RAGIONE E SENTIMENTO, Jane Austen

« Older   Newer »
  Share  
La Venere di cioccolato
view post Posted on 31/8/2009, 12:12




RAGIONE E SENTIMENTO di Jane Austen
Romanzo, 1811, Mondadori


Racconto ricco di sfumature, un pò pesante alll'inizio, ma poi riesce a catturarti con la forza di un uragano.
Unici due nei la mancanza di umorismo che ha contraddistinto(e reso superiore a mio parere) le pagine di "Orgoglio e pregiudizio"e la fine troppo affrettata.
Per il resto un ottimo romanzo, scritto come al solito con la classe e l'eleganza che contraddistinguono la bravissima scrittrice.

image

Edited by LordDunsany - 1/9/2009, 12:25
 
Top
view post Posted on 1/9/2009, 11:26
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Ho letto praticamente niente della Austen e ovviamente questo mi manca. La mancanza di umorismo, segnalata da Simona temo possa pregoiudicare la "leggerezza" di un romanzo di questo tipo, chiedo a chi l'ha letto, sbaglio?
 
Top
Hyacint girl
view post Posted on 2/9/2009, 10:13




sto preparando un commento un po' più articolato dei miei soliti...vi aggiornerò in tempi ragionevoli
 
Top
Hyacint girl
view post Posted on 5/9/2009, 18:23




Ragione e sentimento è stato il mio primo romanzo Austeniano.
L'ho letto oramai una dozzina di anni fa in edizione penguin classic (roba da snob o da studenti di lingue). Credo sia stato il mio primo romanzo integrale in inglese e se qualcuno volesse accostarsi alla lettura in lingua non posso che consigliarlo, la Austen ha uno stile di scrittura lineare e poco arzigogolato, lo si può leggere anche se non si ha questa grande dimestichezza con la lingua.
Amo Jane Austen per la sua grande ironia, ironia che si mostra sempre nei dialoghi e nella presentazione dei personaggi, mi piace pensare che le sue descrizioni sono un po' come delle polaroid, immediate, da cogliere subito, non occorre farle decantare per farsi un'idea di chi si ha davanti. Probabilmente al giorno d'oggi direbbero zitella acida.... trattandosi di letteratura, possiamo tranquillamente definirla misurata e immediata, geniale nel rappresentare con poche pennellate la varietà umana.
Perché proprio ragione e sentimento? Perché ragione e sentimento sono due tematiche fondamentali nella sua intera opera, pigliate a caso uno dei suoi romanzi e potrete applicarvi questa teoria critica.
Nelle sue opere e in particolare in questa possiamo vedere che ci sono in genere due macro tipologie di personaggi: le teste calde, irrazionali e passionali e le persone coi piedi per terra, un po’ trattenute, dotate di buon senso e raragione. Nella maggior parte dei casi non è difficile capire da che parte Jane si schiera. Sono i personaggi razionali e comunque buoni, che risultano vincenti nelle sue opere, perché non si lasciano rapire dai sensi ma conservano contegno e riescono ad agire con buon senso.
Elinor e Marianne Dashwood sono due giovani ragazze della Country Gentry (la nobiltà campagnola soggetto principale delle opere di Jane Austen) e fanno parte, per così dire, di una famiglia bene; in quanto femmine però sono destinate a non ereditare il becco di un quattrino, altra situazione tipica. Le eroine di Jane Austen infatti sono sempre ragazze di grande spirito, bellezza o bontà ma pochi mezzi…o per lo meno, non hanno doti tali da ingolosire i buoni partiti. Nonostante ciò in genere i personaggi meritevoli risultano vincenti…ma torniamo al romanzo…
Elinor viene descritta sempre come la sorella vecchia e saggia ( consideriamo che nel romanzo ha 19 anni), la sua modestia e timidezza non la rendono proprio “successful” con gli scapoli, si innamora e di certo non per le sue doti fisiche di Edward Ferrars, uomo modesto e di buon senso… ma mentre il lettore è consapevole del sentimento di lei, tutto il contesto non se ne accorge, tale è il suo contegno. Nonostante il destino sembri remarle proprio contro Elinor non perde mai il suo contegno e non abbandona mai, con gran senso del dovere, il ruolo di colonna portante all’interno della sua famiglia interamente femminile, personalmente giunta a questo punto stavo cominciando a pensare che i buoni se la pigliano sempre in quel posto ed è proprio a questo punto che la Austen le concede il lieto fine e la felicità.
Marianne bellissima e giovane è l’esatto contrario di Elinor, impulsiva e schietta si innamora di Willoughby, giovane e affascinante ma apparentemente squattrinato, altro uomo emblematico nei romanzi di Jane Austen, il seduttore bello e senza scupoli. Contrariamente ad Elinor, Marianne in seguito alla delusione amorosa si ammala gravemente e rischia di morire. Questo diventa il vero e proprio turning point: durante tutto il romanzo, a mio modo di vedere, nonostante il grande affetto, si sente in sottofondo la leggera disapprovazione dell’autrice per questo personaggio che segue sempre il cuore e non usa il freno della ragione, nel momento in cui però a seguito della malattia Marianne matura e sceglie di seguire l’esempio di Elinor, Jane la premia. Così la sua scelta, che sembra una sorte di morte interiore a favore del buon senso, è poi portatrice di una grande felicità.
Ora mi rendo conto che il tono non è proprio da saggio letterario, ma spero apprezzerete…
 
Top
view post Posted on 6/9/2009, 02:38
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


L'ho letta con attenzone, m'è piaciuta! :) La trama non mi sembra per nulla avvincente, però un'annotazone vorrei farla: ma come, l'impulsiva e schietta, capace di grandi slanci viene vista negativmente dell'autrice, se ne conosce il motivo? La ragione non diventa "freno emotivo" al flusso dei sentimenti? Mi pare più Elinor il personaggio, non dico negativo, ma neutrale, che ne dici Vittoria?
Va bene usare la ragione, ma a volte il cuore va lasciato libero da briglie..
 
Top
LadyTriffide
view post Posted on 6/9/2009, 10:40




Ho un pregiudizio ( :P ) verso Jane Austen a causa dei film tratti dai suoi libri più conosciuti... Sto cercando di scavalcarlo e vorrei comprarmi, per pochi euro, quello splendido volume da poco uscito della Newton Mammut con tutti i suoi romanzi... ^_^

image
 
Top
Hyacint girl
view post Posted on 6/9/2009, 14:38




Lady, io ho un edizione bur con tutti i romanzi che sembra un'enciclopedia...honestly? scritta talmente in piccolo che te li fa odiare, meglio un romanzo smilzo alla volta...
quali film ti hanno lasciato un pregiudizio? hai visto anche ragione e sentimento con le splendide emma thompson e kate winslet?
Lord: certo che umanamente tutti amano subito Marianne e schifano un po' elinor, perché quest'ultima non si lascia mai a andare, ma mettiamola così: elinor è un po' come le statue greche classiche, liscia e perfetta in superficie e mossa dalle più grandi passioni nel profondo...Marianne non è un personaggio negativo, tant'è vero che non fa colpi di testa, alla fine è proprio il suo preservarsi da Wlloughby (lo squalo di turno) che le porta la felicità più duratura...Riguardo la trama, non ho voluto parlarne troppo nel mio commento per non svelare troppo il libro, diciamo non ci sono colpi di scena e azioni ma intrecci piuttosto complicati si! In un certo senso c'è anche un po' di russia, cioè una fantasmagoria di personaggi minori che hanno influenzato il passato dei protagonisti...credimi i romanzi di jane non sono affatti noiosi, sbucano sempre fuori tipi che vanno a incasinare le situazioni...
 
Top
LadyTriffide
view post Posted on 6/9/2009, 17:24




CITAZIONE (Hyacint girl @ 6/9/2009, 15:38)
Lady, io ho un edizione bur con tutti i romanzi che sembra un'enciclopedia...honestly? scritta talmente in piccolo che te li fa odiare, meglio un romanzo smilzo alla volta...
quali film ti hanno lasciato un pregiudizio? hai visto anche ragione e sentimento con le splendide emma thompson e kate winslet?

Si, e pure quello con Keira, mi sembrano solo film "romantici" senza un attenzione ai costumi o alla fotografia... Io NON ho visto nessun film, è solo una mia sensazione che dovrò presto verificare :P

Per il libro, sono così belli questi della Mammut che comprerei anche quelli che non mi interessano ^_^ Per il problema della lettura posso sempre prendere quelli in biblioteca....gratis :D :D
 
Top
private eye
view post Posted on 6/9/2009, 18:09




Cosa succede se dico che l'ho letto ma non lo ricordo affatto o quasi?
Accadde in un periodo in cui mi ero immersa con slancio nei romanzi della Austen (Orgoglio e pregiudizio, Persuasione, Emma e questo, se non ricordo male) circa cinque o sei anni fa; probabilmente le vicende di personaggi tendenzialmente molto vicini o con aspetti caratteriali simili (le figure femminili e maschili dei romanzi della Austen possono essere inquadrate in un numero piuttosto ridotto di categorie che, se da un lato facilitano il lettore nella loro conoscenza, dall'altra rendono il susseguirsi degli eventi abbastanza prevedibile) mi hanno impedito di conservare di ciascuna storia un ricordo netto e separato dagli altri; quello che mi piacque di più, però, fu senza dubbio Persuasione.
Se dovessi rileggere, in un lontano futuro, Ragione e sentimento mi piacerebbe mettere una recensione che renda più giustizia a questa, comunque valida, scrittrice.
:)
 
Top
Baba1989
view post Posted on 16/11/2009, 12:35




Sense and sensibility.
Ragione e sentimento.
Elinor e Marianne.
I miei commenti non saranno mai abbastanza esplicativi, tali da far capire cosa significa "entrare" in un romanzo di Jane Austen; perché ognuno di noi vive in maniera diversa le sue opere, ognuno si affeziona ad un personaggio diverso, ognuno sceglie se calarsi nei panni di Marianne, l’ardore giovanile, la passione, la vivacità, il dolore senza moderazione, o in quelli di Elinor, la discrezione, la convenienza, il decoro.
E nella stessa misura ciò accade con Elisabeth e Jane, in Pride and Prejudice, ad esempio, o con Jane Fairfax e Emma.
E la Austen, lei, da che parte stava?
Elinor rappresenta forse una proiezione di sé stessa, così come sembrava con l’ironia, la caparbia, la mordacia di Elisabeth?
Forse non è importante.
L’aspetto più significativo è la genialità con cui riesce a mettere a fuoco un universo che potrebbe sembrare frivolo, superficiale, monotono, ma che in realtà è il mondo, quel mondo che lei osservava sin da piccola, pungente come pochi altri.
Non c’è guerra, non c’è Dio, c’è soltanto la storia dei suoi personaggi: e ci sono i matrimoni, quasi a scandire un ordine finale a cui tutto si ricongiunge.
Willoughby, Edward, Brandon, stravolgono e assestano le vite delle protagoniste, i cui dialoghi sono lo specchio del giudizio e della sensibilità, sono frammenti di esagerazione, menzogna, amore, ironia, idiozia.
Leggendo, mi scoprivo a pensare che la Austen si fosse divertita a scrivere quelle frasi: che fosse insaziabilmente desiderosa di scrivere, nata per scrivere. Per raccontarci quanto possa essere profondo un sentimento, sotto la corazza della futilità, quanto possa essere incantevole o tagliente uno sguardo, una parola, un gesto.
E penso che l’archetipo del personaggio femminile che prepotentemente regna nei suoi romanzi fosse lei, Jane Austen, tenera e spietata osservatrice del mondo.
 
Top
view post Posted on 17/11/2009, 01:44
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Ecco quellache io chiamo recensione bela e molto chiara, senza tanti fronzoli.. M'è piaciuta, m'è quasi, e dico quasi venuta voglia di leggermi tutto della Austen! Intanto me la assaggio in salsa zombie, poi vediamo :)
 
Top
Baba1989
view post Posted on 17/11/2009, 19:25




Addirittura, mi fa tanto piacere!
Grazie mille Cri ^_^
Ora gustatela condita da zombie e simili, poi magari ti vien davvero voglia di leggere qualcosa di suo.. :rolleyes:
 
Top
11 replies since 31/8/2009, 12:12   211 views
  Share