La Venere di cioccolato |
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| Secondo lo psichiatra e psicoterapeuta Tonino Cantelmi, docente di Psichiatria presso l'università Gregoriana di Roma, Internet è ormai la seconda risorsa per incontri e relazioni affettive, dopo il luogo di lavoro. E questo anche per le persone già impegnate, fidanzate o sposate. Tanto che ci sono già i primi casi di divorzio legati a tradimenti "virtuali" . La facilità con cui si possono trovare contatti su Internet, ma anche l'anonimato dietro cui ci si può nascondere e agire con identità inventate, è alla base del "pericolo". Infatti, se nella realtà la fantasia trova poco spazio nelle relazioni, su Internet ognuno può apparire ciò che più desidera, e questa "maschera" spesso spinge a comportamenti inusuali o a liberare lati della propria personalità. L' anonimato facilita l'apertura e il dialogo ma allo stesso tempo procura una sorta di allontanamento dal "vero sè" : viene cioè a crearsi una distinzione tra reale e virtuale. Manca inoltre una reale presenza fisica, nonostante spesso e volentieri attraverso lo scambio di una fotografia, si è convinti di conoscere alla perfezione l'aspetto fisico dell' interlocutore. All' inizo, a far scoccare la scintilla sono le parole, i dialoghi che si approfondiscono, le menti chi si innamorono, le confidenze che nascono. La distinza fisica rappresenta invece ( in tutti i casi, secondo me) lo scudo di cui si servono le persone( i timidi in particolare) per risolvere le loro paure a sbilanciarsi e osare comportamenti che in realtà non avrebbero. Vivere un amore virtuale ci permette di non comprometterci, di nasconderci, di non esporci trooppo( almeno fino a un certo punto).
Voi che ne pensate al riguardo? Vi è mai capitato di innamorarvi di qualcuno che avete conosciuto tramite il web?
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