NORWEGIAN WOOD, Haruki Murakami

« Older   Newer »
  Share  
NYCLight
view post Posted on 19/9/2009, 10:13




NORWEGIAN WOOD (Tokio Blues) - Haruki Murakami

ho visto che non c'era una recensione.
metto qui la mia, non è niente di che.

Attenzione! Il libro in questione provoca assuefazione.
L'ho trovato meraviglioso. Pochi libri moderni per me valgono la pena di essere letti e apprezzati totalmente. Che dire... Murakami sa come prendere il lettore, come coinvolgerlo nella vicenda anche se non l'ha vissuta come i personaggi. L'autore ci mette a stretto contatto con la sua cultura, che si sa bene o male tutti amiamo, fondendola con la nostra. Libri, musica, arte, tutto! Murakami inserisce questi elementi che risvegliano gli animi dei lettori, immergendoli nella narrazione e condividendone le esperienze: un libro letto anni prima, i Beatles sempre presenti e tutta la musica degli anni 70 che chiunque abbia vissuto quel periodo ricorda con piacere. Come non notare poi la straordinaria capacità dell'autore di rendere la morte parte integrante della vita. La morte non pone una fine. La morte coesiste con la vita.

Lo considero uno dei libri più belli che io abbia letto in questi anni. leggere Murakami è sempre un'esperienza particolare, quindi non esitate a farlo.

VOTO 9


image

Edited by LadyTriffide - 19/9/2009, 11:15
 
Top
LadyTriffide
view post Posted on 19/9/2009, 10:17




Ancora più convinta nel leggerlo, grazie NYC ^_^
 
Top
view post Posted on 20/9/2009, 01:24
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Io lo leggerò di sicuro.. :lol: Una domanda: qualcuno m'ha detto che i suoi libri sono molto "adolescenziali", vanno bene sinchè hai una certa età, tu che dici Tea?
 
Top
NYCLight
view post Posted on 20/9/2009, 08:20




ti dico che riguardo a questo ti avevo risposto sulla recensione di dance dance dance su anobii.
riporto qui tutto.

dipende da come una persona ha vissuto la lettura di questo libro. bisogna vedere giovanile in che senso? nelsenso che è adatto per un'età o perchè Murakami l'ha scritto tempo fa e il libro ne risente? io l'ho letto senza pretese e pregiudizi (nonostante avessi letto tutte le recensioni possibili e immaginabili). è certo che se la vediamo dal punto di vista dell'età del lettore, più sei in un certo senso "navigato" e meglio è. si colgono molte più cose. se la vediamo dal punto di vista del periodo in cui Murakami l'ha scritto,non posso dire nulla. non ho letto abbastanza di suo per rendermi conto delle differenze e poter dare un giudizio. :)

a parte ciò credo che possa essere letto da tutti indistintamente, ma attenzione. spessissimo la letteratura giapponese non piace a tutti per il clima cupo, triste degli scritti. alcuni non riescono neanche a finirlo. leggere il giappone significa entrare nel loro sistema, nella loro visione della vita. se non entri in contatto non riuscirai mai a capire nulla del libro e dirai sempre che ti ha fatto schifo (come ho letto su anobii).

 
Top
selphie_tilmitt
view post Posted on 20/9/2009, 12:07




E' stato il mio primo letto dopo il diploma =) quando ancora esisteva nella versione Economica Feltrinelli.

Divorato e adorato, letto e riletto. E se mi chiedete perchè, lucidamente non so rispondervi.

Tohru è uno dei personaggi che di tutti i libri che ho letto mi sono rimasti veramente dentro.
 
Top
view post Posted on 21/9/2009, 08:36
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Hai fatto bene a ripostarla Tea, in modo che fosse a disposizione di tutti.. ^_^
Come avrai intuito amo la cinematografia orientale e tutto quello che riguarda Oriente e Giappone, quindi quel clima cupo, quel modo di essere agire, pensare io l'apprezzo molto! :lol:

Selphie, non è che quella copia me la presteresti pe leggerla? ;)
 
Top
selphie_tilmitt
view post Posted on 21/9/2009, 13:53




Come mai vuoi proprio quell'edizione? Penso che quella Einaudi sia fatta meglio!
 
Top
view post Posted on 21/9/2009, 20:05
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


CITAZIONE (selphie_tilmitt @ 21/9/2009, 14:53)
Come mai vuoi proprio quell'edizione? Penso che quella Einaudi sia fatta meglio!

Perchè non ne ho una e visto che tu ce l'hai.. ;) ;) Oppure puoi anche regalarmela tu l'edizione Einaudi! :P :P
 
Top
**Diana*
view post Posted on 19/2/2010, 10:56




Ragazzi, ero già piuttosto convinta. Ora sono certa, appena esco dall'ufficio mi fiondo in libreria a comprarlo. Mi affascinano il Giappone e la sua cultura e la loro sensibilità, se il libro è quello che credo non potrà che piacermi. Vi farò sapere! Grazie :)
 
Top
view post Posted on 19/2/2010, 11:05
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Brava Diana! A me l'hanno regalato un paio di mesi fa :) Anch'io ce l'ho lì pronto per esser letto quest'anno.. :) (Benchè "La ragazza dello Sputnik" non m'abbia fatto impazzire) :)
 
Top
**Diana*
view post Posted on 19/2/2010, 11:06




... sono dell'umore giusto per leggerlo...
 
Top
view post Posted on 27/7/2010, 17:43
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Non c'era ancora la mia recensione e avendolo letto da poco eccola :D :

Toru Watanabe ha 37 anni ed atterrando ad Amburgo sente diffondersi dagli altoparlanti “Norwegian Wood” dei Beatles; questo gli fa ricordare i suoi vent’anni, un giorno che passò con Naoko, la sua fidanzatina dei tempi. Un grande prato, il cielo azzurro, le ridenti montagne sullo sfondo sono ben vivide nel suo ricordo anche se gli duole ammettere che col passar del tempo la memoria del viso di lei sta svanendo. Toru ricorda poi l’amico Kizuki, la sua vita di studente in collegio, l’occupazione dell’università nel ’69, la coabitazione con Sturmstruppen, i vari incontri della sua vita: Midori, Reiko, Hatsumi, Nagasawa.

Mi riesce difficile addentrarmi nelle pieghe di questo romanzo, ci sarebbero tantissime cose da dire soprattutto in considerazione della grande popolarità che riceve qui su anobii in aggiunta alle ottime cose che praticamente chiunque m’aveva assicurato. Spero di non risultare troppo prolisso parlandone a ruota libera. Il signor Murakami dev’essere una persona di grande gentilezza, bontà d’animo ed intelligenza; è la seconda volta che leggo un suo romanzo e come allora ne ho ricevuta la medesima impressione; m’è sembrato di ritrovarmi ad ascoltare un vecchio amico con cui avevo grande confidenza; il suo racconto è morbido, a tratti sinuoso; colpisce con la sua delicatezza frammista a misurata malinconia. Ho letto che Murakami aveva intenzione di scrivere un romanzo d’amore non troppo sentimentale, giusto per distrarsi dalle sue precedenti e future fatiche letterarie; infatti prende vita una storia che si distacca dalle sue classiche strutture complesse, fatte di mondi paralleli, di compenetrazioni tra realtà e irrealtà. Ci viene somministrata una storia d’amore e morte ove il realismo, aiutato da una scrittura solida e accattivante, si concreta in un amore delicato, ma anche carnale, esuberante e rassegnato; amore che è sempre in primo piano senza mai scadere in un becero ed ormai consueto “sentimentalismo”. La canzone “Norwegian wood” rappresenta la “madeleine” di proustina memoria; in quel momento si scatena il flashback, citazioni musicali e letterarie condiscono questa sorta d’educazione sentimentale. Murakami ha la rara capacità di saper ingraziarsi lo spirito del lettore, i suoi personaggi trascendono le pagine stampate, sembrano compagni reali di colui che legge il quale non può fare a meno di immedesimarsi in alcuni di essi. Il tono del racconto è per la maggior parte nostalgico, cupo, pochi raggi di speranza vengono a squarciare il cono d’oscurità imperante; Toru crescendo comprende come la morte sia una parte intrinseca della vita e non solo la fine; alla stancante ombra preferirà la luce. Le case bruciano, le persone vanno e vengono, ma è solo dentro noi stessi, anche sbagliando più volte e soffrendo, che possiamo trovare la giusta via; autodistruggersi non porta a nulla..

Il romanzo m’è sembrato l’unione di diversi racconti che avrebbero potuto benissimo esser indipendenti: quello sull’allieva di Reiko, il rapporto con Sturmstruppen, l’incontro con Reiko e Naoko, l’incendio visto dalla terrazza di Midori, le uscite con Nagasawa; il tutto raccordato in maniera esemplare. Qualche cenno riguardo i vari personaggi: Naoko è odiosa, fastidiosa, oscura; è evidentemente fragile e si propone con un atteggiamento angosciante, non sa cosa vuole e pensa solo a se stessa, non ho capito come Toru potesse essersene invaghito. Midori m’è piaciuta moltissimo ed è l’opposto: adorabile ed intelligente; nonostante le mille sventure è sempre solare ed ottimista, non si fa mai abbattere è sempre positiva, è un po’ permalosetta; però essendo lei la luce del romanzo glielo si può perdonare, no? Toru è un po’ troppo introverso e ha troppi dubbi; è in cerca della sua strada ma in ultima analisi m’è parso un vero disadattato.Come può cercare l’autenticità nelle persone andando a letto con così tante ragazze? Mah.. Reiko m’ha fatto simpatia per lunghi tratti ma perde tantissimo nel finale. Nagasawa è un tipo veramente originale anche se un tantino narciso e superbo. Qualche critica: è troppo lungo, a tratti si trascina stancamente, alcune parti noiosette potevano essere tranquillamente levate o abbreviate. Non ho per niente condiviso ciò che Reiko fa verso la fine; è un’azione gratuita, inutile. Ho trovato il finale un po’ “monco”, avrei voluto saperne di più: probabilmente è nel suo stile (lo saprà meglio di me chi lo legge da tempo con passione), ma certi fatti e situazioni andavano chiariti. Aggiungo: a tratti mi sembrava di trovarmi nel “Suicide Club” di Sono Sion solo che quello era un thriller; il testo è troppo cupo, l’aria che si respira per tutta l’opera è di disillusione, di rassegnazione alla realtà della vita (solo Midori reagisce)..
Haruki Murakami ci ha proposto un quadro poetico e prosaico su quello che è stato ed è il Giappone, su come i giovani negli anni ’70 ma anche oggi affrontino le vicissitudini amorose, le relazioni d’amicizia ed il dolore in relazione alla vita di tutti i giorni. Quel che ne viene fuori è una perla che brilla d’una luce funerea che trae il proprio splendore dalla malinconia per un passato ormai svanito. M’ha dato l’impressione d’essere il classico romanzo ben scritto, non molto complesso che di pagine avrebbe potuto averne duemila “e quando si arriva all’ultima se ne vorrebbero altre cento”. Promosso. :ani-11aquarius.gif:

VOTO 7,5

© Tutti i diritti riservati
 
Top
Baba1989
view post Posted on 27/7/2010, 18:35




Acquistato recentemente, questa bella e coinvolgente recensione è uno dei motivi che mi spingono a cimentarmi col signor Murakami; aspetto solo il momento giusto in cui mi sentirò ispirata, e non è ancora arrivato.. :)
 
Top
view post Posted on 29/7/2010, 15:07
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


Non ti preoccupare Baba, vedrai che non ti deluderà! :) Aspettiamo intanto anche il giudizio di Simo che lo sta leggendo in questi giorni :D
 
Top
Baba1989
view post Posted on 31/7/2010, 17:47




Simo, scusami, ho iniziato a leggere la tua recensione perchè ero curiosissima di sapere cosa ne pensassi, visto che lo leggerò presto...però non è che c'è qualche spoiler di troppo? La finirò di leggere quando avrò anch'io letto il romanzo.. :)
 
Top
17 replies since 19/9/2009, 10:13   250 views
  Share