CITAZIONE (LordDunsany @ 15/3/2010, 22:23)
Ma non è un pò troppo "smielato"?
No, assolutamente, è tutt'altro.
E' un romanzo viscerale, travolgente, lacerante...la Bronte ha avuto, a mio parere, il merito di creare una storia d'amore assolutamente atipica, che nulla a che vedere con le storie sentimentali della sorella o della Austen.
Quello descritto da lei è un amore tutt'altro che tenero e romantico...i due personaggi protagonisti, Heatcliff e Catherine, sono due personaggi estremamente negativi, lui è un autentico bastardo, rude, maledetto, viscido, malvagio, bestiale, ma al contempo terribilmente affascinante, lei è odiosa, capricciosa, quasi demoniaca.
Due creature oscure e negative che diventano "limipde" solo nel momento in cui amano, ma il loro amore sa essere solo perverso, crudele, più una maledizione che una benedizione, ma purissimo nella sua bestialità.
Splendido il punto in cui
Heatcliff, disperato per la sua morte, le manda un'anatema e le augura di non trovare mai pace nell'aldil, perchè vuole averla sempre accanto, perchè vuole che sia soltanto sua e di nessun'altro.
Un amore mostruoso, all'apice del sentimentalismo e del romanticismo, un desiderio di amare che va oltre ogni ragione
Un libro che ti sconvolge l'anima, che va letto e riletto per assaporare ogni suo minimo particolare, ogni suo minimo dettaglio.
A mio parere un capolavoro.
Edited by La Venere di cioccolato - 18/3/2010, 13:17