Hyacint girl |
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| REVOLUTIONARY ROAD - Richard YatesQuesto romanzo mi ha toccata profondamente, non so se la mia recensione sia propriamente oggettiva... All'inizio ho fatto un sacco di fatica. Non sopporto le "pittime" se mi passate il dialettismo, quelli che si piangono addosso per il gusto di farlo, quelli che credono sempre di essere per forza diversi dagli altri (che non è una cosa sbagliata) ma che nella diversità intendono che il resto del mondo sia sbagliato o peggiore rispetto a loro. I nostri cari April e Franck sono dei gusci vuoti, credono di essere pieni delle migliori cose, dei migliori sentimenti, credono che la loro sia la miglior vita possibile eppure non la vivono, non capiscono cosa vogliono, si accontentano di stare negli schemi con la sufficienza di chi sa di meritare di più ma non si sbatte per averlo. Ed è una cosa dannatamente umana, in cui si può cadere facilmente, che anch'io purtroppo tendo a fare (solo in alcuni momenti), ecco perché mi dava tanto fastidio leggerne. Ora, indipendentemente da essere toccati o meno da questo tipo di modo di vivere, dal sentirlo o meno proprio, questo libro è un capolavoro a mio modo di vedere. Innanzitutto l'ho trovato quasi woolfiano nei monologhi interiori e nel saltare, grazie a un dettaglio presente, in un passato significativo per il personaggio. Ammirevole il fatto poi, che non c'è una sola voce narrante, ci sono tante coscienze e nonostante non siano tutti protagonisti tout-court, quando l'autore si focalizza su di loro li rende dei veri e propri protagonisti: mi riferisco soprattutto ai Campbell. Un'altra cosa che mi è piaciuta è la figura del Fool shakespiriano, John givings, il matto. A lui tocca il compito di far cadere tutti i veli e smascherare la realtà, grandioso, è stata in assoluto la parte che ho amato di più del libro. Voto: 8 Edited by Hyacint girl - 23/9/2009, 10:52
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