| Noi, ragazzi di ieri
Un libro è un amico prezioso, un compagno. Leggere un libro ci permette di viaggiare aldilà del nostro tempo, oltre il nostro spazio. La mente percorre sentieri di poesia, avventura, sogni, illusione, verso mondi tanto a noi lontani che pure ci catturano. Cci sono libri che ti cambiano la vita, che ti arricchiscono, che t’insegnano qualcosa che nessuno può spiegarti, ti insegnano cos’è la vita, quanto sia dura affrontarla ma anche quanto sia bella. I Ragazzi della via Pal è uno di questi. E’ stato, insieme a “Il principe felice” di Oscar Wilde, il mio primo libro, un prezioso compagno della mia infanzia e giovinezza…avevo appena imparato a leggere all’epoca e già avevo scoperto quanto fosse bello e quanto amavo farlo. Libro che può sembrare controverso a chi lo legge per la prima volta…l’idea che un gruppo di ragazzini, per il possesso di un pezzetto di terra, finiscano addirittura per fare una guerra, può far rimanere di stucco a un “neofita” lettore, può indurlo a chiedersi: “ma come, in un mondo pieno zeppo di pacifisti come il nostro, esiste un libro in cui si decanta la guerra e su quanto sia necessaria e inevitabile? Ebbene si, è la guerra e i sentimenti che arreca il fulcro narrante della storia. Una storia appassionante, nella quale tutti possono ritrovarsi, nella quale chiunque possa rivedersi in uno dei tanti personaggi, in Nemecsek piccolo e unico soldato semplice, in Boka, leader incontrastato e carismatico, o in Gereb, il vile traditore. Tutti personaggi eterogenei, nei quali è facile riscoprire e rivivere uno dei tanti nostri difetti di semplici esseri umani. Non è solo una guerra questo libro, è un sogno, è il desiderio di voler difendere il proprio spazio dagli invasori, è amicizia fraterna, è amicizia per la vita. E, pagina dopo pagina, ti rivedi bambino, quando anche tu giocavi con le biglie, nel campetto vicino casa, un terreno incolto, con un albero di palma a fare da sfondo e tu che eri il leader di un gruppo che lottava per ciò in cui credeva. E magari ti ritrovi accanto al Nemseck di turno, il bambino timido, assillato da tutti, ma che si rivelerà il vero eroe della storia. In questo libro ho trovato più sentimenti ed emozioni che nella mia vita privata, che ancora, a distanza di anni, porto dentro di me. Un’opera romantica e atroce, da far leggere ai ragazzi di oggi, per insegnar loro a comportarsi lealmente, a perdonare, a lottare per vincere, ma soprattutto ad avere fiducia in sé stessi, ma a saperci anche arrendere al momento opportuno.
Voto: 9
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