo…non sembra vero, ma ancora siamo capaci di tirar fuori cose pregiate(basti vedere anche “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino) dal nostro ormai logoro cilindro.
Il giovane ed esordiente regista Andrea Molaioli ha dato vita a un film davvero notevole, un film che ricorda per molti versi l’affascinante serie televisiva, “Twin Peaks” di David Lynch, coadiuvandosi anche dell’immensa bravura di Toni Servillo, a mio parere uno dei più bravi attori italiani dell’ultimo decennio.
Gli scenari montani dove è stato girato il film(un paese a me non noto del Friuli Venezia Giulia) sono di una bellezza e di una suggestività infinita(il lago è qualcosa di incantevole), così come la dolce e suggestiva colonna sonora, che cattura lo spettatore fotogramma dopo fotogramma.
Lo stile narrativo di Molaioli così freddo, così intenso, coadiuvato anche da una fotografia più che eccellente, fanno da cornice a una storia profondamente triste, una storia che tratta con estrema delicatezza di problemi familiari, di gravi malattie, di scontri generazionali senza mai scadere nel banale, nel melenso, nel melodrammatico, con un epilogo che, pur essendo troppo scarno e magari un po’ frettoloso, rende il tutto ancor più amaro e malinconico.
Ha fatto un ottimo lavoro questo giovane regista, il suo film è una ventata di aria fresca in quella che è ormai il moribondo panorama del cinema italiano.

Voto: 8
 
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7 replies since 18/8/2009, 20:41   88 views
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