ONCE A THIEF (HK, 1991) di
John WooChow Yun-Fat (Joe), Leslie Cheung (Jim), Cherie Chung (Cherie), Chu Kong (Chu), Kenneth Tsang (Chow), John Woo (Stanley Wu)
Tre simpatici amici, Joe, Jim e Cherie, orfani, furono cresciuti ed istruiti sin da piccolissimi all'arte della rapina dal malavitoso padre Chow (interpretava il collega di Danny Lee in "
The killer")e sono ora dediti al furto di opere d'arte; assistiamo infatti nella parigina scena iniziale al trafugamento di un Modigliani! I tre, consegnata la tela al loro committente francese decidono che non ruberanno più, ma gli viene richiesta un'ultima rapina, la presa di un quadro maledetto (secondo una leggenda chiunque l'avesse rubato sarebbe morto), Cherie, fidanzata e promessa sposa di Joe non è d'accordo, mentre Jim decide di recasi da solo nel villone francese dove il quadro è conservato. Là troverà Joe, pronto ad aitutarlo; recuperata la tela, non senza episodi rocamboleschi, i due fuggono, ma Jim viene ferito.
I due si rifugiano in un luogo isolato, ma una volta curato Jim cadono in un'imboscata tesa dal loro committente parigino (in combutta con Chow). Parte una grande caccia ai ladri: Joe scappa in macchina, Jim in moto, dopo varie sparatorie e incidenti automobilistici Joe si sacrifica gettandosi addosso a un motoscafo che li stava bersagliando. Jim raggiungerà Cherie all'aereoporto, i due partiranno e si sposeranno. Sono passati due anni, siamo ora ad Hong Kong e ricompare a sorpresa Joe, paralizzato dalla vita in giù, che oramai deambula su una carozzina ed è ospitato da Chu (poliziotto che si è affezionato ai 3 amici sin da quando erano ragazzini). Rinsaldata l'amicizia (gran bella scena quella in cui l'istrionico Joe mostra a Cherie la sua nuova casa portandola seduta in grembo sulla sedia a rotelle), rispunta il quadro maledetto ed è in mano a Chow (prelevato dal suo socio francese, ed eliminato subito dopo), che incarica Jim di aspettare che venga venduto da Sotheby's per poi rirubarlo per lui. Avendo capito che era stato Chow a tentare di eliminarli lui e Joe decidono di fargliela pagare; riescono, non senza difficoltà, a rubare la tela dal bunker e chiedono dei soldi in cambio a Chow; quest'ultimo si presenterà a casa di Joe per lo scambio, ma porterà i suoi scagnozzi (tra i quali uno notevole e molto weird che come arma lancia carte da gioco "taglientissime"!
). Qui si svolgerà lo scontro finale ove scopriremo che Joe ha solo finto d'esser paralizzato (per non esser eliminato da Chow al suo rientro ad Hong Kong) e il trionfo arriderà ai nostri due eroi, non senza aver prima bruciato la tela maledetta. E i ladri buoni vissero felici e contenti, con Joe babysitter dei figlio di Jim e Cherie.
Siam di fronte a una sorta di divertissement ideato da Woo (qui anche sceneggiatore). Ci sono i buoni, i cattivi, c'è una coppia, anzi un trio variegato di protagonisti, ci sono i bullets, gli inseguimenti, le esplosioni, i furti, i balli, le scene divertenti e un lieto fine. Ma c'è soprattutto il divertimento, il clima spensierato incarnato da un superbo Chow Jun-Fat, che rifacendosi al personaggio di Cary Grant in "
Caccia al ladro", oscura la prestazione di Leslie Cheung. E' sulla sua verve che si regge il tutto; lui è il personaggio pazzerello, innamorato di Cherie, ma che non si vuole impegnare in un matrimonio, tanto da perderla; è sempre pronto alla battuta e tiene allegri gli altri due. Leslie è troppo silenzioso, recita in tono troppo dimesso,offre una prestazione minore. Cherie, come capita a tutte le donne dei film di Woo, è troppo ai margini, non è mai presente nelle scene che contano!
Le scene appunto: qui abbiamo una varietà di situazioni che Woo rende al meglio, che rimangono nella memoria.
Come non citare il furto del quadro maledetto nella villa, con Jim e Joe in versione acrobati che si appendono ad un antico lampadario; subito dopo, in una delle scene migliori, i due sfuggono ai sensori a raggi infrarossi vedendone la disposizione guardando attraverso a dei bicchieri riempiti di vino!!
Molto bella la parte dell'inseguimento stradale, con incidenti spettacolari e un paio di soluzioni originali che non hanno nulla da invidiare al miglior Frankenheimer! La scena finale è la classica di John Woo, con grande sparatoria, pallottole infinite, armi di tutti tipi condite da qualche divertente gag! Ultima scena da citare è quella del ballo, bellissima! Qui vediamo Cherie danzare con uno scatenato e guascone Joe che sulla sua carrozzina fa grandi evoluzioni! Pellicola che si discosta dalle sue, forse non tutto funzona benissimo (la musica così così, certe situzioni che "logiche" non sono, alcune azioni che non vengono giustificate in alcun modo, un paio di raccordi pasticciati) ma l'intento non era quello di girare il film perfetto.
Ancora una volta Woo ci mostra come siano il profondo affetto e la lealtà a legare indissolubilmente i tre personaggi protagonisti. Per la vera amicizia ogni sacrificio è lecito, persino quello della propria "vita".
Chi si aspetta un film serratissimo e cupo alla "
The Killer" o "
A better tomorrow" stia lontano da qui, perchè questa, seppur con sparatorie, ritmo e azione, è una commedia sullo stampo di quelle americane classiche, con molto delicato humor e un clima "spensierato". (eccetto che per il finale come sensazioni m'ha ricordato quello dello splendido "
Yesterday once more" di J.To
). Ideale per chi vuole una pellicola di svago e per chi ama Chow Jun-Fat (qui divertente e bravissimo)!
VOTO 6,5
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