QUANDO ERAVAMO ORFANI, Kazuo Ishiguro

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selphie_tilmitt
view post Posted on 16/9/2009, 19:31




QUANDO ERAVAMO ORFANI - Kazuo Ishiguro

Quando eravamo senza idee eppure decidemmo di scrivere lo stesso

Per commentare il libro (d’altronde il voto che gli ho dato si commenta già da solo), basterà che, punto per punto, vi riassuma la trama.
Il protagonista, Christopher Banks, è un detective, forse sulla trentina, forse di più. Non ci è dato saperlo con chiarezza. I suoi genitori sono stati rapiti a Shangai quando aveva una decina d’anni, forse dai rossi, forse dai neri (neanche questo è molto chiaro), e in seguito è stato cresciuto in Inghilterra da una zia. Ha intrapreso la carriera di detective, ed è ormai famoso nel suo campo. Ci vorranno numerosi anni, però, perché gli venga in mente di occuparsi del caso dei suoi genitori, mai chiuso. Fin qui, direte voi, il tutto non fa una grinza.
Dopo aver adottato un’orfanella (?), che non occuperà il minimo ruolo nella vicenda, Banks partirà per Shangai alla ricerca dei suoi genitori. Peccato che, dopo la descrizione di inutili feste e ricevimenti, e superficiali incontri con una donna di facili costumi già conosciuta in Inghilterra, deciderà di mollare il caso per fuggire con lei, stanca del marito anziano che lei stessa ha accalappiato. Il fatto che i loro incontri, nel corso del libro, siano stati esigui e di nessuna valenza emotiva, pare non sfiorare né autore né protagonista. Noterete che l’autore ha già iniziato a far uso di oppiacei, riuscendo a creare un protagonista che è la perfetta reincarnazione della logicità e della coerenza. Inizia adesso la fiera delle ridicolaggini: l’ex detective che si occupava del caso gli apre una nuova pista (forse di cocaina?), una casa in cui, molto realisticamente, potrebbero ancora, dopo vent’anni, essere tenuti prigionieri i genitori. Mentre Christopher si reca ugualmente all’appuntamento della fuga d’amore, scopre che il conducente dell’auto su cui viaggia, casualmente, conosce la casa indicatagli dall’ex detective, e, sempre casualmente, si trova a poca distanza da lì. Prevedibilmente, ancora una volta, cambia idea: molla la donna di facili costumi senza A né BA e si reca in cerca della casa. Il luogo in questione è ormai finito sotto il controllo dell'esercito giapponese (sì, ogni tanto l’autore ci ricorda che a Shangai infuria la guerra tra giapponesi e cinesi), e il protagonista inizia a scalpitare e strepitare per ottenere un manipolo di uomini da portare alla ricerca dei suoi genitori. L’irragionevole comandante gli spiega con molta calma che ha pochi uomini per tenere le linee, ma queste sciocche e ininfluenti quisquilie quali la guerra cino-giapponese non sembrano interessare il protagonista, che continua a insistere finché non ottiene di poter andare da solo. Avanzando tra le linee nemiche, illeso, il protagonista, casualmente, s’imbatte nell’amico di infanzia giapponese perduto quando si è trasferito in Inghilterra, e lo salva dai cinesi. A questo punto, inizio a pensare che Shangai sia grande quanto una scatola di fiammiferi. Quante volte ho scritto ‘casualmente’?
Ishiguro, a questo punto, si affretta a terminare il romanzo infilando un’idiozia dietro l’altra: nella casa non ci sono i genitori, l’amico giapponese scompare, Cristopher Banks viene trovato dall’esercito nipponico e portato al consolato britannico, e finalmente riesce a ottenere l’incontro con un famoso e misterioso informatore, il Serpente Giallo, il quale scopre essere un’amico di famiglia. Le emozionanti rivelazioni (l’unica emozione che ho provato è stato un moto di gioia nel rendermi conto che il libro stava per terminare) sono le seguenti: il padre è semplicemente fuggito con l’amante, mentre la madre è stata tradita dai suoi stessi compagni e consegnata come concubina a un potente Signore della Guerra. Il protagonista, anni dopo, la ritrova in un convento, ormai fuori di senno. Fine del libro, sia lode al Cielo in cui non credo.
Cioè, no, scusate. Ma anche no. Questa è una delle poche volte in cui ho voglia di scrivere all’autore per chiedergli cosa diamine s’è fumato, e non perché ne voglia anch’io: se il risultato è un libro cosi mediocre, torno alla marijuana e vediamo se divento una famosa scrittrice.
Tutti i personaggi, protagonista compreso (preoccupante, considerato che il libro è in prima persona), hanno la profondità psicologica di un foglio di carta velina, e l’autore si diverte a inserire flashback nei flashback in maniera così dettagliata da apparire quasi ridicolo: ci sono descrizioni di ambienti così puntigliose che io non saprei dare nemmeno della mia stanza, mi chiedo proprio il protagonista come faccia a ricordare le sfumature dello stucco delle pareti, l’esatta disposizione dei mobili di un rispostiglio, e il numero di rughe di sua madre, il tutto visto con gli occhi di un bambino di sei anni. A parte questo, come dicevo, il libro è incomprensibile e illogico, glissa su ciò che di interessante ci poteva essere (le indagini del protagonista) e si concentra su amenità quali i giochi che faceva a sei anni con il suo vicino di casa giapponese, o il divano di seta che ruppe lanciandosi dai gradini della scalinata. No, Ishiguro, grazie per le premure, ma di tutto ciò che in questo libro hai scritto non ce ne può fregar de meno. Se gli altri tuoi libri sono così, preferisco leggere le etichette del Pummarò Star.

Insomma, il mio voto è 3

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Edited by LadyTriffide - 19/9/2009, 12:06
 
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view post Posted on 17/9/2009, 09:44
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Sapiente Malizioso
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Ho letto tutto atttentamente: sono un pò stranito. Non dubito per niente della bontà della tua recensione, nè delle critiche che muovi, però, l'unico Ishiguro che ho letto io (Quel che resta del giorno) non è affatto male e mi era parso un buon scrittore.
Detto questo mi complimento per la bella recensione.
 
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NYCLight
view post Posted on 17/9/2009, 09:54




io di Ishiguro non ho letto ancora nulla. (ho visto però il film "Quel che resta del giorno")
ne parlano tutti bene, ma non vuol dire che uno dei suoi libri non possa piacere.
 
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selphie_tilmitt
view post Posted on 17/9/2009, 10:00




Io ho letto 'Non Lasciarmi' e, anche se come struttura è molto simile a questo (flashback nei flashback e trama troppo 'cornice') l'ho trovato molto migliore.
Questo è...come dire, semplicemente assurdo. Sembra la trama inventata da un bambino di dieci anni in vena di fare il detective e scritta da un adulto.
 
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view post Posted on 17/9/2009, 10:02
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Sapiente Malizioso
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CITAZIONE (selphie_tilmitt @ 17/9/2009, 11:00)
Io ho letto 'Non Lasciarmi' e, anche se come struttura è molto simile a questo (flashback nei flashback e trama troppo 'cornice') l'ho trovato molto migliore.
Questo è...come dire, semplicemente assurdo. Sembra la trama inventata da un bambino di dieci anni in vena di fare il detective e scritta da un adulto.

No, no, da quello che hai scritto sembra effettivamente un libro un pò così così.. Di solito, oltre che nelle descrizioni è accurato anche nell'intreccio..

Bè, il film è proprio bello Tea, come tutti gli scrittori può aver battute a vuoto.. :P
 
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selphie_tilmitt
view post Posted on 17/9/2009, 10:05




Il film lo vedrò senz'altro, anche perchè adoro Anthony Hopkins.
 
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5 replies since 16/9/2009, 19:31   566 views
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