| UOMO E SUPERUOMO - George Bernard Shaw 1903
Come capovolgere, ridimensionare, rinnovare il mito del Don Giovanni, in chiave filosofico-umoristica. Prendiamo il protagonista, Tanner, di bell’aspetto, intellettuale, molto uomo e poco super. Dimentichiamoci il “Don Juan” di Molière, impenitente archetipo del seduttore perfetto, e tralasciamo il Don Giovanni di Mozart, eroe magico e superbo. Shaw ci regala un uomo innamorato, un uomo incantato, sedotto, trascinato da una donna. È la donna, la vera protagonista di quest’opera. Ann, ragazza semplice, shakespeariana, sicura di sé, decisa a trovarsi un compagno con cui “perpetuare la specie”, è capace di soggiogare Tanner senza pietà, dimostrando la totale finzione della supremazia maschile nel sottile gioco della seduzione. L’autore afferma, con azzardo, che spesso la donna moralmente e fisicamente si accontenta, perché a livello inconscio sa che se così non facesse la razza si estinguerebbe. E l’uomo insegue, rincorre, in un labirinto di battute, dialoghi serrati, elucubrazioni filosofiche, in cui il lettore deve districarsi. L’erotismo, è la forza vitale della donna all’interno di tutta l’opera: il Don Giovanni è la preda, in questa amorosa caccia tragicomica. Non è un semplice inno al femminismo, non è mancanza di scrupolo nei confronti degli uomini, non è una satira ingiustificata verso i Don Giovanni della letteratura. È un desiderio di abbattere i luoghi comuni, di riscattare la donna, di ritrarla graziosa, delicata, e contemporaneamente cacciatrice. La rivincita di tutte quelle donne che hanno avuto ruoli marginali, pur essendo dotate di grande spessore, e se ne potrebbero citare tante, da Ofelia a Marianna.
La donna aspetta di essere corteggiata, così come il ragno aspetta la mosca. Ma nel frattempo, tesse la sua tela..
Edited by LadyTriffide - 9/9/2009, 12:54
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