L'ULTIMO CAVALIERE, Stephen King

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selphie_tilmitt
view post Posted on 16/9/2009, 19:34




L'ULTIMO CAVALIERE (La Torre Nera I) - Stephen King

Piccola osservazione prima di iniziare: di questo libro esistono due versioni. Una è del 1982, dallo stile rude, gli avvenimenti che si accavallano, spesso incomprensibile.
L’altra è stata riscritta nel 2003, ampliata, aggiornata. Ed è di questa che vi parlerò.

Commentare questa saga è probabilmente impossibile, ma cercherò di farlo senza impegno, limitandomi per adesso al primo libro, con il solo proposito in mente di convincere chi non l’ha ancora letta che si sta perdendo l’imperdibile.


Il libro inizia lapidariamente:
L’uomo nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì.
(non chiedete a me, ma a Tullio Dobner, il traduttore, perché il titolo originale The Gunslinger ‘Il pistolero’ sia stato tradotto ‘Il cavaliere’)
Roland Deschain, età sconosciuta, nativo della Gilhead di un mondo che è ormai andato avanti, si è per l’appunto messo sulle tracce di un misterioso figuro, con la sola compagnia di una mula malandata, un otre di pelle a forma di mortadella e le sue pistole di sandalo. L'ombra dell’uomo nero è ora evanescente, ora più concreta che mai, mentre il pistolero dagli occhi blu da bombardiere tiene strenuamente il passo attraverso uno sterile deserto, seguendo le tracce della sua preda.
Morte e distruzione innanzi a lui, e morte e distruzione s’è lasciato alle spalle.
Tra un villaggio sterminato su cui poco prima si era posata la mano dell’uomo nero, poche capanne di isolati coloni, una stazione di posta dove lo attende un bambino che sembra essere giunto direttamente dal nostro mondo, una montagna da scalare e una ferrovia dove mostruose forme si agitano nel buio, il pistolero arranca verso la sua vera meta: la Torre Nera.

Supponiamo che tutti i mondi e tutti gli universi si incontrino in un unico nesso, un pilone comune, una Torre. E all’interno una scala, che sale forse fino alla testa stessa di Dio. Oseresti salire fino in cima, pistolero? E’ possibile che da qualche parte, al di sopra di una realtà senza fine, esista una Stanza?... Non osare.

Il mondo in cui è ambientata La Torre Nera, anzi, dovremmo dire, uno dei mondi, è un probabile quanto terrificante scenario postapocalittico in cui la terra è sterile, pochi animali nascono privi di malformazioni, e gli esseri umani vivono arroccati in piccole comunità desolate.
Ma è solo un granello di sabbia.
In realtà, La Torre Nera si disloca tra innumerevoli universi paralleli che si intersecano, riuscendo ad amalgamare i generi più disparati: dal fantasy al western, dal poliziesco all’horror, dal robotico allo storico. E non è tutto. King aggiunge un pizzico di magia: ed ecco che i riferimenti alle sue opere precedenti si sprecano. L’ombra dello scorpione, Insomnia, L’incendiaria, Cuori in Atlantide, Il talismano, La casa del buio, Gli occhi del drago, Le notti di Salem, It sono solo alcuni esempi di libri più o meno intimamente connessi a questi. Avrete la sensazione, dopo aver letto questa saga, di comprendere un pochino più dell’infinito mondo un po’ malato che si trova dentro la testa di King.
Amerete Roland, che considero uno dei personaggi più riusciti di cui abbia mai letto. Amerete quest’uomo dalla scorza così dura, che ha camminato tra le epoche, che ha amato, ha perduto, ha sacrificato, che è morto un po’ dentro.
Amerete il piccolo Jake, un bambino sperduto.
Amerete l’Uomo Nero, Randal Flagg, Marten, Walter o’ Dim, Il tizio che cammina.
Se andrete avanti con la lettura, amerete Eddie, Susannah, Oy, Pére Callahan, Il Re Rosso.
Li amerete tutti.
Amerete i loro mondi, le loro parole, i loro pensieri, le loro azioni. Amerete le rose, che vi appariranno come mai le avete viste prima. Amerete la particolare parlata del Medio Mondo.
Imparerete a chiedervi sempre ‘E poi? Cosa ci sarà più in là?’, anche quando la risposta è impossibile.

Lunghi giorni e piacevoli notti a voi che intraprendete questo cammino sotto la protezione del Ka.
E grazie-sai a voi che avete letto questa recensione.

VOTO 10

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Edited by LadyTriffide - 19/9/2009, 12:03
 
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view post Posted on 17/9/2009, 00:18
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Sapiente Malizioso
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La tua recensione è completa, bella avvincente, per chi non avesse mai letto nulla di horror/ fantascienza weird questo potrebbe sembrare un gran libro, peccato che leggendo ciò che scrivi al solito King ha preso "in prestito" da altri..

Vuoi un consiglio Selphie? King è uno scrittore di medio livello, da dove viene l'idea della Torre nera? Molto semplice, leggiti qualcosa del signor Clark Ashton Smith, ti si aprirà un mondo nuovo e capirai che è il grande scrittore.. :) :)
 
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selphie_tilmitt
view post Posted on 17/9/2009, 09:59




Sì, lo so da dove ha preso l'idea ;) ma King è King e non si discute (cioè, in realtà si discute, ma insomma, avete capito).

Personalmente lo trovo un grande scrittore, al di là di dove prende le sue idee. Questa saga, poi, trovo che sia tra i suoi capolavori.
 
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view post Posted on 17/9/2009, 10:17
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CITAZIONE (selphie_tilmitt @ 17/9/2009, 10:59)
Sì, lo so da dove ha preso l'idea ;) ma King è King e non si discute (cioè, in realtà si discute, ma insomma, avete capito).

Personalmente lo trovo un grande scrittore, al di là di dove prende le sue idee. Questa saga, poi, trovo che sia tra i suoi capolavori.

Se vuoi far finta di non veder continua pure :lol: , ma non mi si venga a dire che King è bravissimo, incredibile, ecc. perchè non è verità.. E' medio, niente di più. Il fatto che la saga prenda spunto da altro è fattore fondamentale nel giudicarne la bontà, non si può far finta di non vedere.. :)

C.A.Smith è il genio, non King e t'invito seriamente a leggerti qualcosa di suo, io credo sia necessario aprire li occhi, no? ;) :P (Prima di King c'era molto altro e scritto meglio, senza cui King non sarebbe niente, perchè ignorarlo volutamente? ;) )
 
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selphie_tilmitt
view post Posted on 17/9/2009, 11:18




CITAZIONE
ma non mi si venga a dire che King è bravissimo, incredibile, ecc. perchè non è verità.. E' medio, niente di più.

Gusti divergenti, non discuto ;)

CITAZIONE
C.A.Smith è il genio, non King e t'invito seriamente a leggerti qualcosa di suo, io credo sia necessario aprire li occhi, no?

Probabilmente lo farò, chi ha mai detto il contrario? =)
 
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view post Posted on 17/9/2009, 11:24
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CITAZIONE (selphie_tilmitt @ 17/9/2009, 12:18)
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ma non mi si venga a dire che King è bravissimo, incredibile, ecc. perchè non è verità.. E' medio, niente di più.

Gusti divergenti, non discuto ;)

CITAZIONE
C.A.Smith è il genio, non King e t'invito seriamente a leggerti qualcosa di suo, io credo sia necessario aprire li occhi, no?

Probabilmente lo farò, chi ha mai detto il contrario? =)

Sono in fervente attesa.. ;)

E non si tratta di gusti divergenti Selphie, è come per la Meyer che tanto denigri ;) :P King è la Meyer dell'horror e non lo dico solo io.. ;) ;) (ovviamente la frase è forte, ma serve per rendere il concetto, ovvio che non è esattamente così ;) )
 
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selphie_tilmitt
view post Posted on 17/9/2009, 11:38




Be', be', be', su questo avrei qualcosa da ridire, è molto forte come affermazione.
Partendo dalla bravura nello 'scrivere' (inteso proprio come stile), non credo che gli si possa dir nulla, e vorrei vedere ;)
 
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view post Posted on 17/9/2009, 23:38
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CITAZIONE (selphie_tilmitt @ 17/9/2009, 12:38)
Be', be', be', su questo avrei qualcosa da ridire, è molto forte come affermazione.
Partendo dalla bravura nello 'scrivere' (inteso proprio come stile), non credo che gli si possa dir nulla, e vorrei vedere ;)

Bè, ci sarebbe da dire anche su questo.. :P Nessuno dice che non sa scrivere, non mi permetto neppure, ma chi è più bravo a farlo tra lui e C.A.Smith o Machen non è difficile scoprirlo.. ;)
 
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7 replies since 16/9/2009, 19:34   143 views
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